Posts written by GGP

Dato che sta per scrivere altre storie, faccio un altro esempio:
"La bambina scomparsa" era ambientata ad Aspen.
Ebbene in quell'albo (Maxi n.2 B) Martin non ricorda di esserci già stato precedentemente. Vedi punto 50 della discussione.

E' vero, anche se la teoria di Hancock non è propriamente compatibile con il mondo mysteriano. Secondo lo scrittore l' Antartide era proprio la sede principale di una grande civiltà scomparsa, in un' era in cui era libera dai ghiacci (che non chiama apertamente Atlantide ma di quello sta parlando), mentre in MM c'è il classico continente in mezzo all' Atlantico.

5) Qui mi trovo più vicino a Semtex che a Franco: in trent'anni di mysteri abbiamo visto UNA base atlantidea in Antartide. Ma il continente è grande e la Storia è stata lunga.
Il fatto che Martin non si ricordi nemmeno quell'unica base, ma preferisca rammentarsi quando è stato fra i ghiacci a trescare con la moglie, rientra nella caratterizzazione standard degli ultimi tempi, non è una invenzione di Cavaletto (e poi è Diana a ripescare il ricordo).
Ora che ha trovato un'altra base, si ricorda la prima e magari gli viene voglia di indagare.

La spiegazione che il mondo di Nathan è una realtà in continuo mutamento tramite la fantasia, sarà che son materialista, è una cosa che non ho mai digerito.

Dalla trama sembrerebbe una storia archeologica "vecchio stile" Guardando la copertina mi chiedo: come mai Martin impugna un arco? E' qualcosa di collegato ai miti su Tiamat?

Tra l'altro questa storia ha un risvolto curioso. Quando la iniziai avvisai in redazione che avrei usato il personaggio di Nadia come rappresentante dell'"Altrove Russa" in una storia piuttosto complessa (era di due albi, allora). "Noncepprobblema!", mi assicurarono sia Alfredo che Carlo - e ISTANTANEAMENTE, nell'albo successivo di Martin Mystere, Morales scrisse che Nadia aveva mollato tutto, si era sposata, e ora viveva a a Parigi.

Quando accadono queste cose c'e' solo una cosa da fare: appoggiarsi a una parete, con la testa appoggiata al muro, e aspettare che passi. A questo punto pero' successe una cosa che, sebbene non bella in se', salvo' la situazione: tra l'inizio del racconto e l'attuale messa in lavorazione trascorsero (per ragioni che purtroppo sappiamo) diversi anni. Questo mi permise di salvare la situazione decidendo semplicemente che Nadia, nel frattempo, divorzio', e torno' a lavorare per "Другом"

@ Emti:

Un avviso: tuffatevi nella recensione solo se avete già letto l'albo Ne approfitto anche per lanciare un'ipotesi che mi è venuta in mente: