CITAZIONE (ophiucus75 @ 19/11/2021, 13:51)
Lietissimo perché era proprio nelle mie intenzioni, nonostante l'indiscusso miglior pregio dei volumoni attuali, ma mi piace vederli proprio come una continuazione degli stessi albi pionieristici. Non credo che avrai bisogno di dritte dopo l'investitura di "Vulcanico" da parte del BVZVA ma mi piacerebbe che abbandonato il lavoro nel tempo ci si possa cimentare in uno nello spazio, un bel "Atlante dei mysteri" lo vedrei molto bene, anche solo fondendo e integrando le premesse dei primi Almanacchi. Essendo lettore abbastanza retrò, sia cronologicamente che mentalmente, mi è piaciuto l'aumento di spazio divulg-narrativo del mensile e apprezzo il librone annuo che fa parte proprio del quid di MM ed è buono e giusto sia tornato in auge. Io sarei pure per il ritorno della posta mysteriosa ma comprenderei bene la difficoltà nel discernere tra la stampa attuale la tipologia di notizie, per me è stato un po' un errore mollare certe cose dopo l'avvento della Rete. Pensa che il primo almanacco lo ottenni in regalo dall'edicolante perché feci da tramite tra lui e il prete del mio paese per ... la benedizione di alcune garze e la risoluzione di una certa noiosa malattia, correva il mio terzo anno di scuola media, le Ritmo sfrecciavano ancora e le squadre italiane erano ancora competitive in Europa!
Un futuro
Atlante dell'impossibile (o dei mysteri) per me era già nell'aria (non dico in programma perché è sempre meglio non vendere la pelle dell'orso prima di averlo acchiappato).
Sempre nell'aria ci sono titoli come
Cronache dell'impossibile, dedicato a fatti inspiegabili (se questo fa risuonare nella mente un albo intitolato
Il ibro degli arcani, non è un caso), oppure
Personaggi impossibili, e mi fermo qui perché ce ne sarebbero almeno altri 5 ma per ora è inutile parlarne.
Diciamo che le idee per nuovi "libri dell'impossibile" non mancano e, se ne avrò occasione (chissà quando e con quali tempi), cercherò di metterle su carta.
Di sicuro non riuscirò più a tenere una cadenza annuale (i primi tre libri mi sono costati tre anni consecutivi di vacanze saltate, passate a lavorare senza sosta) e non posso fare previsioni su quando riuscirò a scriverli e impaginarli.
Questi libri, per come li sto trattando, richiedono uno studio e un approfondimento che porta via una quantità di tempo esagerata. Questo dipende anche dal fatto che, a quasi quarant'anni dalla nascita di Martin Mystère, non è più possibile trattare temi mysteriosi in maniera "mordi e fuggi", non alla luce delle ricerche che in queste decine di anni hanno superato tutta una serie di incertezze e fatto luce su determinati argomenti, cosa che porta inevitabilmente ad approfondire maggiormente la materia, soprattutto quella che è già stata trattata in passato.
Ora torno a lavorare che c'è un libro che preme per arrivare alla sua doverosa conclusione