Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Le dieci tribù
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Le dieci tribù, Martin Mystère n. 350

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view post Posted on 16/4/2017, 16:54
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Vecchio Saggio

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Stupendo!...Ma dato che vado verso i 50, spero di sopravvivere abbastanza per assistere ai futuri sviluppi epocali sulla “saga degli esagoni” (seppur oggi autori di un solo piccolo step sul “disegno” che li accompagna), spina dorsale assoluta della continuity mysteriana, che, imho, primeggia su quella atlantidea. Ma, una prece…”Non aspettiamo un altro decennio per il prossimo step!” :ehsì:

Mi viene da ridere se metto a confronto la recente, fresca lettura dei 2 albi sul vecchio e il nuovo Martin, che entrambi adoro, ma con una venerazione per il BVZM che non permette partita. Del giovane Martin mi intriga e appassiona la portata della cospirazione/mystero/avventura che investe 12 albi, ma che mette talmente tanta carne sul fuoco e banalizza certe miracolose intuizioni, che col BVZM ci si marcerebbe per almeno 100 numeri.
La forza del vecchio Martin, che risalta proprio in questo episodio, è proprio il realismo che permea lo sviluppo dell’indagine, che parte da pochi elementi e non abusa di troppe coincidenze, che si imbuca in strade senza uscita con viaggi a vuoto, e che poi azzecca la via giusta attraverso piccole intuizioni che si fanno strada lentamente, accompagnate da altri piccoli fallimenti: senti davvero il tempo che passa e la soluzione che si avvicina a piccoli passi.

In questa storia non ho visto un Deux, una sbavatura o una forzatura.
Credibile il nemico, di piccolo spessore, ma determinato, adeguatamente attrezzato e con legittime motivazioni che stavano dietro la sua ricerca.
Perfetto anche il flashback storico, che dettaglia su come gli ebrei si siano sparsi prima a est, poi per tutto il pianeta, prevedendo e scansando i pericoli sul loro cammino.
Perfetto anche il finale: tempi giusti e non affrettati, mano del destino credibile…e niente spiegoni. Ho apprezzato che il giapponese privilegiasse scaricare il caricatore sul fantastico trio, senza raccontare la storia della sua vita e le sue ragioni. Ci sono tracce in tutto l’albo su ciò che rimane nebuloso, e finalmente si torna a rimuginare/ricostruire/ipotizzare come ai vecchi tempi.

Subito una mia deduzione, ma che devo rivedere perché non mi quadra coi tempi. Il Villain, che si lascia scappare di essere un emigrato di quarta generazione, parrebbe essere quel bambino che appare di spalle a tavola, durante l’attacco a P.H. Il padre cita suo padre e suo nonno: quindi il figlio è la quarta generazione. Questo spiega perche conosce l’artefatto, poi sottrattogli durante la segregazione nei campi di concentramento americani. Il problema è che il nostro soggetto è oggi un quarantenne…e quindi non ci siamo :mah:


Ah…una cosa che mi ha fatto storcere un po’ il naso è l’aver mostrato sfacciatamente gli Elohim/TDD/ecc., la razza aliena al vertice dell’Universo :alienff: . Vero che si è rispettato la fisionomia del primo Gigante, ma li erano mostrati di notte, più offuscati, sgranati: non si distinguevano bene, non parlavano ed erano tanto misteriosi quanto inquietanti. Qua sono stati mostrati troppo dettagliatamente, e hanno perso quella patina di Mystero che li accompagnava da più di trent’anni. Avrei preferito sentirli parlare, ma vederli operare con la stessa discrezione di quando modificarono il DNA umano per creare gli Dei nordici.

Do un Ottimo, ma il disegno non mi ha colpito particolarmente.
 
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view post Posted on 18/4/2017, 20:30
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Adepto

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CITAZIONE (deruntermensch @ 15/4/2017, 14:25) 
i vantaggi che kasaki ne avrebbe tratto (basandomi su ciò che il sacerdote del tempio, il tizio dei pegni e martin hanno visto apparire sull'esagono via via che questo passava di mano in mano) sarebbero state delle previsioni che riguardassero il soggetto che ne era in possesso e i suoi interesi, la sua vita in generale, sembra che l'esagono interagisca col suo custode

Il fatto è che questo prisma annuncia solo eventi terribili e catastrofici(la conquista da parte degli Assiri, Diana in pericolo, l'effrazione al museo, ma morte di Boyle), quindi non vedo quale vantaggio ne avrebbe potuto trarre; magari evitare qualche pericolo o iattura, ma da qui a utilizzarlo per farne uno strumento che lo aiutasse a fare una macchina di soldi la vedevo difficile e mi lascia perplesso come cosa.
 
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view post Posted on 18/4/2017, 20:47
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Custode dei Mysteri

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CITAZIONE (Walter Dorian. @ 18/4/2017, 21:30) 
CITAZIONE (deruntermensch @ 15/4/2017, 14:25) 
i vantaggi che kasaki ne avrebbe tratto (basandomi su ciò che il sacerdote del tempio, il tizio dei pegni e martin hanno visto apparire sull'esagono via via che questo passava di mano in mano) sarebbero state delle previsioni che riguardassero il soggetto che ne era in possesso e i suoi interesi, la sua vita in generale, sembra che l'esagono interagisca col suo custode

Il fatto è che questo prisma annuncia solo eventi terribili e catastrofici(la conquista da parte degli Assiri, Diana in pericolo, l'effrazione al museo, ma morte di Boyle), quindi non vedo quale vantaggio ne avrebbe potuto trarre; magari evitare qualche pericolo o iattura, ma da qui a utilizzarlo per farne uno strumento che lo aiutasse a fare una macchina di soldi la vedevo difficile e mi lascia perplesso come cosa.

però per come si sviluppa la vicenda, sembra che kasaki tenga sempre meno a ciò che gli dice il capo (infatti il capo penso sia all'oscuro dell'oggetto e di quanto ci gira intorno, il suo interesse è avere profitto in qualsiasi modo)
 
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view post Posted on 20/4/2017, 21:32
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Giovane Curioso

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Ho votato ottimo, per i seguenti motivi.
- la storia scorre bene, seguendo un preciso filo logico;
- sufficientemente approfondito il mystero;
- interessante l'oggetto mysterioso, ben collegato con la vicenda. Se ho ben capito, le dieci tribù lo hanno utilizzato nei secoli nei loro continui spostamenti, per prevenire calamità e persecuzioni, riuscendo così a giungere ai giorni nostri. Troppo superficiale, a mio avviso, la spiegazione sulla sua provenienza aliena.
- piacevoli i disegni e le ambientazioni.

Ho una mia idea sull'utilizzo che il cattivo voleva fare del prisma. Un oggetto come quello ha un valore incommensurabile perché, come spiega Martin, prevede soltanto uno dei "futuri possibili", potendo l'uomo intervenire in tempo per mutare gli accadimenti previsti. Considerando ciò, l'oggetto potrebbe essere utilizzato in una molteplicità di campi, primi fra tutti quello commerciale e politico. Conoscere in anticipo determinati eventi, e poterli evitare mutando il corso delle vicende, è un potere immenso e, come tale, senza prezzo.
 
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view post Posted on 20/4/2017, 22:44
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Vecchio Saggio

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Però mi sembra che il prisma decida in autonomia cosa prevedere... Come farebbe a ordinare al prisma di mostrargli ciò che gli interessa?
 
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view post Posted on 21/4/2017, 11:28
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Cisalentum @ 20/4/2017, 22:32) 
sufficientemente approfondito il mystero

...

Troppo superficiale, a mio avviso, la spiegazione sulla sua provenienza aliena

:wacko:
Ma il mystero centrale di questa storia è o non è proprio l' oggetto in questione !
Io ho votato insufficiente proprio per questo (ed è lo stesso difetto di questi ultimi albi a nome di questo Lotti), cioè proprio un elemento mysterioso solo accennato che fa da motore a scene di inseguimenti, sparatorie ecc per gran parte delle pagine, ben poco interessanti da leggere per quanto mi riguarda.
 
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view post Posted on 21/4/2017, 14:27

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CITAZIONE (Cisalentum @ 20/4/2017, 22:32) 
- interessante l'oggetto mysterioso, ben collegato con la vicenda. Se ho ben capito, le dieci tribù lo hanno utilizzato nei secoli nei loro continui spostamenti, per prevenire calamità e persecuzioni, riuscendo così a giungere ai giorni nostri.

Tant'è vero che non v'è più traccia di queste tribù... :igh:

Ora, se ci pensate, questa riflessone sembra ironica, ma tocca un punto nevralgico della storia, che purtroppo interessa solo il finale e sembra quasi passare inosservato.
Cioè noi umani abbiamo sete di conoscere il futuro, ma una volta conosciuto cerchiamo anche di cambialo a nostro favore. E facendo ciò non ci rendiamo conto dei danni che inconsapevolmente causiamo anche a noi stessi (ad es Martin per cercare di salvare Diana, stava, in due occasioni, per causarne la morte).

Comunque, più in generale, mi sembra una storia con un'idea di base buona, ma realizzata male proprio per aver coinvolto diversi elementi eterogenei.
In questi giorni sto rileggendo l'albo e annotando una mia modesta riflessione, che spero di pubblicare domani.
 
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view post Posted on 22/4/2017, 10:02

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Ho votato sufficiente.

Vorrei scrivere due righe di commento, ma prima devo fare una premessa. Io non possiedo il MM Gigante da cui – leggo – è nato questo filone degli esagoni, né ho memoria storica su tutte le tematiche della serie, pur leggendo MM da almeno 20 anni. Quindi spero di non dire castronerie nel seguito. Se è così “mi corrigerete” (cit.)

Premesso questo, notavo
diverse incongruenze nell’albo.

Parto da una constatazione: l’esagono in mano al sacerdote del tempio (ritrovato secoli prima nel deserto) è un “modulo di previsione stocastica”. Immagino sia lo stesso che abbia poi tra le mani Martin. Non credo ve ne siano diversi in giro per il mondo, di quel tipo…
Ma allora, perché quello di Gerusalemme antica è in argilla e quello di Martin in avorio vegetale/plastica di tipo sconosciuto?

Il ragazzo, nel tempio, dice che prima quell’esagono era decorato con animali e figure geometriche (curiosità: era una decorazione originaria derivante dal modulo così come adoperato dagli alieni? Perché il modulo pare attivarsi per la prima volta nel tempio di Gerusalemme). Poi però su tutte le facciate dell’esagono compare la “profezia” scritta in lingua assira. Invece sul prisma di Martin, solo una facciata contiene la profezia.

Il prisma di Martin poi è ben strano e composito, rispetto a quello che vediamo a inizio dell’albo. In pratica contiene una facciata bianca, dove compare la profezia a mezzo dei giornali; un’altra o altre con i disegni geometrici e di animali (p. 45, come appunto diceva il ragazzo del tempio); e infine altre pagine con frasi in lingua ebraica e giapponese.

Tuttavia, molte pagine più avanti, il prisma viene confrontato con quello di Taylor, che ha tutte e sei le facciate scritte in testo accadico e in particolare incentrate sulle imprese di un re assiro. Martin (p. 75) afferma che il suo prisma, eccezion fatta per la facciata delle profezie, è perfettamente coincidente col prisma di Taylor. Ma come?? Non c’erano scritte in ebraico e giapponese (mentre quello di Taylor è tutto in lingua accadica)?? E tuttavia il prisma viene disegnato con scrittura cuneiforme! E poi (p. 45) non c’era almeno una facciata contenente disegni??

Insomma non si riesce a capire come sia fatto questo prisma portato a Martin.

Leggevo poi su Wikipedia che del prisma di Taylor esiste una copia a Chicago. Martin invece parla anche di un’altra copia a Gerusalemme…

Dalle carte e dal prisma, Martin riesce a tradurre l’ebraico e nota che si tratta di genealogie (peraltro non si capisce bene quale sia l’esatto contenuto dei testi scritti sulle carte e di quelli scritti sul prisma). Quindi prova a controllare sulla Bibbia. Ma dell’esito di questo controllo non si sa poi nulla.

Dopo di ciò, fa tradurre le scritte in giapponese e ci dice che è una lunga genealogia scritta in giapponese (ma non era in ebraico? Aveva iniziato a tradurla lui…).

Resta poi del tutto trascurato lo scopo degli affanni di Kasaki, che sicuramente agiva per interessi meramente personali e non lavorativi. Né sappiamo molto sulla sua identità. Questa carenza trasmette un senso di incompletezza e ricorda molto la “gestione” di quel personaggio che irrompe sulla scena col camion nelle pagine finali della storia “Il Grande Gioco”.

Resta così un filone aperto, che desterà interesse agli appassionati della continuity, come promette Martin a fine di pag. 157 quando dice che un giorno scoprirà chi era Kasaki. Ma chissà quando verrà ripreso questo filone e riannodato con gli altri fili della storia degli esagoni….

Infine non mi pare molto congruente la parte in cui il prisma dice che Kasaki sarà investito da uno scuolabus, quando invece quest’ultimo procedeva bello tranquillo e sulla propria strada. Ma questa notazione è comunque la meno rilevante…
 
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view post Posted on 22/4/2017, 11:23
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Vecchio Saggio

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Propio settimana scorsa, su Focus si parlava di una tribà africana dello Zimbabwei, di cui non ricordo il nome. Che con probabilità discendete da una casta sacerdotale ebrea, e il loro DNA è affine a quello della famiglia Koen, mi pare, che è una casta sacerdotale ebrea.

Per ciò che riguarda il problema della varie scritte diverse dell'esagono menzionate da Pigei, credo che durante il corso della storia siano state riprodotte varie copie dell'esagono, ognuno con scritte diverse, e realizzate con vari materiali.
Quello che predice il futuro è stato realizzato in un materiale simile all'avorio, e con ogni probabilità, le scritte poste sulla sua superficie cambiano in continuazione di epoca in epoca.
 
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view post Posted on 22/4/2017, 15:47

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CITAZIONE (Emti Asre @ 22/4/2017, 12:23) 
Per ciò che riguarda il problema della varie scritte diverse dell'esagono menzionate da Pigei, credo che durante il corso della storia siano state riprodotte varie copie dell'esagono, ognuno con scritte diverse, e realizzate con vari materiali.
Quello che predice il futuro è stato realizzato in un materiale simile all'avorio, e con ogni probabilità, le scritte poste sulla sua superficie cambiano in continuazione di epoca in epoca.

Sul discorso delle "copie", credo che la cosa vada vista così: come ai tempi di Martin esiste l'esagono che predice e il giornale "del giorno dopo" (New York Post), nei tempi antichi esisteva l'esagono che predice (che appunto "dovrebbe" essere lo stesso che ha in mano Martin) e i giornali "del giorno dopo" (cioè gli annali di terracotta in accadico, riferendoci ai tempi di Gerusalemme), ossia il prisma di Taylor e la sua copia di Chicago.

Il problema di quello che predice è che

nell'albo non si capisce di cosa è fatto, perchè....
1) proviene dagli alieni
2) il sacerdote dice che è in terracotta
3) Martin (e Java) dice che è di plastica sconosciuta

Poi ora ha 5 facciate scritte "come quello di Taylor", ora ne ha una disegnata. Ora si dice che è "esattamente" come quello di Taylor (cioè con scritte in accadico... e così viene disegnato), ora si dice che ha scritte in giapponese ed ebraico.
Insomma un bel guazzabuglio, ai miei occhi...
 
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view post Posted on 24/4/2017, 11:29
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Vecchio Saggio

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Personalmente non ciò fatto caso.
 
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Jim Gin
view post Posted on 27/4/2017, 11:30




Una storia piena di incongruenze e forzature, per raccontare cosa poi?

Un prisma in grado di prevedere uno dei possibili futuri che è nel mirino di un anonimo delinquente. Stop.

Martin alla fine della storia cosa ha fatto? Nulla.
 
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view post Posted on 27/4/2017, 14:58
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Vecchio Saggio

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Un albo tradizionale, non c'è che dire, però mi lascia l'amaro in bocca. Nulla è stato chiarito sugli Esagoni del primo Gigante, anzi, come ha detto in modo conciso e preciso DarkStar, mal si adatta a quello che sapevamo (vedi elenco che facemmo).
A quanto leggo a pag.17, l'analizzatore stocastico è il Settimo Esagono, quello che rimase sull'astronave che poi (per incidente) ricadde sulla Terra, cioè: il libro di Toth. Ma la vicenda sembra contraddire parecchie informazioni che dal 1995 ad oggi avevamo avuto nei vari albi. E allora si scatenano le domande:
1) Come mai lo troviamo in mano agli ebrei del VIII secolo a.C.? Non dovrebbe essere nel deserto del Gobi?
2) Perchè è divenuto preveggente (di sole sventure) piuttosto che oggetto di materializzazione dei desideri?
3) Il problema sollevato da Pigei è di non facile soluzione. Sennacherib incise le altre 5 facce del prisma, facce che non sono mutabili. Lo afferma anche Martin allorchè lo paragona al prisma di Taylor e alla sue copie (pag.75). Ebbene a pag.60 lo stesso Mystere invece degli "annali" assiri, sulle facce non mutabili, vi leggeva delle genealogie ebree. Spero che qualcuno riesca a spiegare queste mutazioni ulteriori.
4) Alla fine del Gigante, l'Esagono di San Nicola si neutralizzò (vedi G1 pag.234) accendendo il riquadro in basso a sinistra, dei 7. In questo albo 350 invece a pag.15 e 16 vediamo tale riquadro di nuovo... nero, senza uno straccio di spiegazione! :angry:
5) Dove si trovano i Tuatha de Danaan? Sembrano di stanza su uno dei pianeti del sistema solare (pag.15) dentro stazioni di forma sferica. O forse no?
6) In effetti la prima vignetta di pag.15 sembra raffigurare proprio Saturno, col classico anello e gli altri tra cui la Terra, cosìccome lo rappresentò Alessandrini nell'ultima pagina del G1, facendo provenire la voce degli alieni proprio dal nostro pianeta. E allora? Esigo una spiegazione!
7) Che poi dovremmo chiederci anche perchè i pianeti siano rappresentati così semiallineati (come alla fine del 1999 per un motivo mysteriano canonico e "ortopedico") ma è meglio che non indaghi oltre, anche perchè sono innaturalmente vicini, e dire semplicemente che è una riproduzione artistica per me non ha alcun senso. Sono alquanto disgustato.
8) A pag.17 il TDD asserisce: "da allora abbiamo perso ogni contatto sui nostri moduli". :o: Quindi in 180 milioni di anni sono rimasti lì ad attendere, senza ricevere alcun segnale, nè se ne erano interessati? Eppure sapevano del contatto che i "primitivi" avevano avuto pochi milioni di anni fa (o anche meno) per fare il "grande passo intellettivo". Come facevano a saperlo, dato che non avevano avuto alcun contatto? Insomma siamo oltre i limiti delle contraddizioni logiche, temporali e... chi più ne ha, più ne metta.
____________________________________________
Avrei diverse osservazioni da fare sui personaggi, ma data la disgrazia aliena, mi limito alle più stridenti.
9) A pag.43 Boyles dice: "non c'è la data", ma la notizia riporta che una settimana fa era stato ucciso James, quindi anche un bambino di seconda elementare saprebbe ricavarla; mentre Rick fa il demente, Martin mangia la foglia, o è demente anch'egli?
10) Anche Kasaki stima Boyles un "imbecille" però c'è da dire: da che pulpito! John esce e butta la chincaglieria appena fuori dal negozio (pag.29) dove l'imbecille Rick potrebbe andare (anche casualmente) a buttare una carta e... vederla, e quindi insospettirsi. Come mai un manager così astuto, capace di hackerare (da solo!) le carte di credito e i sistemi satellitari in pochi minuti (senza fare parte degli Uomini in Nero, e quindi creando ancora ulteriori ennesimi potenziali supernemici da gestire) all'improvviso si comporta da demente, oh scusate, in modo poco accorto? Pare che ormai sia un classico delle sceneggiature bonelliane.
11) Alla domanda "avete mai incontrato un mystero del genere" (pag.45) Martin deve dire di no. E perchè?
12) Per finire una domanda importante sulla ubicazione dello studio in casa Mystere. In quale stanza si trova??? A pag.64 la voce del PC proviene dalla finestra superiore, che non ha le grate. Eppure le inferriate si notano chiaramente nella quarta vignetta, come anche a pag.33. A pag.32 vedo che solo le due finestre al piano terra sono dotate di griglia metallica, e lì dovrebbe esserci il salone. Boh.
 
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view post Posted on 27/4/2017, 18:16

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CITAZIONE (Aldous @ 27/4/2017, 15:58) 
3) Il problema sollevato da Pigei è di non facile soluzione. Sennacherib incise le altre 5 facce del prisma, facce che non sono mutabili. Lo afferma anche Martin allorchè lo paragona al prisma di Taylor e alla sue copie (pag.75). Ebbene a pag.60 lo stesso Mystere invece degli "annali" assiri, sulle facce non mutabili, vi leggeva delle genealogie ebree. Spero che qualcuno riesca a spiegare queste mutazioni ulteriori.

Secondo me Sennacherib non ha mai messo mano sul prisma "alieno".
Perchè il ragazzo nel tempio dice che prima era istoriato con figure. E poi la scrittura cuneiforme avveniva con incisione dello stilo nell'argilla, mentre il nostro oggetto è di plastica (anche se ai tempi di Gerusalemme antica viene indicato come di argilla (altra incongruenza che segnalavo)).

Secondo me, come dicevo sopra, il prisma di Sennacherib (cioè quello di Taylor) è una sorta di "giornale del giorno dopo", che viene anticipato dal prisma "alieno". Questo a Gerusalemme ha predetto quello che poi Sennacherib avrebbe compiuto e di cui ci sarebbe avuto notizia a mezzo del prisma di Taylor.

Poi resta comunque aperto il discorso sulle altre 5 facce del prisma "alieno": istoriate con figure, coperte da scrittura cuneiforme o coperte da genealogie mezze ebraiche e mezze giapponesi? Ma questo resterà inspiegabile... :igh:
 
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view post Posted on 30/4/2017, 07:37
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Adepto

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Anche a me questo albo genera confusione con particolare riguardo agli Esagoni. A pagina 69 si fa riferimento all'albo "il tesoro di Peter Stuyvesant" per inquadrare la tribù di Beniamino come una leggenda dei presunti discendenti americani. Però nell' albo 184 e anche nell'indice analitico si legge chiaramente che le Dieci Tribù perdute attraverso le gallerie agarthiane arrivarono nel Nuovo Mondo con la pietra di Abramo, che rappresenta un Esagono diverso, per giunta. :wacko:
 
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