Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Panarmonicon
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Panarmonicon, Martin Mystère n. 391

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view post Posted on 8/10/2022, 08:35
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Vecchio Saggio

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Il Tatin partecipante all'asta è naturalmente discendente di Georges, o è la stessa persona? Rispondete prima che esca il prossimo albo. :lol:
Osservo che viene continuamente messo il dito sull'età di Martin (compleanno a pagina 22 e le vecchie ginocchia a pagina 69) però continua a essere disegnato col fisico di un trentenne palestrato (vedi pagina 57). Io vorrei capire se gli autori lo fanno apposta a sollazzare le contraddizioni, oppure non c'è né capo né coda su tale questione, e se ne strabattono bellamente? Vorrei solo sapere se la redazione ha deciso di trovare una soluzione, o non gliene frega alcunché.
 
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view post Posted on 8/10/2022, 11:20
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Aldous @ 8/10/2022, 09:35) 
Io vorrei capire se gli autori lo fanno apposta a sollazzare le contraddizioni, oppure non c'è né capo né coda su tale questione, e se ne strabattono bellamente? Vorrei solo sapere se la redazione ha deciso di trovare una soluzione, o non gliene frega alcunché.

Propendo sul che non gliene frega alcunchè.
E poi non c'è il genio che gli ha dato delle pietre contro l'invecchiamento. E il parente che aveva un non ricordo siero sull'eterne giovinezza, o che sò io.
 
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view post Posted on 9/10/2022, 10:39
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CITAZIONE (Aldous @ 8/10/2022, 09:35) 
Io vorrei capire se gli autori lo fanno apposta a sollazzare le contraddizioni, oppure non c'è né capo né coda su tale questione, e se ne strabattono bellamente?

Ma l'hanno detto apertamente, più di una volta, che a Martin è stata tolta l'età incrementale, dimenticando l'anno di nascita. Non te ne ricordi?
Ed è anche stato detto più di una volta che Martin gioca a fare il vecchio e lamentare dolori esagerandoli.

Edited by IlReRosso - 9/10/2022, 17:30
 
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view post Posted on 11/10/2022, 09:53

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Non saprei, in una storia uscita l'anno scorso i lettori si sono lamentati del fatto che avessi fatto scavalcare una cancellata dal BVZM (è troppo vecchio, non può farlo). D'altronde però esistono anche persone come Aleksander Doba, che ti fanno crollare ogni certezza sulla vecchiaia

https://www.google.com/search?q=aleksander...=BZRxD-FOxZ5RSM
 
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view post Posted on 23/10/2022, 10:34
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CITAZIONE (IlReRosso @ 9/10/2022, 11:39) 
CITAZIONE (Aldous @ 8/10/2022, 09:35) 
Io vorrei capire se gli autori lo fanno apposta a sollazzare le contraddizioni, oppure non c'è né capo né coda su tale questione, e se ne strabattono bellamente?

Ma l'hanno detto apertamente, più di una volta, che a Martin è stata tolta l'età incrementale, dimenticando l'anno di nascita. Non te ne ricordi?
Ed è anche stato detto più di una volta che Martin gioca a fare il vecchio e lamentare dolori esagerandoli.

Ok quindi assumo che questa degli ultimi anni sia una nuova serie in quanto il canone stabilito negli albi storici è stato cancellato senza spiegazioni. In tal caso però dovrebbero cambiargli nome, invece di sfruttare i vecchi lettori facendogli credere che questo personaggio sia ancora Martin Mistere. Eh, già, pecunia non olet.
 
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view post Posted on 23/10/2022, 11:06
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CITAZIONE (Aldous @ 23/10/2022, 11:34) 
CITAZIONE (IlReRosso @ 9/10/2022, 11:39) 
Ma l'hanno detto apertamente, più di una volta, che a Martin è stata tolta l'età incrementale, dimenticando l'anno di nascita. Non te ne ricordi?
Ed è anche stato detto più di una volta che Martin gioca a fare il vecchio e lamentare dolori esagerandoli.

Ok quindi assumo che questa degli ultimi anni sia una nuova serie in quanto il canone stabilito negli albi storici è stato cancellato senza spiegazioni. In tal caso però dovrebbero cambiargli nome, invece di sfruttare i vecchi lettori facendogli credere che questo personaggio sia ancora Martin Mistere. Eh, già, pecunia non olet.

Aldous, il tuo commento, a mio avviso, porta con sé un'acrimonia che né il fumetto né Castelli si meritano. Martin Mystère non è Ken Parker e sono oltre vent'anni che Castelli va ripetendo di essersi pentito di aver dato una data di nascita al personaggio e che quindi, salvo ricorrenze speciali e metafumettistiche, non la cita più. Martin è un personaggio dei fumetti e in quanto tale NON INVECCHIA, o invecchia molto più lentamente di noi comuni mortali, coma accade a tutti i protagonisti di fumetti seriali (ripeto: seriali, non con un arco narrativo concluso). Questo è il succo del discorso che Castelli continua a ripetere da oltre vent'anni. Avevo scritto un commento in proposito mesi fa, non so se l'hai letto o l'hai ignorato perché la risposta non ti soddisfaceva. Te lo incollo qui sotto. Poi, per carità, è sacrosanto che la risposta non ti piaccia e tu la rigetti, è nel tuo diritto, anche se spero che questo non mini la tua affezione al personaggio.

Qui sotto il commento che forse ti sei perso:

«Consiglio di mettersi l'anima in pace. Castelli l'ha detto più volte, sia in conferenze che su vari interventi sulle pubblicazioni, spiegando due cose:

1. La "pietra dello scandalo" è la biografia di MM, con tanto di data di nascita. Il BVZA aveva fornito una data di nascita al personaggio in quanto pensava che la pubblicazione sarebbe durata solo qualche anno, non 10, non 20 e tantomeno 40, quindi si è pentito di questa scelta e ha progressivamente evitato il più possibile di citarla (anche solo indirettamente) se non in contesti celebrativi o in odore di metafumetto.

2. I personaggi dei fumetti invecchiano molto lentamente, un po' come i cani ma al contrario, cioè 5-7 anni nostri corrispondono a 1 anno nel mondo delle nuvole parlanti (ma non prendetela come regola matematica, please), ergo Martin non ha 80 anni ma è al massimo sui 52-55 anni e così rimarrà "for ever and ever and ever", e questo è quanto, di più non dimandate :)

Io aggiungo che Castelli non ha (almeno fino a oggi) nessuna intenzione di spiegare ulteriormente l'incongruenza tra la data di nascita del personaggio (vedi punto 1) e la sua età odierna (così come quella di tutti i suoi comprimari) se non con quanto detto al punto 2.

Ecco uno specchietto indicativo:

Nella cronologia basata sulla datazione originale di MM:
1942 - Nascita di Martin Mystère

1965 - Morte dei genitori di Martin

1985 - Ritorno dei Kundingas

Nella cronologia “sospesa” nella quale Martin si muove oggi:
circa 30 anni fa - Morte dei genitori di Martin
circa 10 anni fa - Ritorno dei Kundingas

Tempo addietro avevo presentato un soggetto che avrebbe potuto spiegare (agli occhi dei lettori più concentrati su quest'aspetto) lo scarto tra il 1942 e il presente, riportando a un'età congrua tutto il mondo di MM senza rinnegare nulla del passato ma, come detto, questo non rientrava nelle intenzioni di Alfredo e la mia idea è rimasta un'idea.
Gioco d'anticipo e vi dico subito di non chiedermi quale sarebbe stato l'escamotage del mio soggetto perché non ho alcuna intenzione di rivelarlo... metti che un giorno il BVZA cambi idea ;) »
 
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view post Posted on 25/10/2022, 14:20

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Faccio un'osservazione a margine sulla questione dell'età nei fumetti. Nei mesi scorsi io, Antonio Serra e Davide Rigamonti abbiamo curato la miniserie Nick Raider - le nuove indagini, che riprende la serie chiusa quasi 20 anni fa. Nick è come Martin, nel senso che per decisione (dell'epoca) di Nizzi lui e i personaggi di contorno invecchiano con il passare del tempo, in sincrono con il passare del tempo reale. Ovviamente ci siamo presi degli ampi margini di interpretazione sull'invecchiamento sia di Nick che degli altri personaggi, per evitare l'effetto ospizio, ciononostante la lamentela che ho sentito più spesso da parte dei lettori di vecchia data era che "Nick è invecchiato, non è più lo stesso" (cioè è rimasto fedele al canone, ma faglielo capire 😄). Certo, è vero. Nemmeno io sono lo stesso di 20 anni fa. Ma ci metterei la firma, se potessi invecchiare come Nick o Martin 😄
Tutto questo per dire che nessuno degli autori aveva previsto che certi personaggi sarebbero durati così a lungo, ed è naturale che questo abbia dato luogo a qualche forzatura, ma le alternative a queste forzature in definitiva sono due: o ci si rimangia tutto ciò che si è detto finora su questi personaggi, e si decide che non invecchiano più, oppure si fanno storie con personaggi ottantenni che combattono contro la pressione alta e l'ingrossamento della prostata. La via di mezzo però mi pare ancora la soluzione migliore.
 
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view post Posted on 25/10/2022, 19:39

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Assolutamente si, l'unica soluzione possibile e francamente praticabile.
Alternative possibili a quelle illustrate francamente fatico a vederne.
E personalmente sono d'accordo e la cosa non mi infastidisce per nulla.
Quando leggo una storia non sto a pensare alla carta d'identità del protagonista.
 
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view post Posted on 26/10/2022, 22:43
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Joe Breaker @ 11/10/2022, 10:53)
Non saprei, in una storia uscita l'anno scorso i lettori si sono lamentati del fatto che avessi fatto scavalcare una cancellata dal BVZM (è troppo vecchio, non può farlo). D'altronde però esistono anche persone come Aleksander Doba, che ti fanno crollare ogni certezza sulla vecchiaia

www.google.com/search?q=aleksander...=BZRxD-FOxZ5RSM

Storia pazzesca, la sua! In tema di vecchietti (non me ne vogliano) arzilli, proprio l'altra settimana sono andato in montagna con un gagliardo 77enne (quasi coetaneo di Martin, dunque) che sui sentieri può dare la polvere a molti, incluso a me. Ammiro la sua vitalità! E il buon vecchio zio sa di sicuro mantenersi bene. Comunque avete già rispiegato tutto voi, penso che le polemiche sulla sua età siano ormai logore e che possiamo accettare pacificamente di essere entrati in un'era "semi-indefinita".


CITAZIONE (Joe Breaker @ 30/8/2022, 15:24)
Essendo una parola di derivazione greca, Panarmonicon si può scrivere con o senza l'H (in tedesco ad esempio è chiamato Panharmonikon con la K, il che dato che l'inventore è tedesco ha senso). Io ho optato per la versione più "italiana".

Sperando di non sembrare troppo pedante, chiedevo per curiosità, perchè su questi argomenti sono un po' fissato (probabilmente deformazione personale). Dicevo che l'assenza dell'h mi "disturbava" perchè forse personalmente propenderei o per l'estremo trascritto alla greca (panharmonicon, poi con la k o la c è uguale a seconda dello stile grecizzante o latineggiante), che recupera lo spirito aspro del secondo termine, oppure l'altro estremo italianizzato panarmonico (adeguato alla flessione italiana). Comunque, come composto credo che non sia mai esistito, e in greco da un bel po' di tempo (un buon millennio, direi) quell'aspirazione è sparita, e quindi nessun problema, anzi. Poi è vero che i tedeschi hanno l'aspirazione e quindi la trascrivono senza problemi, mentre in italiano sarebbe una lettera inutile tanto per fare scena. E niente, più che altro mi chiedevo se questa parola fosse già apparsa in questa forma da qualche parte.

*



Dopo questo excursus abbastanza inutile (pardon), dirò che la storia mi è piaciuta e che ho atteso con piacere il seguito pregustando il problema di uscire dalla "scatola chiusa". È stato bello anche vedere il lato più orologistico della Svizzera declinato in modo decisamente più minaccioso :lol:
 
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view post Posted on 30/10/2022, 19:58
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Aldous @ 23/10/2022, 10:34) 
Ok quindi assumo che questa degli ultimi anni sia una nuova serie in quanto il canone stabilito negli albi storici è stato cancellato senza spiegazioni. In tal caso però dovrebbero cambiargli nome, invece di sfruttare i vecchi lettori facendogli credere che questo personaggio sia ancora Martin Mistere. Eh, già, pecunia non olet.

Che vuoi che ti dica, se non che stai invocando qualcosa che non ha alcun precedente, ma anzi, è corredato di precedenti opposti a ciò che auspichi.

Come sai, far slittare la scala temporale è qualcosa che case editrici come la Marvel (il cui vastissimo universo però esiste dalla fine degli anni 1960) fanno almeno dal 1980. Certo, il loro slittamento è più sottile, e ha conseguenze marginali, perché la Marvel è una realtà costituita da una pletora di serie, in cui si sono susseguite sviste, contraddizioni, riscritture, ripartenze occulte, miniserie ed eventi che cambiavano e ricambiavano e stracambiavano le origini e le vicissitudini dei personaggi, e di conseguenza, chi ci fa più caso se Reed Richards ha combattuto nella Guerra del Golfo o nella Seconda Guerra Mondiale, visto che la Storia non ha mai veramente lasciato il segno nel suo universo personale e a contare sono invece i suoi litigi con Victor Von Doom a scuola (e a nessuno interessano le lacrime versate da Victor quando furono distrutte le Torri Gemelle di New York, evento ora azzerato dallo slittamento temporale), e di certo l'incontro tra Ben Grimm, Johnny Storm e i Beatles non ha avuto conseguenze rilevanti sulle vite di chicchessia.

Invece, su una singola serie ben più coesa e circoscritta cone Martin Mystère, che per più di due decenni ha fatto uno sforzo continuo di restare coerente con se stessa, rinnegare la Storia ha tutto un altro effetto, essendo Martin un fruitore più consapevole e partecipe e reattivo della realtà del suo tempo, dalla quale è stato formato e influenzato profondamente (è stato arrestato perché protestava contro la guerra in Vietnam; è stato nella Cina Comunista prima che si "rilassasse"; è stato "formato" in un contesto culturale ben preciso e da una letteratura come quella di Ignatius Donnely, Erich von Däniken e Peter Kolosimo, che oggidì nessuno più considera; e così via, passando per gli innumerevoli personaggi assai anziani superstiti e testimoni di guerre e altri eventi storici che Martin ha incontrato e intervistato solo perché negli anni 1980-2000 potevano ancora essere vivi, fino al ciclo di ben 24 albi del Countdown di Fine Millennio, che chiaramente sono avvenuti quando sono avvenuti e non in anni selezionabili a piacere).
E' quindi difficile rileggere le vecchie storie, adesso, senza accorgersi di come le loro fondamenta Storiche (proprio come tutto ciò che definisce il protagonista stesso) siano talmente cruciali che, se vengono negate/vanificate dall'applicazione dello slittamento temporale, le storie stesse perdono senso, perché non possono esistere in altre epoche, se non applicando adattamenti grotteschi e/o farseschi (che sono poi l'approccio editoriale attuale della serie). Buttiamo via tutto, quindi? Oppure diciamo che nel cielo c'era SuperMario e non gli Space Invaders? Il Martin Mystère robotico del futuro non si è, quindi, basato su memorie ferme al 1987, e anche lo sfasamento del futuro di Nathan Never inventato in seguito è da ricalcolare? L'incontro con Mister No, personaggio radicatissimo nella Storia, non è mai accaduto, come tutte le altre comparsate di Jerry Drake, Ananga compresa? E Martin non è mai stato ragazzino negli anni 1950, e quindi la storia con la sua genealogia fino a zio Paul e Cigale e Docteur Mystère è tutta sballata e quindi da annullare, insieme alla militanza di Mark negli UiN in odio alle manie ufologiche di quell'epoca? L'informatica degli anni 1980 ha qualche senso, se la si trasla in avanti anche solo di un decennio? Durante i Mysteri Italiani, che bisogno hanno Martin e Diana di fare avanti e indietro da un continente all'altro, inquinando come dei dementi, quando basta internet per passare ore a parlare? E' più facile trovare la fontana della giovinezza e la tomba di Mosè con Google Maps o senza? I vegliardi nazisti geriatrici di così tante avventure, col loro grandioso epilogo Bis, non sono mai esistiti o sono morti molto prima che MM si diplomasse, o forse hanno affrontato Mark Mystère, il Burocrate del Possibile, invece di Martin?
Si riesce davvero a parlare di "riferimento locale" da ignorare, come fa la Marvel chiamando "topical reference" l'incontro tra i Vendicatori e Ronald Reagan presidente, grazie alla superficialità degli agganci tra il suo Universo e la Storia? Si può davvero rileggere un'avventura di MM degli anni 1970-1980 e dire che è accaduta 10 anni fa, senza toglierle efficacia e credibilità? Le Nuove Avventure A Colori sono una risposta inequivocabile, e infatti il romanzo "Il potere del falco" di Carlo Andrea Cappi sceglie di restare ancorato alla datazione originale (e quindi c'è ancora oggi una narrativa di un Mark Mystère in azione come UiN negli anni effettivi del decennio 1950).

E quindi, ti dicevo, il cambio di nome della testata non è invocabile, perché il modello che applica questa costante riscrittura del canone, cioè la Marvel, è la prima a non essersi mai posta il problema. Con un precedente così, a dimostrare che la fetta di lettori che non lo gradisce è irrilevante, non c'è possibilità di aspettarsi che vengano adottate neppure soluzioni alternative, più oneste ma più onerose (e a beneficio di chi?).
Parlo naturalmente del triplice metodo della DC comics: 1. le Terre Parallele (il più caotico e antico; ogni albo ti avvertiva di quale realtà e di quale epoca si trattava, perché magari stavi leggendo una storia di una Terra-2 dove Batman era invecchiato e sua figlia era la nuova giustiziera Huntress, mentre in un altro c'era la Justice Society degli anni 1950, e in un altro la Justice League degli anni 1970); 2. il riavvio periodico della continuità globale (sin dalla "Crisi sulle Terre Infinite" del 1986), con riscrittura esplicita e ragionata delle origini; 3. il concetto del passaggio di testimone generazionale (Flash si sacrifica, e la sua giovane spalla Kid Flash prende il suo posto; Lanterna Verde si sacrifica e un altro giovane viene nominato Lanterna; decenni dopo, un qualche evento geniale riporta in vita gli originali, senza rinnegare però la strada fatta dagli eredi/figli/nipoti, anzi, includendola come elemento di grande valore).

Nel caso di Martin Mystère, invece, siamo arrivati a ciò che Alfredo Castelli auspicava apertamente da tempo, come scrisse in occasione di Anni '30, se non sbaglio: la Topolinizzazione del personaggio, ottica che è l'unica in cui puoi leggere le storie attuali, salvo rarissime occasioni.
E infatti, se ci fai caso, ogni volta che leggi un albo nuovo, ti viene da protestare per le incongruenze, ma poi le accantoni, insieme al ricordo della storia. Come mai? Proprio perché questa relativizzazione per cui "si cancella qualunque cosa non faccia comodo narrativamente (commercialmente)", finisce per togliere valore e importanza a queste storie; non conta più l'eventuale qualità (se c'è) o le rivelazioni epocali che mirano a stravolgere tutto ciò che sappiamo del personaggio (il passato, le motivazioni, la genealogia, il murchadna, quello che vuoi), perché tanto noi le percepiamo come foglie nel vento, destinate a sparire a breve, per essere rimpiazzate/riscritte da altre foglie altrettanto inconsistenti e altrettanto dimenticabili, a differenza dell'immortale e monumentale matrice narrativa originale a cui la memoria di chiunque ritorna quando si pensa a Martin Mystère e ai suoi veri "grandi enigmi". E d'altra parte, come avrai constatato, i "mysteri" di questo bidimensionale e pagliaccesco Martin Mystère moderno, privo com'è di radici storiche e culturali, sono afflitti da una crescente pochezza e irrilevanza, inventati di sana pianta, inconsistenti, malamente appiccicati a eventi storici antichi, tenuti lontani da qualunque riferimento all'attualità, decisamente "topolineschi" nella loro superficialità: anche questo sembra derivare dall'esigenza di non vincolare il personaggio a un contesto specifico, e contribuisce ulteriormente alla dimenticabilità e inutilità sostanziale di questi fumetti, ormai ridotti a "Le grandi parodie di Martin Mystère".
Quindi, o li consideri apocrifi da gettare nel dimenticatoio, oppure salvi quel poco di utile che c'è (vedi le ultime due di Recagno) considerandole come accadute anni fa, e non nel presente, oppure li vedi come indizi di cosa è accaduto nella vera linea temporale originale (oppure, ancora, usi le giustificazioni che abbiamo creato in GaL!).
Ma se ciò ti porta a farti il sangue amaro, allora secondo me hai solo due scelte: o smettere del tutto di seguire la serie (comprare albi sapendo che ti indignerai: chi te lo fa fare?), oppure fare come faccio io con le storie di Topolino, e cioè selezionarle con grande attenzione in base alla qualità del lavoro degli autori, una volta capito cosa sanno o non sanno fare. A posteriori, puoi facilmente constatare che ignorare le altre non ti causa alcuna perdita.

Edited by IlReRosso - 3/11/2022, 10:34
 
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view post Posted on 31/10/2022, 10:03
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Non smetterò mai di ringraziarti Franco. Spero che almeno la passione che ci metti tu e quei pochi come te (come noi, e ormai siamo una minoranza) possa giustificare la creazione di una sorta di spin-off con coerenza al canone, e lo scopo di dare spiegazioni e far quadrare i vecchi mysteri lasciati appesi, da parte di quell'altra minoranza di autori (che ci sono!) ancora legata a quelle ataviche storie.
Mi rendo conto che la topolinizzazione sia una mera esigenza commerciale. Anche qui il capitalismo ci ha schiacciato. Ahimè, ahinoi.
 
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view post Posted on 31/10/2022, 17:21
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Il capitalismo ci schianta dappertutto. Non neghiamocelo. Abbiamo vissuto di luce riflessa per anni, ma eravamo un'isola felice.
Nessuno si indigna se il pesto sta perdendo via via l'aglio, se non i liguri e qualche purista. Ma moriranno tutti e i produttori di pesto senza aglio potranno produre solo il nuovo pesto senza aglio che tutto il resto dell'umanità già oggi apprezza perché più digeribile e puzza di meno. E poi, dai,... l'aglio è così boomer! Quindi fra 20 anni, ma diciamo pure tra 10 che i vecchi dovranno smettere di mangiare aglio a causa della difficoltà a digerire, il pesto ci sarà ancora, ma solo nella sua variante senza aglio. E sarà del tutto normale. E' una questione economica: i produttori producono quelllo che i consumatori vogliono. A volte indirizzandoli loro a credere di volerlo, ma questo è un altro discorso.
Analogamente fa la Bonelli. Se i fumetti sono comprati al 90% da fruitori di Topolino, quali fumetti pubblicherà? Quei retrogradi che puntano alla qualità prima o poi finiranno e o si adatteranno al Grande Fratello (quello televisivo intendo, che appiattisce tutto) o comunque non ci saranno più tra 10 anni. O magari avranno il parkinson o l'alzaimer, comunque irrilevanti ai fini delle vendite.
Quindi sarebbe sciocco dire che il capitalismo ci ha schiacciato. Se non fossimo cresciuti in un'oasi di pace, in una bolla di stasi voluta da Sergio Bonelli, non ce ne saremmo neppure accorti. Invece, un po' perché a quel tempo i fumetti vendevano 10 volte tanto, un po' perché Sergio ci teneva ai suoi fumetti, per molto tempo il capitalismo ci ha toccato relativamente. Oddio, non è che Sergio fosse un'illuminato: ha chiuso anche lui Bella & Bronco e Judas e molte altre serie per scarse vendite. Ma è anche vero che in molti altri casi ha rischiato tanto. Fidandosi di Alfredo per esempio quando gli propose questa serie stranissima.
Oddio mi sono perso. Ma il senso è lo stesso: il capitalismo c'è sempre stato e finora ci ha toccato poco. Ora, volenti o nolenti, ci tocca tanto.
 
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view post Posted on 4/11/2022, 16:01
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CITAZIONE (Aldous @ 31/10/2022, 10:03) 
Mi rendo conto che la topolinizzazione sia una mera esigenza commerciale. Anche qui il capitalismo ci ha schiacciato. Ahimè, ahinoi.

Perdonatemi, forse sono io che non capisco ma, in effetti non capisco cosa c'entri il capitalismo con la scelta di Castelli di ignorare l'età pregressa di Martin.
Ammettiamo che Castelli avesse deciso di dare una spiegazione soddisfacente anche agli occhi dei lettori più "difficili". In quel caso i fumetti non continuerebbero a uscire mensilmente con profitto per la casa editrice (come accade in ogni caso e per qualunque fumetto) e quindi con "capitalismo" annesso?
Cioè, mi state dicendo che il discrimine per non trarre profitto dalla vendita dei fumetti (il "capitalismo") è il non aver spiegato in maniera soddisfacente l'incongruenza dell'età di MM?

Riassumendo:
• Se spieghi l'età di MM in un modo che mi soddisfa, o fai un reboot che giustifichi un ringiovanimento del personaggio, è tutto Ok.
• Se non lo spieghi sei un bieco capitalista.


Un'altra possibile interpretazione che posso dare, anche se forse un po' stiracchiata, è:
• La strada intrapresa da Castelli non mi piace ed è meglio che MM smetta di essere pubblicato

Io, con tutti i miei limiti, ho capito questo dai discorsi fatti sul capitalismo.

A margine (e come detto da Castelli durante l'incontro a Lucca), se volete un esempio eccellente circa la scelta di Castelli (scelta opinabile, ci mancherebbe, ma il personaggio è suo) potete prendere in considerazione Nero Wolfe.
 
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view post Posted on 4/11/2022, 16:56
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Credo che la "tolopizzazione" non riguardi solo l'età, cosa che come da te spiegata correttamente non solo è (e dev'essere) decisa da Castelli (anche se anche Doyle ha resuscitato Sherlock in seguito ai desideri dei lettori) ma è anche egregiamente spiegata.

La topolizzazione (manco riesco a scriverlo...) rigurarda l'età solo per il fatto di non considerare il back ground, alla topolino. Per totpolini esiste solo l'oggi. Ogni azione compiuta "svapora" e nelle nuova storia non solo non ha ripercussioni, ma neppure viene citato.

Quello che si teme oggi è questo imporverimento, questa banalizzazione. E non occorre inserire un evento ogni tanto per riprendere la cosa. Mettere Charlier fa piacere, ma non è come non banalizzare. Anche Topolino incontra Basettoni, ma resta privo di continuità.

Vedi, la tua soluzione potrebbe essere la giusta via di mezzo tra quelli che vorrebbero che l'età venga considerata strettamente e che
MM avesse oggi come oggi i suoi 70 anni e la topolizzazione.

Tu giustamente fai presente che può avere 45 anni, solo che i suoi genitori non sono morti nel 68 (50 anni fa) ma un generico "una ventina d'anni fa". e questo forse sarebbe ancora accettabile (per me lo sarebbe, alla Nero Wolfe).

La topolizzazione invece rende il passato tutto tabula rasa: Martin non ha avuto genitori, o non sono morti o, meglio ancora, non nominiamoli per non rischiare. Ecco, questo forse non avviene per i genitori (ho fatto un esempio estremo), ma molti altri pezzi di passato non solo vengono "spostati" da una data precisa a una data imprecisa: vengono proprio dimenticati. E ripeto, non bastano strizzate d'occhio (oggi lo chiamano fanservice) inserendo un Charlier senza senso solo per dire: so che esiste. Ci vuole conoscenza del personaggio. Cosa che tu hai lo so e quando leggeranno le tue storie sapranno anche gli altri. Ma i critici dicono che non tutti ce l'hanno. E inneggiano contro quella topolizzazione.
 
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view post Posted on 4/11/2022, 18:01
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Caro Mr. Jinx, seguo perfettamente il tuo discorso e in buona parte (come ben sai) lo condivido.
Il mio però non era sulla topolinizzazione ma sul tirare in ballo il "capitalismo" che, a mio avviso, non c'entra niente.
La stessa topolinizzazione non c'entra niente con le vendite ma semplicemente con una scelta autoriale e curatoriale di Castelli che, ripeto, può essere sacrosantamente non condivisibile. La mia opinione è che dire che tutto questo è stato fatto per i soldi mi pare una sciocchezza che non sta in piedi in nessuna maniera (senza alcun intento di offesa per nessuno). :birra:
Il tuo discorso (come quello di IlReRosso) è da me perfettamente comprensibile e condivisibile, altrimenti non mi sarei arrovellato a cercare un escamotage da proporre a Castelli ;)
 
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