Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

I mysteri della massoneria, ...sembra scontato ma non lo è...

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Prof. Mystère
view post Posted on 10/7/2006, 18:00 by: Prof. Mystère




Molto interessante ciò che hai scritto Casper! Non sapevo ci fosse una rivista sulla Massoneria... qualche informazione in più è gradita e... w tuo padre! :D

Per quanto riguarda Ermete Trimegisto e la tavola di smeraldo, il nostro biondo archeologo se ne è occupato nel gigante n. 9 "La città dei maghi". Ecco cosa si dice al riguardo:

"All’origine delle dottrine filosofiche di Pietro d’Abano e dei suoi maestri arabi è il dio egizio Thoth, che, come scrisse Diodoro Siculo nella sua Biblioteca Storica (1° secolo a.C.) era tenuto da Osiride nel più alto grado di considerazione “perché fornito di naturale sagacia nell’introdurre innovazioni capaci di migliorare la vita associata”. Secondo la tradizione, infatti, Thoth aveva insegnato all’uomo il linguaggio articolato, l’alfabeto, l’astronomia, la medicina, oltre ad altre discipline riservati solo a pochi iniziati come la magia, l’astrologia, l’alchimia. Storicamente, il culto di Thoth era praticato già intorno al 3000 a.C.; in più si dice che un gruppo di iniziati della misteriosa città di Khem si sarebbe trasmesso gli aspetti più segreti della sua dottrina, trascritti nel leggendario “Libro di Thoth”, da cui deriverebbero alcune formule del “Papiro di Ani” o “Libro dei Morti” (c. 1420 a.C.). Quando, a partire dal 4° secolo a.C., Grecia ed Egitto entrarono in contatto durante la Dinastia dei Tolomei, tra il pensiero filosofico greco (soprattutto quello platonico) e quello egiziano si creò una commistione. La figura del dio egizio Thoth si fuse con quella del dio greco Hermes (Mercurio), a sua volta apportatore di conoscenza, e nacque così un nuovo personaggio, “Hermes Trismegistus” (“Il tre volte grande”). Secondo alcuni “Hermes” sarebbe esistito veramente: era un iniziato al culto di Thoth nato (o addirittura reincarnato dopo aver già vissuto due vite precedenti) poco prima delle conquiste di Alessandro Magno (4° secolo a.C.). Nella sua tomba sarebbe stata ritrovata la summa della sua filosofia, incisa su una tavola di smeraldo; il testo inizia con la frase “ciò che è in alto è come ciò che è in basso”, ovvero tutto ciò che accade nell’universo si ripercuote sull’uomo, in una sorta di cosmica macchina a orologeria. A Hermes vennero attribuite numerose opere dedicate all’astrologia, la magia e l’alchimia (tra cui il Pimandro e l’Asclepio) scritte in realtà da due autori ellenistici tra il 1° e il 2° secolo d.C.; esse furono citate da numerosi dotti dell’epoca, e parzialmente raccolte nel trattato filosofico Corpus Hermeticum. A queste opere si rifecero i maestri arabi a cui si ispirò Pietro d’Abano; nel Rinascimento esse vennero “riscoperte” da Marsilio Ficino (1433 – 1499) e dai cosiddetti “Filosofi Neopòstonici”".

E questo è quello che so! ^_^
 
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36 replies since 10/7/2006, 17:00   3077 views
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