Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Gli enigmi del giovane Martin
Poll choicesVotesStatistics
Scarso1 [5.00%]
Mediocre2 [10.00%]
Sufficiente1 [5.00%]
Buono11 [55.00%]
Ottimo5 [25.00%]
Capolavoro0 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 20)

Gli enigmi del giovane Martin, Martin Mystère Special n.29

« Older   Newer »
  Share  
MaxBrody
view post Posted on 22/7/2012, 17:59 by: MaxBrody
Avatar

Il Dybbuk

Group:
Re del Mondo
Posts:
10,349
Location:
Altrove

Status:


La recensione di Franco Villa mi ha fatto un po' rivalutare questo speciale, che durante la lettura mi è piaciuto fino a un certo punto e nel quale (forse per la prima volta) non avevo avvertito minimamente quel che ha avvertito Franco Villa. In effetti la sua interpretazione ci sta e questo mi risolleva un po' il morale. Comunque lo speciale 27 introduceva un nuovo set, il 28 introduceva altri elementi, questo 29 non introduce niente e si limita a rimescolare elementi che girano ormai da due anni. Spero che nel 30 si cambi qualcosa. Anche perchè ormai ogni storia di Castelli e Recagno è un'auto celebrazione e paradossalmente in questo anno celebrativo c'è il rischio di un'overdose.

L'allegato, infatti, mi è piaciuto, ma - colpo di scena - meno rispetto ai precedenti. Mysterik è uno spasso, Caluri un mito, le altre due storie brevi sono dei raffinati giochini, un po' banalotti, forse, per chi ha già letto altre parodie di questo tipo (come I cent'anni di Martin mystère nel Mystero delle nuvole parlanti).

Intendiamoci: tutto questo è pane per i miei denti. I miei di me, i miei personali. Ma sacrifico volentieri questo pane in favore di un fumetto SERIALE che torni ad essere SERIALE, e penso, con tutto il rispetto possibile, che anche C&R dovrebbero ricominciare ("ri" perchè un tempo lo facevano) a sacrificare i propri gusti a favore del personaggio. Io capisco che a fare questo passo indietro si corra il rischio di ottenere quello che si vede ultimamente sul sempre più sguaiato forum di Nathan Never, dove la serialità (che in NN è tornata in primo piano proprio in questi mesi) viene schifata e insultata e dove ora si rimpiangono certe mattonate filler del passato (dopo che per anni ci si è lamentati delle mattonate filler in favore della serialità). Io capisco che fare l'autore, il curatore di testata o l'editore sia difficile. Capisco tutto. Ma sono un po' stufo. Non è possibile che mi legga un albetto ipercitazionista in cui l'unica citazione alla serie principale sia sbagliata (nell'Occhio sinistro di Rama Cristina Ramos telefona per la prima volta il 31 Marzo 1982, non nell'inverno 1981). Non è grave, chissenefrega, ok, con un po' di fantasia si mette tutto a posto. Si vive lo stesso, W Martin. Ma questa o è distrazione o è disinteresse. In entrambi i casi c'è qualcosa che non va.

Aggiungo: non capisco perchè ostinarsi a mantenersi temporalmente sul vago. Sì, a me sembra un'ostinazione, quasi un capriccio. Ormai ogni storia può essere ambientata in qualunque momento. Se MM fosse stato sempre così non ci sarebbe niente da ridire. Ma MM non era così, e non solo nei primi numeri, ma è stato molto dettagliato fino a un tre-quattro anni fa. Per quanto riguarda l'invecchiamento, non ci ha mai creduto nessuno. Nessuno è mai stato così insano o paranoico da considerare un fumetto come un uomo vero. Ma era bello pensare che il personaggio "invecchiasse" con il lettore e "maturasse" con lui. Era una messinscena curata da Castelli, e il lettore lo sapeva, ma aveva l'illusione che Martin avrebbe potuto esserci (e non che "ci fosse") davvero, che fosse "vivo" (tra virgolette). Onestamente non capisco perchè anche a due persone intelligenti come Castelli e Recagno sia venuta questa piccola paranoia, come se i lettori di oggi fossero più idioti di quelli di vent'anni fa. E' il contrario! Esattamente come vent'anni fa, il mondo non è un granchè, se anche i fumetti cominciano a dire e ripetere a piè sospinto "ehi, attento, guarda che siamo un'invenzione di fantasia" cosa rimane dell'Avventura bonelliana? E ci si domanda come mai i lettori calano e sono costretti a ripiegare su cinema e tv o a autocompiacersi sulle storie tristi con le didascalie hard boiled, la pioggia scrosciante e i personaggi che si piangono addosso (e a me piacciono anche quelle, sia chiaro).

In un'opera seriale una storia "immaginaria" va benissimo. Due vanno bene. Tre sono ok. Ma quando cominciano ad essere quattro, cinque, sei, praticamente un appuntamento fisso (ma non progettato per quello scopo, come invece era Docteur Mystère)... beh, di nuovo, c'è qualcosa che non va.
Almeno per me.
E io adoro le storie "immaginarie"!


(Odio scrivere queste cose, ma spero di non aver offeso nessuno, autori in primis)



p.s.: sono l'amministratore di questo forum, e in quanto tale dovrei essere il primo a non andare off topic. Il fatto è che i suddetti albi sono carini, piacevoli, divertenti, ma offrono così pochi spunti...
 
Top
35 replies since 12/6/2012, 17:08   1178 views
  Share