Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

Magico Vento

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view post Posted on 23/8/2020, 00:12
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Magico Vento @ 20/8/2020, 18:51) 
CITAZIONE (^Ned^ @ 20/8/2020, 18:40) 
Anche per me MV è la miglior serie Bonelli. Non a caso il mio Nick è ispirato a Ned Ellis.

Il finale, e gli ultimi 20 numeri della serie, sono stati piuttosto flosci nonostante un ritmo molto serrato.
Continuo a considerare il 102 come il miglio finale che la serie avrebbe potuto averr

Avevo intuito che il tuo nick fosse proprio dovuto al grandissimo Ned Ellis.
Comunque sono d'accordo con te: a me gli ultimi numeri sono piaciuti abbastanza, ma non ci sono stati capolavori come il ciclo del ritorno di Aiwass ("IL" capolavoro di Magico Vento insieme al ciclo delle Black Hills, secondo me).

Il ciclo Lovecraftiano col ritorno di Aiwass è forse il picco della serie. Prima avevo detto di concludere col 102 perchè in effetti era il finale perfetto: dopo il Little Big Horn, la sconfitta indiana, la morte di Cavallo Pazzo, Ned tristissimo che sparisce...

Però non ho digerito la saga finale con Victorio, Lozen e Estrella. Sono sempre rimasto affezionato al Ned nella tribù di Coda di Toro, Rifiuta di Smettere e Uccide se stesso... Ovviamente gli eventi dopo il Little Big Horn hanno mutato sia la tribù di Coda di Toro che si è trasferita nella riserva di Nuvola Rossa, sia Ned che si trasforma in Shado diventando più una furia che uno sciamano. :D

Ho acquistato tutti gli albi al momento della loro uscita, ma solo 1 anni fa mi sono deciso a leggere gli ultimi 10. Ed il numero finale con lo speciale mi sono rimasti ancora in sospeso :mah: Ho acquistato i 4 albi della nuova serie ma non li ho ancora letti. Un giorno forse mi deciderò, anche se ogni tanto mi riprendo in mano e mi rileggo alcune storie tra i primi 50.
 
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view post Posted on 23/8/2020, 07:23
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Druido

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CITAZIONE (^Ned^ @ 23/8/2020, 01:12) 
CITAZIONE (Magico Vento @ 20/8/2020, 18:51) 
Avevo intuito che il tuo nick fosse proprio dovuto al grandissimo Ned Ellis.
Comunque sono d'accordo con te: a me gli ultimi numeri sono piaciuti abbastanza, ma non ci sono stati capolavori come il ciclo del ritorno di Aiwass ("IL" capolavoro di Magico Vento insieme al ciclo delle Black Hills, secondo me).

Il ciclo Lovecraftiano col ritorno di Aiwass è forse il picco della serie.

Anche secondo me😀👍
 
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view post Posted on 28/2/2021, 17:49
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Druido

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FORT GHOST
Il primo numero di Magico Vento presenta un'ottima storia, molto scorrevole, ricca d'azione e con dialoghi quasi cinematografici (d'altronde è scritto da Manfredi).
Manfredi fa un ottimo lavoro, presentandoci bene i due protagonisti della saga (Magico Vento e Poe) e quello che diventerà il loro più grande nemico, ovvero Howard Hogan. Getta delle ottime basi per le future storie e per riscoprire l'oscuro passato di Ned.
Anche se non in assoluto la migliore della saga, è comunque un capolavoro di Manfredi.
Ottime anche la rubrica "Blizzard Gazette" e la breve presentazione del personaggio fatta da Sergio Bonelli.
I disegni di Ortiz sono molto belli, adatti ai toni horror della storia, ma preferisco di gran lunga i disegni che Frisenda, Barbati-Ramella, Parlov, Biglia e altri faranno nei futuri episodi. Visto che era il primo numero, avrei scelto il duo Barbati-Ramella ai disegni, dato che è proprio il secondo ad averlo creato graficamente (Ramella fu il primo a disegnare Magico Vento ispirandosi a Daniel Day Lewis nel film "L'ultimo dei Mohicani").
La copertina di Venturi è molto bella e ci mostra un ottimo primo piano del protagonista.

Soggetto e sceneggiatura: 10/10
Disegni: 8,5/10
Copertina: 9/10



ARTIGLI
"Artigli" è una storia scritta da Gianfranco Manfredi, riuscita al pari della precedente, "Fort Ghost".
Finalmente, iniziano le avventure di Magico Vento a sfondo horror, ma un horror inusuale, cioè quello delle leggende indiane.
La storia è ben distribuita sulle 94 tavole e il ritmo è sempre alto e non annoia mai. Manfredi crea una storia fantastica, inserendo elementi magici delle tradizioni indiane e due bellissime sequenze d'azione nelle Terre Maledette, più l'epico scontro con Lupo Nero.
Parla con le Aquile è il personaggio migliore della storia, un ragazzo, incompreso dalla sua tribù, che sogna di volare come le aquile. Davvero un personaggio emozionante, uno dei meglio delineati da Manfredi nell'intera saga di Magico Vento. Il finale è stupendo e commovente.
Belle anche le sequenze comiche con Poe, Rifiuta-di-Smettere e Uccide Se Stesso.
I disegni del duo Barbati-Ramella sono di altissima qualità, superiori a quelli del primo numero. Proprio questo duo sarà la colonna grafica della serie fino alla sua conclusione.
La copertina di Venturi è molto bella, incentrata sullo scontro tra Magico Vento e il licantropo Lupo Nero.
Quindi, "Artigli" è un ottimo numero, che ci ritrae uno scenario commovente, uno dei migliori dell'intera serie.
Soggetto e sceneggiatura: 9/10
Disegni: 9,5/10
Copertina: 9/10



LADY CHARITY
Terza storia di Magico Vento e per la terza volta Gianfranco Manfredi fa centro.
In questa storia, il vero protagonista è Poe; Magico Vento compare ben poco, rimanendo comunque presente in tutta la storia a causa delle "visioni" di Poe.
Gianfranco Manfredi compie un'ottima scelta, dando il giusto spazio di protagonista a Poe, che nei primi due numeri era già presente, ma non così tanto decisivo nello svolgimento della storia. Lady Charity è un personaggio femminile ben caratterizzato, anche nella sua spietatezza.
Inutile dirlo, ma Manfredi scrive un'ottima puntata (come suo solito) che introduce la continuity che diverrà più serrata nei numeri seguenti. Fa anche ritornare Hogan, che nel numero due era assente. La sceneggiatura è impeccabile: Manfredi non ha eguali nel mondo dei fumetti!
Vi sono anche i primi accenni storici della serie (le imminenti elezioni).
Ortiz fa un ottimo lavoro, regalandoci tantissimi chiaroscuri indimenticabili.
Ennesima ottima copertina di Venturi, seppur meno accattivante delle due precedenti.
Per cui, "Lady Charity" è un ottimo episodio di Magico Vento, che è bello quasi quanto i primi due.

Soggetto e Sceneggiatura: 9,5/10
Disegni: 9/10
Copertina: 8/10



LA BESTIA
Dopo gli spettri del numero uno e l'uomo-lupo del numero due, ecco una nuova creatura sovrannaturale per Magico Vento: la Bestia, o il Verme.
Manfredi riesce a darci due punti di vista sul Verme in questa storia: uno dei Mormoni, che lo considerano il Diavolo, l'altro degli Indiani, che la considerano una divinità primordiale degli abissi. Ottimi anche in questo numero i riferimenti alla cultura indiana. La Bestia è un bellissimo elemento horror-soprannaturale di questa storia, impossibile da uccidere con le armi da fuoco. Ben riusciti i tre indimenticabili personaggi femminili: Grace, Dana e Marva, tutte e tre molto ben caratterizzate in modo psicologico e caratteriale. Marva, in particolare, è la più riuscita, una ragazza un po' selvaggia e rude inizialmente, che avrà una breve storia d'amore con Ned.
Ottimi i battibecchi tra Poe e Ned: il primo ragiona in modo fin troppo razionale, mentre Magico Vento vede anche del sovrannaturale nella vicenda. La conclusione è ricca d'azione e coinvolgente.
I disegni di Frisenda sono perfetti in tutto, sia nei cavalli, sia nei paesaggi, sia nelle figure umane. In particolare, oltre all'ottima caratterizzazione di Magico Vento, è bravissimo a disegnare i tre personaggi femminili. Insieme alla coppia Barbati/Ramella e a Parlov, rimane uno dei migliori e più prolifici disegnatori della serie.
La copertina di Venturi è bella, anche se il cavallo non convince molto. Quindi, l'illustrazione è un po' sottotono rispetto alle precedenti.
In conclusione, la serie di Magico Vento, con questo quarto numero, continua a rimanere su livelli altissimi.

Soggetto/Sceneggiatura: 9/10
Disegni: 9,5/10
Copertina: 8/10


WHOPI
Come ci ha abituati, Manfredi fa un ottimo lavoro, contaminando la storia con elementi horror della cultura Lakota. La sceneggiatura è accattivante e scorrevole, impreziosita dalla presenza di perle filosofiche (una su tutte la frase "Comprendere, per i Sioux, non significa spiegare, ma accettare il mistero."), particolarmente degne di nota.
L'albo presenta un'importantissima tematica (e piaga) molto attuale: la violenza sulle donne. È proprio questa che scaturisce l'ira di Whopi.
Passando ai disegni, questa prova di Corrado Mastantuono lascia piuttosto perplessi: ancora lontano dal suo apice grafico, molti primopiani dei personaggi non convincono del tutto. Le sequenze iniziali della tempesta sono invece molto belle, così come la prima vignetta in cui compare la tenebrosa Whopi.
La copertina di Venturi, anche in questo caso, non è delle migliori, a causa del troppo bianco delle ossa in basso che nella storia non vengono neanche mostrate. Bella invece Whopi in trasformazione.

Soggetto/sceneggiatura: 9/10
Disegni: 7,5/10
Copertina: 8/10



LUNGO COLTELLO
Prima storia doppia di Magico Vento, di cui questa è la prima parte.
Manfredi crea per Magico Vento uno dei suoi più cattivi e spietati avversari, Louis Beaumont. Un nemico molto ben riuscito, con un alone di mistero intorno, che sembra imbattibile: come riuscirà il nostro eroe a sconfiggerlo? Beh, questo si scoprirà nel numero successivo. Interessante l'idea di far scontrare la magia indiana a quella Vudu. Ottime anche le sequenze umoristiche con Uccide-Se-Stesso.
Anche in quest'avventura si sente un taglio cinematografico nei dialoghi e nell'azione.
Per cui, il primo numero dei due della storia è molto avvincente e obbliga a comprare il numero successivo per leggere l'epico finale.
I disegni di Barbati e Ramella sono fantastici e rendono onore all'ottima storia scritta da Manfredi. Il personaggio di Beaumont è disegnato in modo impeccabile; infatti dà un senso di angoscia e di inquietudine, che difficilmente altri disegnatori avrebbero potuto dare.
La copertina di Venturi è ben riuscita, in cui Beaumont si scaglia su Ned con la spada. Anche in copertina Beaumont è realizzato in modo molto tenebroso. Il cavallo è ben realizzato, al contrario di quello del numero 4 "La Bestia" che non convinceva del tutto.

Soggetto/Sceneggiatura: 9/10
Disegni: 9/10
Copertina: 9/10



IL FIGLIO DEL SERPENTE
La prima storia doppia di Magico Vento si è rivelata una storia molto azzeccata.
Il personaggio di Beaumont è uno dei migliori avversari della saga, e lo dimostra fino all'ultimo, dando molto filo da torcere al nostro eroe.
Lo scontro tra magia indiana e magia vudù è molto interessante. I riferimenti alla cultura e ai miti indiani sono come sempre molto ben documentati ed efficaci. Interessanti anche i due punti di vista: i Lakota vedono il serpente come Ungecila, mentre i vuduisti come Damballah.
I disegni scuri e sporchi del duo Barbati-Ramella danno un ottimo senso di angoscia e inquietudine alla storia. Poi il volto di Magico Vento è fatto benissimo. Ottimi disegni: nonostante la grande quantità di lavoro del duo, la qualità non diminuisce.
La copertina di Venturi, dopo alcune non del tutto convincenti, è realizzata in modo incredibile.
In conclusione, un'ottima storia in tutto e per tutto, per l'incorreggibile sceneggiatura e i meravigliosi disegni.
Soggetto/Sceneggiatura: 9,5/10
Disegni: 9+/10
Copertina: 9/10



WINDIGO
"Windigo" è una buona sceneggiatura di Manfredi, anche se probabilmente non una delle sue migliori.
Questa volta, Magico Vento avrà come avversario un'altra creatura mitologica della cultura indiana, ossia la più famosa: il Windigo. Il Windigo si dimostra un valido avversario, dato che, oltre a possedere una forza sovrumana, non è ingenuo e possiede una certa intelligenza.
Il finale è molto classico: eroe vs mostro. Anche il soggetto è molto semplice: forse si sarebbe potuto migliorare facendo una storia in due albi (come la precedente). Nel finale, compare un colpo di scena, che può piacere o no: personalmente, a me è piaciuto. Il finale lascia alcune domande irrisolte (Domanda SPOILER: Perché Guardiana vuole trasformarsi in Windigo?).
Frisenda non ha bisogno di commenti: è uno dei migliori (il migliore insieme a Barbati-Ramella) disegnatori ad aver realizzato delle tavole di Magico Vento. Anche l'interpretazione che da al Windigo è ottima, al punto che non assomiglia (come spesso tra mostri) ad altre creature immaginarie.
La copertina di Venturi è una delle più belle che realizzerà per la testata. Lo sfondo bianco fa risaltare di più la figura di Magico Vento e la mano del Windigo.

Soggetto/Sceneggiatura: 8,5/10
Disegni: 9,5/10
Copertina: 9/10



FACCIA DI PIETRA
Prima puntata di una storia doppia, si può solo dire che è avvincente e accattivante e che solo un pazzo si farebbe scappare il seguito. Derek Dish è uno dei migliori antagonisti creati da Manfredi. Oltre ad avere tutte le carte in regola (è un pluriomicida) come avversario, Manfredi non ce lo fa odiare: attraverso un alienista, descrive le cause molto toccanti del perché un ragazzino come gli altri si sia trasformato in un criminale. Il personaggio che sorge non è un cattivo da odiare in tutto e per tutto: anzi, ci presenta un ragazzino che fa quasi pena e che ci fa riflettere su una tematica attuale molto importante: per quale motivo dei ragazzi come gli altri entrano nel giro della violenza? Manfredi, presentando un drammatico ritratto di Derek, ci da la sua risposta, attraverso una caratterizzazione del personaggio davvero toccante.
Derek è quindi ben caratterizzato psicologicamente e caratterialmente e questo personaggio induce a riflettere chi legge il fumetto.
I disegni del duo Raffaelli/Ramella sono molto godibili, sebbene il secondo lavori meglio con Barbati. Ottimi i volti dei personaggi.
La copertina di Venturi è molto bella: presenta Magico Vento assalito alle spalle dal criminale Derek Dish (seppure questa scena non sia presente nell'albo). Il volto di Magico Vento è come sempre realizzato graficamente in modo impeccabile.
Nel complesso, quindi, un ottimo inizio per una storia che si spera concluda con un finale ancora più sorprendente.

Soggetto/Sceneggiatura: 9/10
Disegni: 8,5/10
Copertina: 9/10



SCHELETRI
Si conclude la storia iniziata nel precedente numero. Manfredi scrive come suo solito una storia molto coinvolgente, però leggermente inferiore alla precedente. Il personaggio di Derek alterna momenti di pazzia (quando parla col cadavere del padre) e momenti di assoluta lucidità, e ciò lo rende ancora più bello dal punto di vista psicologico, già ben "analizzato" da Manfredi nel numero precedente.
Molto bella (e agghiacciante!) la scena in cui Big John entra nella capanna di Derek, ma non lo trova, mentre il pluriomicida è nel letto con la maschera del volto suo padre.
Il finale con l'intervento di Magico Vento è abbastanza convincente.
I disegni di Barbati e Ramella sono molto belli, soprattutto nel volto di Derek e nelle scene d'azione.
Venturi disegna un'ottima copertina molto suggestiva e tenebrosa, mettendo il cadavere del padre di Derek sulla sedia come nella storia. Questa è una delle sue migliori copertine.

Soggetto/Sceneggiatura: 8/10
Disegni: 9/10
Copertina: 9/10
 
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view post Posted on 1/3/2021, 08:01
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Gran Maestro

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Interessante carrellata sui primi 10 numeri.
Ho amato quella serie.
Personalmente, col senno di poi, la principale nota stonata di quei primi 10 numeri è la morte di Cavallo Zoppo. Io l'averi spostata più in là nel tempo, dando modo al lettore di vedere di più l'anziano sciamano Lakota in azione e nell'interazione con Ned e con il resto della tribù.
Anche perché così il lettore avrebbe avuto più tempo per affezionarsi al personaggio. Farlo morire nel numero 7 invece che, ad esempio, nel numero 25, fa tutto un altro effetto.
 
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18 replies since 13/12/2012, 13:25   531 views
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