| Sergej Orloff |
| | Come vi avevamo promesso, ecco i risultati della prima votazione congiunta tra il nostro forum e la mailing list BVZM con cui siamo gemellati L'esperimento è ben riuscito, visto che, tra forum, lista e gruppo facebook, ci sono stati ben 46 votanti! Contiamo quindi di riproporre questa modalità per i prossimi albi Va precisato che tra i 21 votanti del nostro forum, in 6 hanno compilato la scheda di valutazione, mentre gli altri 15 si sono limitati al giudizio complessivo: ciò ha creato una piccola anomalia, in quanto il drappello del forum che ha scelto la votazione particolareggiata ha dato voti molto più alti rispetto alla media, e così alcune medie del forum divergono notevolmente rispetto a quelle della mailing list. L'albo ha diviso i lettori. Mentre alcuni sono rimasti entusiasti da questo fantasmagorico seguito del n. 317, altri l'hanno invece bocciato senza appello, e i voti dei singoli iscritti hanno spaziato addirittura dal 2 al 9. Nel complesso comunque la storia riesce a strappare una sufficienza in lista/sito FB (6,3), mentre il voto del forum (6,7) denota un apprezzamento maggiore. Fra tutti i votanti, la media è del 6,5. Se soggetto e scenenggiatura hanno ricevuto apprezzamenti ma anche critiche, i disegni di Camagni hanno riscosso un gradimento maggiore, pur senza entusiasmare, arrivando a una media vicina al 7 tra tutti i votanti (per la precisione, 6,9). Lo stesso vale per la copertina di Alessandrini (6,9), mentre il titolo, ritenuto dai più troppo scontato, ottiene una sufficienza risicata (6,1). Promosse le rubriche (7,1), anche se a detta di qualcuno si potevano approfondire maggiormente alcuni temi. Qui sotto, gli amanti delle statistiche potranno sbizzarrirsi a scorrere e confrontare i vari numeri, a cui segue una (lunga!) lista di commenti sulla storia fatti da alcuni utenti della mailing list e del forum, che vi daranno un'idea di come le opinioni su questo numero siano davvero variegate. Se avete gradito questo nuovo sistema di votazione, fatecelo sapere! FORUM - VOTANTI: 21 votanti per il sondaggio sul giudizio complessivo, 6 per la scheda di valutazione GIUDIZIO COMPLESSIVO: 6,7COPERTINA: 7,2 TITOLO: 6,8 SOGGETTO: 8 SCENEGGIATURA: 7,4 DISEGNI: 7,8 COMPONENTE MYSTERIOSA: 8,5 RUBRICHE: 8,2 LISTA E SITO FACEBOOK - VOTANTI: 25 GIUDIZIO COMPLESSIVO: 6,3COPERTINA: 6,9 TITOLO: 6 SOGGETTO: 6,1 SCENEGGIATURA: 6,3 DISEGNI: 6,7 COMPONENTE MYSTERIOSA: 6,4 RUBRICHE: 6,8 LISTA/SITO FACEBOOK + FORUM - VOTANTI: 46 votanti per la voce sul giudizio complessivo, 31 per le altre voci GIUDIZIO COMPLESSIVO: 6,5COPERTINA: 6,9 TITOLO: 6,2 SOGGETTO: 6,5 SCENEGGIATURA: 6,5 DISEGNI: 6,9 COMPONENTE MYSTERIOSA: 6,8 RUBRICHE: 7,1 Alcune osservazioni (le ho messo sotto spoiler per non appesantire troppo la lettura del post ): CITAZIONE L’ennesimo crollo della grotta, risolutore dei problemi, denota una mancanza di fantasia. (Marco Colombelli) CITAZIONE Davvero un gran bell'albo, ben scritto e ben disegnato. Mi pacciono anche le scene in cui, mentre Martin parla, si vede Diana che si veste o si trucca, o con i due che chiacchierano a letto o fanno le compere con Java sotto la neve. Tutto ciò rende i personaggi veri. Mi piace questo tipo di conivolgimento di Diana nell'azione ma vorrei un Java di nuovo protagonista, non come deus ex machina, ma come personaggio che possa impiegare di nuovo tutte le sue interessanti prerogative. (Claudio Bovino) CITAZIONE Alcune storie restano delle perle anche per quello che non dicono e non hanno bisogno di seguiti. Secondo me “Longitudine Zero” era una di queste. Tutta il seguito mi sembra molto pretestuoso e annacqua la prima parte. (Riccardo Nicolè) CITAZIONE Buona prova d'esordio per l'assimilazione dei temi myisteriani e per la capacità di creare suspense e intrigo, di gestire la trama e i colpi di scena. Certo era molto meglio il primo episodio del BVZA, assai più colorato e intrigante, ma la classe non è acqua. Alla fine, la trama è solo una scusa per collegare i colpi di scena, senza una visione precisa e un’idea guida. Un esordio però tutto sommato che fa ben sperare. Mi rammarico solo del fatto che ancora non si sa chi è il cattivo e chissà quando lo sapremo, e che si verifica l'ennesimo crollo di grotte risolutivo. E soprattutto: andare sempre in una libreria diversa è anche il modo di notare libri che nella tua libreria di fiducia sono messi in scaffali troppo bassi o troppo alti o addirittura non esposti. Da ricordare questo fondamentale aspetto nella prossima disquisizione di Martin! (Gigicama) CITAZIONE La lunga doccia di Diana: non mi dice nulla, se non istigare le mie parti basse. Serve solo a spezzare la scena mentre i due parlano, ma risulta inutile e pesante. Se voglio vedere una che fa la doccia prendo "La Bionda", non MM. Se prendo MM voglio qualcos'altro. Mi spiego: all'inizio c'e' Diana in lingerie che si veste. Ecco, ci stava bene. Non dico nulla su quello. Ma qui? A che pro? Non ha neppure sudato, né fatto nulla che giustifichi la doccia se non dare spettacolo con quello di là. Poteva stare ad ascoltarli, come fa sempre. Magari intervenendo, visto che il destino l'ha voluta lì (mentre non ha voluto Java). E poi la doccia crea un problema di coerenza: Diana si addormenta in accappatoio e viene rapita in tuta. Per il resto, buone premesse, in parte tradite. (Luca Salvadei) CITAZIONE La copertina a prima vista non mi ha convinto molto (troppo "semplice"), ma quella specie di Grande Antico viola lo trovo ipnotico. È un sequel, quindi un'idea "non originale", però lo spiegone regge e secondo me è anche più chiaro dell'originale. Buona l'idea dell'energia a punto zero, peccato averla lasciata un po' in sospeso. Tutto l'intreccio con la cabala invece è magnifico. La sceneggiatura fila liscia, e questo è un gran pregio in una situazione così complicata di intrecci dimensionali. I disegni sono molto adatti all'atmosfera, ma a volte mi pare che le fisionomie siano un po' "ondivaghe" (specie in Diana). Il voltafaccia di Peck/Lighthammer e della dottoressa è troppo ovvio e scontato. Non c'era nemmeno bisogno di inscenare la fuga, tanto valeva scoprirsi subito, al momento dell'incontro con MM, Diana e il rabbino. Secondo me c'è ancora tanta carne al fuoco da mettere. La doppia teoria del Tutto mi ha ricordato i tecnomanti (scienza + magia), inoltre non è la prima volta che si cita un'antica civiltà senza dire esplicitamente che si tratta di Atlantide (o Mu). Già in “Meteore” se non ricordo male, si faceva riferimento a un'antica civiltà proprio in Antartide. Qui o ci si costruisce sopra qualcosa di unificante o si stabilisce esplicitamente che in Antartide c'era una cospicua presenza atlantidea. Insomma, c'è materiale su cui lavorare. (Giorgio Libretti) CITAZIONE L'intuizione del collegamento tra i concetti sul dio della Torah e sull'energia zero è felice, ma viene a malapena accennata, non è sfruttata e non porta a nulla. E non è nemmeno MM ad arrivarci. Non mi è piaciuto quando MM chiede a un personaggio qualsiasi se per caso non oserà mica ipotizzare che forse quella base fantastica sotto i ghiacci poteva mica incredibilmente putacaso mai essere Atlantide. Martin non legge i suoi fumetti? Sebbene si ponga rimedio alla confusione della prima puntata, ci si dimentica di citare l'unico albo di MM che associa l'Antartide alle civilità atlantidee. Si citano invece una storia ambientata in Artide (al capo opposto del mondo) e una storia che per puro caso ha un epilogo ambientato in Antartide. Invece, la storia che è una premessa logica a questa e che Martin dovrebbe avere ben presente nel suo concetto essenziale (l'Antartide era abitabile, l'Antartide ospitava cittadelle tecnologiche) viene ignorata. Peggio ancora, un illustre signor nessuno deve spiegare il concetto a Martin. (Franco Villa) CITAZIONE Storia senza logica, senza coerenza. Perché riprendere in mano una storia già brutta e sconclusionata per farne una ancora più sconclusionata, con il solito Martin deus ex machina che si reincarna, diventa un semidio, poi c'è un abbozzo di realtà alternativa, poi il rabbino unico sopravvissuto, poi... ok, se non avete capito niente di quello che ho scritto è esattamente quello che ho provato io nel leggere la storia... E l'assenza di Java è assolutamente ingiustificabile, anzi la sua presenza come "persona con percezioni diverse" sarebbe stata certamente utile. Sembra una storia di Dylan Dog, di quelle senza né capo né coda, che si va avanti a leggere solo per capire come va a finire. Ultimamente ho l’impressione che le storie della serie vadano a cercare misteri legati alla fisica - vedi pure il Paradosso di Fermi - ma mi sembra che i risultati non siano ottimali. Ho ben poco altro da dire, questo tipo di storie non mi piacciono e mancano riferimenti alle altre storie dell'Antartide, prima fra tutte lo Speciale "La città sotto i ghiacci". (Tommaso Grande) CITAZIONE Il disegnatore non mi convince fino in fondo, a volte deforma i volti e le espressioni, ma ha senz'altro un tratto personale ed elegante, molto suggestivo. (Callitrix) CITAZIONE È una brutta storia? No. Troppe pagine inutili e noiose di bla bla? Si. Il formato attuale si conferma deleterio, troppe pagine da riempire. Camagni fuoriclasse. Copertina ordinaria. (Sbù) CITAZIONE Io credo che la storia abbia un ritmo disteso ma mai noioso. Il rapporto tra Diana e Martin è ben tratteggiato, Cavaletto si prende i suoi tempi e costruisce sapientemente le atmosfere che poi Camagni rende straordinarie. A me è anche per questo che non è dispiaciuto affatto questo numero. Trovo più noiosa l'azione fine a se stessa di un racconto dal ritmo lento ma a suo modo più ricco. (Ty Webb) CITAZIONE La storia è molto descrittiva, ma sull'ultimo, dove finisce tutto in un lampo di luce, mi ha lasciato così, mi è sembrato che sia stata velocizzata perché erano finite le pagine. (Emti Asre) CITAZIONE Buonissima storia, a tratti epica (come associazione di idee a me è venuto in mente addirittura l’Eternauta), molto interessanti i temi trattati. Certo che mettendo insieme energia di punto zero, buchi neri, mondi paralleli, visioni metafisiche, rimane tutto un pochino fumoso, in particolare la faccenda dell' incredibile trasformazione del Martin dell'altra realtà, ma è praticamente inevitabile per una storia così ambiziosa, quindi non mi lamento. (Dark Star) CITAZIONE L'impressione comunque è di una sufficienza piena, anche se sul voto pesano i disegni, non sono riuscito a trovare una fluidità di lettura, in genere ho trovato gli ambienti troppo spogli e chiari (vabbeh, in una base tra i ghiacci che vuoi? direte voi...). (GGP)
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