Come tutti i centenari mysteriani, non solo sono a colori ma SUI colori ... grande idea poi questa volta l' effetto speciale del 400 in copertina che produce riflessi iridescenti !
E sempre a proposito della copertina, peccato che nella storia non si sia riusciti a trovare posto per Orloff, che rimane l' unico assente del gruppo.
L' argomento è sempre affascinante, ma questa volta i racconti non mi hanno convinto molto, diciamo che almeno il primo e il terzo partono da buoni presupposti, con conseguenze forse un po' troppo
estreme, almeno per i miei gusti, quasi ai confini del fantasy.
(L' unico concetto con basi solide, reale e mysterioso allo stesso tempo, è quello che i colori NON ESISTONO, sono solo una costruzione della nostra mente ... è dura da mandare giù ma è così.)
Nel primo
Si parla di "colori opponenti" che riflettono i conflitti insiti in ogni persona. Anche Martin dice di non sapere come sia possibile ...
Comunque il negozietto di rigattiere (con il suo proprietario) per chi non lo sapesse, sono una citazione di DD.
Il secondo è quello che mi ha convinto meno, in poche parole ...
Un chimico sogna un pianeta
In quel momento c'è un temporale
Un fulmine colpisce delle sostanze chimiche
La tinta prodotta rende indistruttibili gli oggetti !
Nel terzo ...
Colori "chimerici" che aprono le porte della percezione OK, il viaggio negli universi paralleli tramite ciò un po' meno.
Bel tipo però l' ispettrice Travis !
Diciamo che alla fine tutto si sistema perchè non sarebbero avvenimenti "reali", ma solo racconti del dottor Spektor.
Premesso tutto questo, lettura piacevolissima, anche per l' aspetto grafico ... pure Grimaldi che con l' aggiunta del colore migliora tantissimo, ma Alessandrini rimane il maestro assoluto, fantastiche le sue tavole, e vorrei dire che la vera Angie per quanto mi riguarda rimane quella disegnata da lui.
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