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in effetti qui il calcio viene vissuto come una trincea. Ed è ridicolo. Lo sport è sport e basta. Si vinca o si perda.
Poi Forza Sugar quello che dici è giusto. Gli striscioni andavano levati ma non è successo. Nessuno ci fa caso ormai, nessuno si indigna più. Pure i contestatori di Pallotta io non li ho capiti. Ma che doveva dire il Presidente? Bravi, avete fatto bene nel comportarvi così? Io mi sarei sentito un verme se fossi stato in quello stadio e ne avrei preso le distanze e accettato anche la squalifica della curva nonostante non c'entrassi nulla. Invece no, si contesta il presidente definendolo maiale. L'apoteosi dell'assurdo. Ma forse sono un coglione io che critico la curva del Napoli quando grida romano bastardo... per me è sempre sbagliato offendere.
Sui cori che continuano integerrimi ogni domenica contro i napoletani non so più cosa dire (poi io che ho amici a Milano e a Roma figuriamoci se posso avere antipatie per altre regioni e città. Ma non esiste!). Non li capisco. Così come non capisco i tifosi della Roma che non inorridiscono di fronte a un cartello con su scritto "Daniele uno di noi" che è una beffa ulteriore nei confronti di una mamma che, per colpa di questa persona, ha perduto un figlio. Ineggiare a un assassino non è come dare un'altro colpo di pistola alla memoria di quel ragazzo? Moralmente si è colpevoli anche così. Beh ieri al processo contro "Gastone" c'erano anche i suoi sostenitori. Perché un assassino deve avere anche chi lo sostiene, ci mancherebbe. La mamma di Ciro, invece, mi fa davvero tenerezza perché si comporta in modo cristiano parlando di perdono. Io non sono un credente nel senso cristiano o cattolico, quindi certe cose non le capisco ma ieri ho letto che ha voluto dare a De Santis una pagellina del figlio e che costui non l'ha accettata e nemmeno ha voluto guardarla in faccia, neanche ha cercato di chiedere scusa... è per questa mentalità che non andremo mai avanti sia nello sport sia nella società.
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