Green Man, l'Uomo Verde, Martin Mystère n.349

... ok, non parliamo più di politica...
Intanto che magari qualcuno si cimenta nelle domande su Travis, segnalo che anche in lista c'è chi anela a un filo logico nelle varie similitudini mysteriane, ad esempio tra le tante Sette che nel mondo mysteriano sembrano ignorarsi l'un l'altra pur sovrappondendosi nei medesimi ambiti e di respiro internazionale.

purtroppo hai centrato la metafora.

Alla fine ho letto anche io la storia.
Premesso che i disegni di Romanini a me piacciono e li trovo adatti alla serie, che non sempre ha tratti realistici, la storia in effetti è un poco debole. Perché fare riferimento per forza ad Atlantide per il mito del Green Man non l'ho capito.
Per il resto, dopo anni di collaborazione, anche ufficiale, con Travis, posso tranquillamente accettare dei "dietro le quinte" non mostrati in cui Martin informa l'amico e ha un avvallo ad agire anche se un poco fuori dai canoni.

Anche io sono rimasto esterefatto dalla prima vignetta: quella non è Milano, al massimo poteva essere Praga, dove Arcimboldo ha lavorato per anni.

A quanto pare qui vengono quelli che trovano i difetti su FB vanno quelli che non ne trovano.

Sinceramente non capisco la spietatezza di tanti commenti. Nella storia è assente la componente misteriosa (che al massimo riguarda la morte reale del personaggio storico protagonista), ma pazienza, da tempo Martin Mystere è anche un fumetto di evasione e avventura. I disegni non sono così male, le inesattezze della sceneggiatura si possono anche mettere in conto: ma voi avete in mente cosa erano i primi numeri - che pure reputavamo stupendi - di Martin Mystere? Li avete letti in occasione della ristampa a colori? Sono imbarazzanti rispetto a quelli di oggi. Oggi Martin Mystere è un prodotto artigianale di notevole qualità, e le storie raramente sono a mio avviso mediocri. Hanno anzi quasi sempre una certa sofisticatezza (certo la tematica ambientalista in quest'albo è piuttosto statua...). Spesso le storie sono tra il buono e l'ottimo. Credo che si sia trovato anche una forma di accordo sulle sceneggiatura, con le frequenti collaborazioni castelli-lotti (che ricordano Berardi-Mantero di Julia). Era il punto veramente spinoso della serie, a mio avviso, dopo la morte di Morales e il defilemeno di Recagno. Personalmente a parte qualche atteso ritorno sarei curioso di vedere il MM di un Boselli, anche occasionalmente. In conclusione mi sembra una testata rilanciata e in buona salute, che si potrebbe tirare fuori da una certa stentatezza delle vendite con un maggiore investimento della Bonelli sul fronte la pubblicità, perché a mio avviso c'è un grande pubblico potenziale da intercettare. Tutte le vedite Bonelli sono in crescita, non capisco perché il nostro Eroe non direbbe beneficiare di quest'ora lunga. Resto un lettore convinto e soddisfatto, e attendo pregustando con piacere ogni nuova storia.

Negli Stati Uniti vige ancora la legge del "Far West", dove ognuno si può fare giustizia da sè (anche per questo che abbiamo avuto fumetti come Batman o davvero a New York ed altrove oggigiorno vi potete imbattere nei Vigilantes mascherati o in uniforme loro).
Si chiama "Common Law" ed ogni cittadino può arrestare un altro generalmente per tutti i crimini contro la persona e la società fino alla mitica "violazione della pace pubblica", che credo che sia la singola cosa per cui la Corte Suprema Americana abbia più deliberato.
Anche perché la Common Law è a livello di Stati, non federale e ci sono sottili ma importanti variazioni da Stato a Stato.

E' una follia una tradizione del mondo anglosassone, su ho scritto "Far West" per farmi capire da voi, ma risale al Medioevo, infatti vale in Inghilterra, Irlanda, (notate che la Scozia manca, infatti già nel XIV secolo il sistema giuridico Scozzese, unico in Europa, lasciò andare assolti i Templari), USA, Canada (ma non Quebec) ed Australia.

E' per questo che hanno 'sta attitudine da cowboy anche a livello internazionale, perché credetemi, soprattutto gli americani c'è l'hanno nel sangue, ma anche gli altri non scherzano con questo spirito di farsi giustizia da se'.

Sono tornato oggi su questa discussione perché ero a Sherwood questo Lunedì e come potete vedere dalle foto, ho scoperto che il mito del Green Man lì è molto sentito, anzi qualcuno include Robin Hood nella lista dei Green Man. Sempre nel Nottinghamshire, nell'abbazia di Southwell, che non ho visitato, molti Green Man sono scolpiti sulle varie facciate. Se cercate con Google trovate di più, tutto in Inglese per chi non frequenta la lingua. La prima foto viene dalla didascalia di "Major Oak", la "Quercia Maggiore" che, secondo tradizione, fu il rifugio di Robin Hood e C.
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Questa è una delle diverse immagini di Green Man intagliate da tronchi d'albero sempre nella foresta di Sherwood.