Occhèi, interrompo per un attimo le teorie cospirazioniste sul Martin in nero per dare i miei numeri...
COPERTINA: 8 - Di sicuro richiama l'attenzione ed è movimentata. Però è vero, Java cosa c'entra?
TITOLO: 8
SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: fra il 5 per la prevedibilità e il 7 per i ritmi
DISEGNI: 8 - Il tratto di Alessandrini mi piace sempre, ma in generale è difficile che davvero non mi piacciano.
COMPONENTE MYSTERIOSA: 6
RUBRICA: 5,5
EXTRA: sv
Totale: Buono, in realtà un sufficiente generoso.
La lettura alla fine è piacevole. Strano, non avrei mai detto che una storia d'amore in Martin Mystère mi sarebbe piaciuta, però l'ambientazione è affascinante e il classicone del mistero nel deserto mi ha preso. Ecco, l'unica è che per me ci si dilunga troppo su 'sti due Maugham e Samir e i banditi tutti insieme nel deserto, mentre il mistero
degli uomini pesce poteva forse comparire già prima e venir fuori pian piano. Certo, si può intuire che Samir è più di quel che sembra, ma sono rimasto insoddisfatto delle spiegazioni nel finale. Mi spiego: il mistero di Zerzura e degli uomini pesce mi sembra scollegato dalla vicenda un po' stucchevole del cattivo Alastair, dell'infantile Mitch e del loro litigio forzatissimo, con contorno di supereroismo da parte di Samir. Come mi sembra forzato che Alastair si butti a radicchio in un'impresa archeologica per risolvere i suoi debiti.
Insomma, il mistero è amalgamato male con la parte d'azione, a mio parere, ma separatamente le due parti si possono anche apprezzare. Altri dettagli non mi danno fastidio, come il fatto che
Agatha e Nur ci abbiano messo giorni o settimane a girare nei canali sotterranei.
L'unica cosa che mi ha dato fastidio è che MM e compagni hanno preso la jeep solo per
finire nell'agguato dei finti predoni (ma poi ingaggiati come? E per fare cosa, morire? Mah)
per poi ripiegare sull'aeroplano, probabilmente il mezzo migliore sin dall'inizio, e sono pure rimasti sorpresi che ci fossero
visitatori nella grotta dei nuotatori (ma anche quelli hanno dovuto penare così tanto per arrivarci?).
E peccato che l'oasi di Dakhla si intraveda soltanto, sembrava avere del potenziale. Invece per la disinvoltura di Zakass nel liquidare Martin Mystère alla fine opterò per la teoria degli uomini in nero del Re Rosso.
A proposito
degli uomini pesce, non opterei per una evoluzione ultrarapida di uomini normali, ma di una "branchia" (haha) separata di homo con ascendenze acquatiche, magari collegata ad altri esseri del Mar Rosso di cui il dio sumero Oannes (di cui si accenan nella rubrica, ma purtroppo la cosa non viene espansa) avrebbe potuto essere un esponente.
