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CITAZIONE (DarkStar @ 17/4/2016, 19:23) Buono ma non mi ha fatto impazzire, si calca troppo sui rimpianti del protagonista Questa auto-flagellazione aspettando la morte nel finale ... perchè la moglie non avrebbe approvato il suo farsi giustizia da solo mi sembra eccessivo. Posso capire sull' errore di giudizio sull' assassinio dell' altra ragazza, ma quello in fondo gli era costato solo il posto di lavoro.
Certo comunque che l' assassino della moglie che se ne va in giro con al collo il suo ciondolo mi pare una bella forzatura, mica era un pazzo come Audefroy. Mi piace comunque in generale il modo di scrivere di Accatino, scelgo una frase, molto bella (pag. 101 “Amaro destino quello di Brossard, accecato dall’ unico raggio di luce penetrato nel grigiore della sua vita”). Troppo spezzettata però la narrazione con continui sbalzi temporali che alla fine rendono difficoltoso ricostruire l’ ordine degli eventi. P.S. Qualcuno ha trovato forti similitudini con un romanzo di uno scrittore francese uscito nel 2004. E visto che Accatino sarebbe recidivo (vedi il n. 7 La Pattuglia), io veramente non so più cosa pensare ... 6,5Aggiungo anche la forzatura della lettera mai aperta dopo anni e anni.. Nonostante queste pecche è una storia piacevole, con dei bei disegni ed atmosfere. Ma non più di un 6 per me. |
Riguardo Veronica 
