Posts written by Robert Ulysses Sirius

Il solito mix di notizie in parte buone ed in parte cattive dalla NASA. Credo che l'obiettivo del 2024 per il prossimo (p primo?) sbarco americano sulla Luna sará da rivedere in quanto:
- i politici di Washington hanno negato l'ok alla riorganizzazione della NASA pensata per il programma lunare
- e quindi il nuovo capo progetto si é dimesso, a sei settimane dalla nomina.

Anche se alla NASA si dicono fiduciosi di rispettare la data e han comunque dato l'ordine ad una ditta, la MAXAR, per costruire la prima parte della stazione orbitale (della Luna), la Getaway, che servirá per andare sulla Luna, e starci questa volta.

Vi metto qua una parte di un testo appartenente ad un culto Isiaco attivo nel nostro Meridione, "Verso il cielo stellato"di Mario Krejis.

"...In quel luogo riservato [la Pinacoteca del Tempio di Tebe, ndr] era custodita una preziosa reliquia: l'Uovo Sacro, che aveva segnato migliaia di anni prima gli albori della civiltá egizia. Secondo la leggenda, un giorno un giovane cacciatore della valle del Nilo, a caccia di anatre selvatiche, trovó per caso una pietra di forma ovale, che riluceva intensamente tra le zolle di terra scura.
Il ragazzo, incuriosito, la raccolse e l'esaminó. Sulla sua superficie era disegnata la volta celeste, dominata dalla fulgida Sothis - splendente nella costellazione del Cane - mentre tutt'intorno erano riportate strane incisioni che raffiguravano la genesi del mondo.
Come per Magia, al contatto di quell'oggetto misterioso, la veritá esplose nella mente del giovane, che in un istante comprese i segreti della Natura e del Mondo Divino. La sua trasformazione fu immediata e completa: divenne un Dio. Il suo nome era Osiride, il fondatore di una dinastia di immortali, di cui il Faraone vivente era l'ultimo anello.
Il segreto di quelle iscrizioni non fu mai svelato.
L'Uovo Sacro fu gelosamente cusodito e trasmesso da una generazione all'altra, come un dono degli Dei. Esso divenne il simbolo della tradizione ed il ricordo dell'Etá dellÓro, che vide la nascita di una potente civiltá da un popolo di pastori e di contadini. Da quell'iniziale ritrovamento, scaturí un enorme balzo in avanti nelle conoscenze e negli usi religiosi."

Allora, che ne pensano i mysteriani di questo testo? Non starebbe bene in una versione a fumetti nelle pagine di MM?

Vedremo....

Visto che siamo mysteriani, come location darei l'Ear Inn di Manhattan, che oltre ad essere uno dei piú vecchi luoghi di New York si dice ospiti anche fantasmi...
....che peró quando ci andai non diedero segnali di presenza.

Ci ritornerei a fare un secondo tentativo...

Hai una saggia posizione d'attesa, Darkstar.
Che ne dici, amico mio?
Ci facciamo una scommessina sopra su chi ha ragione, tipo una birra pagata all'altro?

Non é stato un regresso tecnologico, quanto un non avanzamento. Se prendi le tabelle di quanto abbia ricevuto ogni anno come fondi la N.A.S.A., vedi che quel che ha oggi sono briciole rispetto al budget anni '60. La Missione Apollo decisa da J.F.K. fu la seconda cosa piú costosa mai intrapresa dal governo U.S.A. (la numero uno fu il progetto Manhattan).

Insomma, a farla breve, nel '72 i caporioni della N.A.S.A. andarono alla Casa Bianca per proporre la fase due della Missione Apollo: costruire basi permanenti sulla Luna.
Visti i prezzi Nixon decide di abortire i progetti, del resto la Guerra in Vietnam e le sue ricadute negative continuavano sempre piú ad erodere il bilancio USA, dall'altro la competizione vinta con l'U.R.S.S. per chi arrivava primo toglieva la necessitá di continuare la sfida pacifica alla conquista dello Spazio.

Anche perché gli stessi Sovietici, vistosi battuti e dato sempre gli altri costi, per primi avevano giá rinunciato a proseguire i piani di esplorazione umana del Sistema Solare.

Insomma, la conquista della Luna fu una gigantesca gara di propaganda, insensata dal punto di vista tecnico-scientifico, che valeva peró per la guerra fredda.
Dal 1972 comunque qualche progresso c'é stato: le sonde Viking su Marte, poi i vari robot su Marte e le sonde nel resto del Sistema Solare, gli Space Shuttle, l'I.S.S.

A partire dal 2010 la gara é riaperta, e tornare sulla Luna ormai é alla portata di un ricco magnate come Bezos di Amazon (dal 2024, a dire lui).
Mentre il suo competitor principale, Musk di SpaceX, punta direttamente a Marte.

Naturalmente ricevono finanziamenti dal governo USA via NASA dell'ordine delle migliaia di milione di dollari USA (piú di 1 miliardo di dollari l'anno).
Parlando di SpaceX, l'ultimo lancio che ha avuto successo qualche giorno fa, ad inizio Maggio 2019, ha fatto qualche altro passetto avanti, riallaciandomi alla frase di DarkStar all'inizio.

Fino al lancio precedente il missile Falcon-9 che ritornava finiva su una chiatta ormeggiata a 500 miglia dalla costa della Florida (che é tanto, sono piú di due giorni di navigazione sicuri, bisogna vedere la velocitá della chiatta, le navi su cui sono fan anche 27 miglia marine l'ora, ma, per paragone, una bettolina di porto piú delle sue 5 miglia non fa). Infatti SpaceX, per tagliare sui tempi, metteva sulla chiatta alcuni suoi ingegneri in modo che durante il viaggio di ritorno incominciassero a preparare il missile per la missione seguente.

Ma ora le cose son cambiate, Visto che per ora non ci sono stati incidenti, la chiatta ha potuto attendere il missile a sole 15 miglia dalla costa. E cosí non solo i tempi ma anche i prezzi si riducono.
Pertanto, a differenza di prima quando il Falcon-9 raggiungeva terra giá ripulito (dopo giorni di lavori in navigazione), ora il missile arriva come é dopo lancio, ed é un'altra cosa, vedere foto.



C'é comunque un lavoro continuo di miglioramento di queste tecnologie, guardate ad esempio la differenza tra la forma dei bulloni nella parte alta (collegano con la parte che si separa del satellite sparato in orbita) tra questo Falcon-9, numero missione B1056,

e quello del missile precedente, missione B1049.

Bene, abbiam cose di cui parlare senza andare OT perche' questo argomento é base sia della scuola occidentale che orientale - non disconosciuta dalla magia del caos.


Verissimo, non sei ne' il primo ne' l'unico a notare questo, devero.

Torniamo a quello che dicevo ieri sul desiderio.
Il desiderio nasce quando siamo bambini. Non desidero = la mente non va in agitazione perche' deve soddisfare le sue (autogenerate) richieste, e siamo felici.
Quindi piú piccolo il bambino piú felice é.
Come si genera il desiderio? Inizialmente da poppanti proviamo tutto coi 5 sensi. Mordicchiamo tutto a scoprire com'é fatto (primo senso che sviluppiamo é il gusto), poi vediamo tutto, quindi sentiamo tutto e cosí via e lo cataloghiamo.
Come lo cataloga la nostra mente semplice di bimbo? Fondamentalmente in due classi, quello che ci piace (mangiare, sentire, vedere, toccare ecc) e quello no.
Il primo tipo di esperienze le vogliamo ripetere (all'infinito come fanno gli infanti, poi crescendo diminuiamo le ripetizioni perché cresce la memoria delle esperienze passate), le altre le voglio evitare. Crescendo il desiderio diventa piú complesso, e se oggi - per dire - io adulto ho voglia di una bella pizza, domani vorró lo stesso ma con la birra e poi ancora la compagnia della mia amica preferita e poi cosí crescendo.
Ma tornando alle origini delle nostre sofferenze, c'é una fase da piccoli in cui diciamo sempre no. Perche'? Perché nella nostra mente si é formato il desiderio di cambiare le cose come stanno ed incominciamo ad esprimerlo. In modo infantile e capriccioso, ovviamente, per esempio se una penna é in posizione X sul tavolo, la spostiamo di 2-3 centimetri e siamo felici (= fine desiderio, l'universo ci sembra a posto).



Ok, i bimbi sono creature molto diverse da noi, ma ci sono due elementi importanti in quel che dici:
a) Felicitá difficilmente esprimibile
b) Voglio essere consapevole.

La nostra mente cataloga ed etichetta tutto, ma ci sono molti eventi e processi che non sono etichettabili. Un facile esempio é:

il profumo di una rosa.

Sicuramente conosci l'esperienza, l'hai vissuta piú volte, la puoi richiamare alla mente ma non la puoi descrivere.
Noi viviamo gran parte della nostra vita in modo non consapevole, da bambino come da adulto. Una delle ragioni é che gran parte del bagaglio di esperienze che accumuliamo é incosciente, nel senso che é istantaneamente rimosso dalla coscienza, nel tentativo di eliminare le sensazioni dolorose connesse alle varie esperienze (ci sarebbe da dire di piú, ma limitiamoci a questo, so di aver fatto sul punto una trattazione insufficiente perche' parziale ma oltre al momento non si puó dire).

Un altro esempio correlato riguarda le esperienze di chi é stato vicinissimo alla morte (incidente di macchina ecc.) e sono sopravissuti. Molti di questi ti diranno di non aver provato niente, nonostante siano poi rimaste per mesi od anni in un letto d'ospedale. Questo perche' nel nostro corpo non ci sono gangli nervosi deputati al dolore, ma é la nostra mente che identifica in dolore (=esperienza da rifiutare) quello che non le piace. Le esperienze molto al di lá della nostra normale esperienza come gli incidenti di cui riferisco, ebbene la nostra mente non é abituata ad affrontare, e quindi in quelle situazioni non sentiamo dolore, o alcuna sensazione in genere, perché come da molti piccoli la nostra mente non sa che fare.

Ma allora, come faccio a portarmi in una situazione simile nella vita di tutti i giorni, cioé di consapevolezza continua priva di dolori?

Ci sono diverse tecniche. Il Buddha storico ad esempio nel suo sermone "Satipatthana sutra", che é l'architrave della scuola theraveda, da' ai suoi monaci l'indicazione teorica di come fare a raggiungere tale stadio, quello di sat-chit-ananda (tradotto dal sanscrito Essenza Consapevolezza Beatitudine), che é la vera pace profonda e la vera felicitá.
Questa scuola ha diverse tecniche come la Vipassana che possono essere utili a molti.

Temo che soddisfazione sia sinonimo di desiderio.

Io per primo ho piú di un concetto di ricerca, dipende da quello che é il quadro di riferimento.
Sebbene entrambi cerchino la veritá, ad esempio, una cosa é la ricerca scientifica e l'altra quella dell'alchimista.

E questo nonostante le due ricerche abbiano molti piú punti in comune di quanto la genti pensi, in effetti il bravo Newton era un noto alchimista prima di essere un fisico.


E'un'estensione del punto di sopra. Certo che no. Prendi il concetto di felicitá, che pure é centrale per la vita di tutte e tutti. Ebbene, non ne esiste una definizione comune o solo una accettata dalla maggioranza, tanto é vero che il preambolo della Costituzione U.S.A. parla di "ricerca della felicitá", essendo allora come oggi impossibile arrivare ad una definizione comune.

Il mio piccolo contributo per risolvere questa confusione: molte volte confondiamo il desiderio (ed il suo appagamento) con la felicitá ed appagamento. Cosí non é, come insegnano giá le favole, soddisfare un desiderio porta a generare un desiderio ancora piú grande.

Posizione interessante la tua, Devero, ma dissento.
Come tanti seri ricercatori han scoperto nel passato (il Buddha storico per esempio), é la mente, e soprattutto quei processi che non definiamo ancora bene come coscienza e consapevolezza ad essere la chiave del benessere personale e di societá.

Ed ecco che la Magia del Caos inizia la sua fase calante.
La mancanza di disciplina, ed il prendere pezzi da questa e quella tradizione alla lunga non ha pagato, e non sono pochi quelli che si sono trovati con una psiche disesstata dopo aver fatto riti senza prendere in considerazione tutte le precauzioni scritte nei vecchi grimori.

Cosa succede ora?
Come spiegato in questo articolo, c'é un ritorno alla Tradizione, e potremo chiamare questi anni come quelli del Dopo-Magia del Caos.

Quale tradizione seguire? chiederete.
Bé, é un po'alla scelta dei singoli individui e delle loro preferenze. Di sicuro il Vajrayana Tibetano ha i suoi lati positivi (forse é la piú seguita al momento a livello planetario), la Wicca continua a crescere anche da noi, piú il recupero di molte altre Scuole.
Non che tutto quello che ha fatto la magia del Caos (o l'O.T.O. prima) sia da buttare. Ma é soprattutto sul rapporto tra noi ed l'incorporeo, cioé che gli dei di Fantasia di Lovecraft e Grant Morrison fossero equivalenti agli Dei delle varie tradizioni, be', é qui, su questo punto, che la Magia del Caos ha fallito.

Dove la magia del Caos ha avuto maggiormente successo? A svecchiare l'occultismo, cioé ad abbandonare certe forme auto-repressive di espressione esoterica.
Eh? Significa che per raggiungere le alte vette non dovrei piú (secondo la visione della Magia del Caos) compiere i sacrifici personali richiesti dalla "Magia Sacra di Abramelin il mago", per citare un esempio, ma accedervi tramite un diverso approccio, descritto qua (é in inglese, ma traducetelo con google se vi interessa).

Questo articolo parla di un misterioso gruppo di hackers che si son resi responsabili della piú sofisticata forma di spionaggio informatico che si conosca finora.

Come premessa, vi ricordate che uno-due anni fa era uscito che avevano scoperto che anonimi avevano messo codice virus (per carpire segreti) nel chip di diverse case?

Ebbene, ora siamo al livello successivo di sofisticazione. Questi hanno infettato l'intera rete di filiera informatica (parliamo di 5-6 produttori diversi a seconda del prodotto) in modo che la prima opera di hackeraggio permettesse la seconda e cosi' via fino al prodotto finale.

Ma la cosa piú incredibile é che non hanno infettato i computers per la classica opera a strascico, cioé avere passwords e carte di credito di milioni di utenti. Come spiegato nell'articolo per un determinato computer produtto in 600 mila pezzi infetti, solo 60 hanno trasmesso dati agli hackers. Solo quelli che servivano davvero. Inquietante.

Questo articolo di Wired potrebbe apparire in diversi articoli, ma visto che l'argomento senzacase é un tema caldo per via di Sewer Gator, l'articolo va qua.

Nel pezzo di Wired compare una ragione in piú per spiegare il fenomeno degli homeless in California (ed in genere negli States): l'aumento spropositato dei prezzi delle case post crisi del 2008 (+22%) rispetto all'aumento dei salari al solo 4.5% - ridicolo perche' é meno dell'inflazione reale, ma anche qui in Italia ne sappiamo qualcosa). Per chi non lo sapesse, negli States una politica degli alloggi come in Europa non esiste se non in qualche stato della costa orientale che ha indici di abitazioni per miglia paragonabili alle nostre. Un terzo degli interi Stati Uniti sono ancora territorio federale e possono essere riscattati per una miseria (per standard nostri), o adirittura ci sono municipalitá degli Stati piú disabitati come Nord e Sud Dakota che vi regalano sia la terra che la casa (in legno, da montare da voi, la fregatura sta che sono posti davvero desolati e con un inverno terribile, e che se accettate dovete rimanere). Anche in Canada ci sono posti che ho visitato - come nel Nord della Nova Scozia in pieno abbandono (prima prosperava sull'estrazione del carbone) dove ci sono politiche simili. Per finire, la California in alcuni punti, cioe' la Bay Area (cioé la laguna interna dove si affacciano San Francisco, Silicon Valley (San Jose'), Oakland, Sausalito...) e le parti piú esclusive di L.A., é la seconda area piú cara dove comprare casa negli States, la prima rimane South Manhattan a New York dove vive il BVZM. Se leggete nelle righe dell'articolo salta fuori come cercano di risolvere il problema dalle parti di San Francisco, e cioe' costruendo case nei terreni della BART (il trasporto pubblico di lá).

Altri spunti interessanti dell'articolo sono:
- anche un ente di poco peso e di natura benefico come i trasporti pubblici della contea di Los Angeles puó accedere ai vostri dati in maniera inquietante. Il redattore del pezzo é il primo a segnalare che mancano dettagli, ma nella sua ricerca iniziata Febbraio e finita da poco L.A. metro e' riuscita a scoprire che:
a) esiste una terza rush hour dopo quella del mattino (casa->lavoro/scuola) e pomeriggio (rientro in direzione opposta), essenzialmente pomeridiana (partendo esattamente da mezzogiorno), cioé tutti i spostamenti non abituali tipo andare al supermarket o lavanderia, di cui siamo i primi a non ricordare di avere fatto.
b) La gran parte dei viaggi fatti col trasporto pubblico sono corti, il 66% non supera le 5 miglia (circa 8 Km), e questo in un luogo, la Greater L.A., che si estende per oltre quattromila miglia quadrate, dalla costa di Santa Monica ad ovest al deserto di Mojave ad est, da Santa Barbara a nord alla contea di San Diego a sud. O, per fare un altro esempio che distanze di 18-20 km siano la media per molte cose. come la distanza dal centro di Pasadena al Museo delle scienze in area Expo, o da Studio City (Universal o Warner Bros Studios) al centro.

Bene, queste scoperte sono state fatte da un'agenzia, la Cambridge Systematics (un consiglio, cambiate nome, che altrimenti la gente pensa che siate la Cambridge Analytics risorta sotto un altro nome) che ha analizzato i dati degli utenti dei cellulari nell'area di L.A., 5 milioni, per fare queste scoperte. Senza che i cittadini si accorgessero di nulla, e senza avere inizialmente dati utili se non la timbratura delle tessere magnetiche quando si sale sul mezzo. Inquietante.

- Un'altra considerazione interessante é il cuore dell'articolo, cioé il passato ed il futuro dei trasporti pubblici in una cittá complessa e futuristica come Los Angeles.

Edited by Robert Ulysses Sirius - 5/5/2019, 21:31

Piú che altro, per quanto uno ci stia attento, comunque dei spoiler ci sono sempre, per quanto piccoli ed insignificanti possano essere, quindi non ti conviene proprio leggere prima i commenti.

Un consiglio, se vuoi...
prima leggi sempre l'albo, poi, se vuoi, i commenti di chi ti ha preceduto, non ti fare influenzare da nessuno, il mondo é bello perche' é vario e dei gusti non si discute (ecc. ecc.)