CITAZIONE (SEMTEX @ 15/10/2016, 15:31)
(anche se per un attimo ho cominciato pure a fiutare uno dei Graal, pur consapevole che l'immensità di quell'oggetto meritasse ben più potenti fruitori)
AH-EHM!!!
In effetti era proprio così, nel remoto numero 90 (pag.18).
"La Setta degli Assassini"... ricordate? A quanto pare, no. Né i lettori né gli autori.
Questo è il "peccato originale" di questo albo. Che però per diverse pagine riesce a farsi perdonare, distraendo chi legge con cose nuove e altre situazioni dimenticate: dalla bibliofilia verosimile (con tanto di titoli e nomi) alla curiosità di Martin che scova mysteri per pura passione, da Diana (abiti e "deformazioni" professionali permettendo) un po' sulle sue però utile a Java che fa il Java. I dialoghi sono spigliati, ma non "poveri" (eviterò di polemizzare di nuovo con gli intenti di MNAAC). Insomma, manca il Graal, manca la continuity di noi anziani sdentati, ma i "vecchi tempi" ci sono e sono abbastanza aggiornati.
Certo, i vecchi tempi si portano dietro ancora quei modismi da eliminare; che non sono quelli a cui si riferisce il BVZA nelle interviste, ma i nemici babbei e l'ennesima consorteria segreta di tizi qualunque che ne sa più di Altrove (quante sono? Ma che importa, tanto l'albo è autoconclusivo).
Sono invece più recenti, il finale affrettato e la chiosa "negazionista" conclusiva. E gli errori nel lettering.
Il mystero di turno è di nuovo
la Grande Opera alchemica, argomento che rischia di diventare un mcguffin multirisolutivo, tipo i Graal di una volta; un giorno scopriremo che ci sono 7 opere alchemiche suddivise dagli atlantidei in tempi remoti (e in effetti è così; e poi questo traccia l'unico minuscolo collegamento col vecchio Graal della storia vecchia).
Disegni ballerini, si notano tutti gli studi delle fisionomie, specialmente nelle prime pagine, ma Sforza si conferma un buon acquisto.
Rubrica un po' loffia, ma non così "cicapista" (quella frase va letta con un altro tono, Dark).
Cos'altro?
La scena di Martin che zittisce Diana per sentire la tv l'avevo messa in una vecchia parodia!
Mi ha messo di buonumore e ho letto l'albo con piacere, nonostante i soliti (stancanti) difetti. Voto: buono.