Letto e votato "buono".
Quello che regge bene e mi ha fatto gustare tutta la vicenda è il mystero di fondo:
questa vernice usata per colorare le pellicole durante la loro produzione che riproduceva poi realmente i personaggi dallo schermo creando allucinazioni.
Soltanto che da questo, mi sarei aspettato finalità differenti da parte della Foster anziché
un semplice controllo mentale
che mi è parso un po' spiccio.
Per esempio utilizzare quelle allucinazioni per arricchirsi con chi cerca un turismo macabro o emozioni particolari visitando Hollywood.
Ben orchestrata tutta la parte dell'indagine
(dal trafugamento delle pellicole alla visualizzazione dei fotogrammi della lettera "A" della scritta "Hollywood")
. Anche se in relazione a ciò, ho trovato forzato che
Martin sia riuscito ad arrivare a individuare il covo di Vulcanelli in Messico, confrontando un'immagine che aveva andando a ritrovare su Google Earth dove neanche aveva la città o l'indirizzo completo, e notoriamente Google Earth è un programma che non aiuta a ritrovare l'esatta ubicazione di un monumento perché le immagini sono satellitari.
La Foster
che si getta dalla sommità della scritta, penso sia dovuto al fatto che il fantasma di Peg si sia impossessato di lei.
Buono e concitato il finale, con molta azione. Castelli e Lotti si tengono anche una finestra aperta su un ritorno.
Ottimi i disegni dei Bros, sempre nitidi e puliti. Gaston Mieles sembra Castelli.
Storia: 7,5
Disegni: 8,5Edited by Stormur - 30/12/2017, 17:20