Il risveglio di Tiamat, Martin Mystère n.332

Un Morales diverso dal solito. Più maturo se possibile. Con alcuni sprazzi più castelliani del solito (al punto che una volta mi sono chiesto se i soliti "aggiustamenti" redazionali abbiano pesato più del solito). (Luca Salvadei)

Ci sono tante cose che potrei dire sulla storia di questo numero, ma si tratta - salvo ulteriori inediti - dell'ultimo albo scritto da Paolo Morales. Come lettore non posso sapere se l'assenza di alcuni degli elementi che caratterizzavano le opere dello sceneggiatore dipenda da scelte editoriali, aggiunte postume, cambi di rotta o stile, o dalla situazione che il povero Morales stava vivendo, quindi posso solo sospendere il giudizio e apprezzare quest'ultimo regalo. Ottimo il lavoro di Grimaldi che riesce a far rivivere sotto il suo tratto le matite dell'amico e collega e a rendergli onore. (Riccardo Nicolè)

Per me questo è l'albo più bello degli ultimi tempi. Adoro le storie che si rifanno ai miti. (Stefania “Il mulino di Amleto” Manetta)

Ottimo prodotto di mestiere. Morales era un gran professionista. Molto belli i disegni. Ho notato una cura per i dettagli veramente certosina in alcuni casi. Che ci fa il faccione di Recagno all'interno della tromba d'aria nel frontespizio? Mi associo sullo scetticismo nel Martin versione porcellone. Anche se, a pensarci bene, qualche Diana scosciata ogni tanto non mi dispiace. (Gigicama)

Mi piacciono molto questi inizi delle storie, con una trama che si dipana poco a poco, tessere che si incastrano come in un mosaico, ma poi, spesso, troppo spesso, tutto finisce in pochissime pagine e con soluzioni che sembrano uscite fuori dal cappello. Quella poi del collegamento tra due cervelli, la loro sincronizzazione, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una seduta spiritica era più credibile. Bravo disegnatore questo Grimaldi, da tenerselo stretto. Un tratto pulito, chiaro, non spigoloso. Non carica eccessivamente le vignette né le trascura. (Marco Colombelli)

Bella storia vecchio stile, assolutamente fuori dagli schemi di Morales e proprio per questo a me molto gradita. Peccato solo per l’ormai cronica assenza di Java. Un mystero archeologico e un collegamento con una storia vecchia: cosa chiedere di più? Resta un pò il dubbio sull'origine dei CENTO ME che non viene spiegato a sufficienza, quando sarebbe stata l'occasione per fare un pò di chiarezza rispetto alla storia precedente. Bravo come sempre Morales, azzeccata l'idea che la spalla di Martin sia Travis. Forse si perde un pò troppo il filo del discorso con tutti i nomi di eroi e dèi che si accavallano. (Tommaso Grande)

Una storia classica, come già scritto da Tommaso anomala nella produzione di Morales e per certi versi vicina a quelle di Castelli dei primi anni di MM. Il soggetto non è a mio parere niente di speciale ma Morales, che si conferma un maestro della sceneggiatura, riesce a sviluppare la storia in modo eccellente, con grande ritmo e poche pause. (Callitrix)

Buona l’idea, la presenza della fantarcheologia, poi Morales in quelle zone ci è sempre andato a nozze, dalla regina di Saba in poi. D'altra parte mi sembra che l'intreccio sia "semplice": le solite due fazioni, il dio cattivone che non si capisce con chi ce l’abbia, troppi dei ex machina (il medico con la sua macchina per parlare ai morti, la mummia rediviva, la vasca rigeneratrice per l'happy end). Mezzo voto in meno per l'assenza di Java, che da erede di Salomone e con le sue qualità avrebbe aiutato parecchio. Mi piace quando si esplora qualche mitologia "alternativa", meno nota. Inoltre per Morales così tanto mystero non è usuale. Mi piacciono anche le spiegazioni pseudoscientifiche per la vasca di rigenerazione e per l'apparecchio comunicatore. Mi sembra tutto molto aderente allo spirito mysteriano. Da una parte, mi pare eccessivo che PROPRIO quel dottore avesse sottomano una GENIALE invenzione per una specie di telepatia, e non l'avesse detto a nessuno. Ma soprattutto, che bisogno c'è di una tempesta con trombe d'acqua "da quattromila metri"? Non bastava qualche tornado "normale"? Secondo me questo continuo esagerare rende meno credibile il mondo di MM. Io sono contrario alle catastrofi stile Armageddon. Nessuno avrà notato che quei fenomeni atmosferici erano TROPPO? E nessuno noterà la stranezza della loro fine improvvisa?Nessuno indagherà al riguardo? Insomma, non è verosimile, ma soprattutto non è necessario. Sarebbe bastata la minaccia di un diluvio "normale" ma prolungato. Non è necessario salvare ogni volta il mondo, ci possono essere mysteri - e catastrofi - più limitati, che si inseriscano quindi meglio nel nostro mondo quotidiano senza essere così incredibili. (Giorgio Libretti)

Pare che la redazione abbia dato una mano. Sarà vero? Comunque la retcon della vecchia storia di Capone è gestita bene. La minaccia apocalittica un po' meno. Marduk non è usato a sproposito, anzi, la guerra senza tempo fra lui e Tiamat mi ha ricordato la Guerra Senza Tempo di A.&M. e tutte le guerre senza tempo e senza senso. Banalmente, mi è piaciuto il parallelismo (che fosse voluto o meno). La mitologia, mysteriosa o mysteriana che sia (o entrambe), fa sempre bene ad una storia di MM. (Cristian Di Biase)

Che dire? Che per me è una delle migliori storie del BVZM (una delle migliori 10? devo fare il mio elenco, prima o poi), e le do un 10 pieno. (vega25).

buona storia, senza infamia né lode. (TyWebb)

Storia che ho letto e alla fine mi ha fatto dire "cavolo è passata un'ora, non me ne sono accorto". Il che è condizione necessaria e sufficiente per un voto alto. Morales al suo meglio in quelle situazioni mysteriose in cui riesce sempre a mettere insieme quotidianità e attualità, notizie interessanti e interpretazione. Dopo il matrimonio di Sergej Orloff, un altro numero in cui è presente in modo forte la componente archeologico/mysteriosa e questa è la notizia più lieta dell'anno (GGP)

Storia superba, una delle migliori di MM che io abbia mai letto. Ricchissima di colpi di scena come la possessione della dottoressa ma in particolare stupisce l'ultimo: la dottoressa resuscitata. Epica la battaglia finale. Ho particolarmente gradito le rubriche, in quanto mi affascina la mitologia in generale, inoltre mi hanno dato modo di scoprire una mitologia che non conoscevo prima. Spero che ci siano ancora storie di questo genere. (federico.b)

Mah... gli ho dato la sufficienza, giusto perchè comunque mi pare sempre brutto dare l'insufficienza (per quanto può contare, è ovvio), a un qualcosa per la quale comunque c'è stato dietro uno sforzo, quindi un lavoro... Poi può piacere o meno, ed io rientro in questo secondo caso. (Unità 221)

Avendo riletto come ripasso la storia doppia del 126-127, posso giudicare questa nuova un degno seguito, pur se ne ricalca un po' troppo fedelmente lo schema ... e per questo è un po' prevedibile nello svolgimento, anche se le buone trovate non mancano, come la vasca di rigenerazione così come i colpi di scena, come quello dell' ultima pagina (anche molto ben realizzato per l' assenza di spiegoni). Personaggi ben caratterizzati, il mio preferito è Mirzà. Disegni invece abbastanza scadenti, pur se espressivi, ed in questo svolgono il loro lavoro, ma in definitiva poco piacevoli da guardare. Una bella avventura archeologica vecchio stile comunque, che mi ha lasciato soddisfatto. (Dark Star)

Bellissima storia del grande Morales. Come speravamo tutti ci siamo trovati dinanzi ad una storia archeologica vecchio stampo. (Docteur Mystère)