Soggetto e sceneggiatura:
Alfredo CastelliDisegni e copertina:
Giancarlo AlessandriniA diciotto anni di distanza Martin Mystère torna a indagare sulla morte di Morel, l’archeologo ucciso dagli Uomini in Nero tanti anni prima. Nuovi fatti emersi nel frattempo sembrano collegare il suo assassinio a una bizzarra avventura vissuta negli anni Trenta da Lawrence d’Arabia e alla misteriosa morte di Albert Aubrey, autore di una popolare rubrica di curiosità…---------------------------------------------------------------------------------------------
Questa storia ottimamente congegnata continua i fatti del fatidico
Numero Uno.
Unico neo
il fatto di riprendere il filo di storie vecchie di molti anni (che io non ricordo piú o che molti non hanno).
Io suggerirei umilmente di non aspettare così tanto tempo per risolvere le famose questioni in sospeso o riprendere elementi di storie passate dopo così tanto tempo. Qualche lettore potrebbe aver nel frattempo abbandonato questa valle di lacrime.
Comunque passiamo alle domande:
1) pag.14 parchè Martin aborre il verbo "contattare" ma non "prendere contatto"
?
2) pag.30 perchè gli Alieni portano 7 esagoni al tempo di Lawrence quando invece li hanno dispersi per il globo
180 milioni di anni fa?
3) come mai i frati di Antirion sapevano dell'arrivo di Martin? Ci sono gli UiN dietro?
4) lo Shoggoth è stato disattivato dopo l'esplosione lavica o è nella città misteriosa con la torre (Sanaa)?
Questa volta a Castelli è piaciuto aprire davvero tanti orizzonti...
però a un certo punto son troppi
Edited by MaxBrody - 6/9/2013, 18:21