Questa storia è appunto
molto molto simile strutturalmente alle altre in cui è apparso Mister Jinx. E secondo me questo era ovviamente un effetto voluto, un ottimo modo per far tornare in mente Mister Jinx visto che era da anni che non spuntava fuori. Spero che venga usato in un futuro vicino, avendolo bello fresco in memoria e cosi da permettere di usarlo in trame più evolute, in maniera più rischiosa, ecco.
Non per questo mi è dispiaciuto, anzi è stato anche carino avere una storia simile a quelle passate, e soprattutto tenendo il conto dei vari progressi ottenuti dall'antagonista.
Come dice SEMTEX
CITAZIONE
come Noir non è nemmeno malaccio, ma cavalca un tema che non mi ha prodotto picchi di esaltazione
in effetti il tema dell'uomo invisibile non è molto appassionante, ma in generale questo albo mi è piaciuto.
Nei disegni invece... beh Torti è sempre stato il mio punto debole, nel senso che ha uno stile che a me proprio non piace affatto (anche se in alcuni numeri non mi dispiace, come il 140-141 in cui la storia era ambientata a Napoli, i suoi disegni caratterizzavano bene la località). Che sia bravo come disegnatore non lo metto in dubbio però purtroppo per me i suoi disegni abbassano la qualità complessiva dell'albo.
In generale comunque, solo per merito
del ritorno di Mister Jinx
lo consiglierei ad un lettore affiatato di Martin Mystère. A chi non lo ha mai letto tuttavia gli consiglierei di incominciare da qualcos'altro