[quote](Non capisco come MM non abbia mai trattato la Sindone di Torino....😳)/quote]
Questo lo spiega Castelli in alcune interviste: ciò che è fortemente inerente alla religione dominante in Italia non viene trattato direttamente nel timore che possa risultare offensivo.
La prima volta che sentii Castelli toccare il tema fu poco tempo dopo una forte critica Gesuita a Dylan Dog, molti anni fa (talmente tanti che non sono neppure certo dei dettagli di ciò che riporto). La cosa mi colpì e associai le due cose, pensando a una reazione spaventata.
Della Sindone si parla un poco nella vicenda di Nea Heliopolis, dove è equiparata al Graal: che sia vera oppure solo un oggetto di potere alimentato dalla devozione dei fedeli, è uno dei poli che mantengono l'equilibrio magico della città.
CITAZIONE
Quindi vi chiedo.... Perché lo continuiamo a comprare?
Sperando di essere costruttivo, rispondo che io seleziono in base a temi e autori, evitando come la peste ciò che già so non corrispondere ai miei interessi.
Se poi mi becco la fregatura anche con autori collaudati, regalo l'albo e lo dimentico.
E quando invece sono soddisfatto, sono soddisfatto a prescindere da eventuali difetti, perchè una bella storia di Martin Mystère non è mai solo un fumetto con Martin Mystère: è anche il resto del mondo al di fuori delle sue pagine.
Guarda l'Almanacco non-dedicato a Fantomas: il fumetto in sè era forse un po' debole, a causa della revisione della trama, ma ha agganciato la genealogia di Martin all'intero Wold Newton, cioè a due secoli di letteratura popolare, aprendo porte su orizzonti immensi. Io metto giù il fumetto, ma poi accedo a internet, visito la Wikipedia, mi sposto alla pagina degli Habits Noirs di Lofficer, vedo i fumetti che produce, indago su Paul Fèval e su Remi d'Aix (o d'Arc)... non c'è limite alla scoperta, se non il mio tempo libero e le mie forze.
E la storia ha pure dato un antenato all'orfano Cigale, rilanciando quindi anche il tema dell'albero di famiglia di Martin, che può quindi esplorare territori nuovi e altrettanto intriganti.
Magari Castelli non sfrutterà queste idee a breve, ma altri possono sentirsi ispirati a farlo: il potenziale è enorme.
La stessa sensazione epica mi è arrivata dalla storia "intimista" di "Voci dal passato": sfrondata degli inutili elementi commerciali da action movie, era un'altra esplorazione grandiosa di un passato fin troppo oscuro.
E' per queste perle che compro MM, sperando sempre di ritrovarmi nuovamente perso in vicende labirintiche come "L'isola di ghiaccio e di fuoco" o "Colpevole di omicidio!" (queste due le cito perchè oltre ai pregi elencati sopra, sono anche una grande sfida per la capacità di attenzione del lettore).
Poi, se proprio voglio provare altre cose, di solito tento con le serie minori della Marvel (cioè le meno vincolate alle manovre commerciali). E cos'è che trovo, sui Defenders di Matt Fraction? Trovo Prete Gianni, il Nautilus, Nemo, le storie di improbabili antenati di supereroi moderni, vissuti nell'epoca dei romanzi pulp o anche prima... insomma, trovo ancora le belle storie di Martin Mystère.
Edited by IlReRosso - 20/7/2013, 22:49