| Il detective dell'impossibile indagato
SCANDALO A WASHINGTON MEWS
"E' un'infamia!", sbotta il professore. "Mai riservato GAL #0 ai miei nipoti, voglio che lo leggano tutti".
"Sono vicino al mio amico Martin". Così un imprenditore e politico italiano, che preferisce mantenere l'anonimato, difende l'archeologo e presentatore televisivo americano, finito nella bufera per una presunta raccomandazione. Avrebbe infatti riservato ben 20 copie del fumetto Get a Life!, numero zero, ai suoi nipoti. "E' paradossale: quanti nipoti dovrei avere? E poi sono figlio unico e a mia volta non ho mai figliato". Il consueto raziocinio sfoggiato dal professore non fa una grinza nemmeno questa volta, quando la minaccia da affrontare è ben più subdola di un Orloff redivivo o di una divinità primordiale. Eppure l'ex scapolo d'oro del jet set bonelliano degli anni ottanta e novanta, oggi ammogliato e - così vogliono le malelingue - imborghesito, è famoso per l'esercito di "irregolari" che da sempre lo idolatrano, persino in questi anni di commedie "da fine carriera", che a personalità ben più illustri, come Alberto Sordi od Harrison Ford, sono costate la pubblica immagine (ma non i contratti lavorativi). No, per i seguaci del biondo archeologo, capaci di non perdersi nemmeno "Il complotto di Timothy Dalton", il mito è intoccabile: "E' vero, Martin potrebbe avere avuto una figlia da Cristina Ramos (MM #1, ndr), come suggerito da alcuni amici del forum, ma è assolutamente impossibile che Cristina Ramos sia stata, e sia, la sorella di Martin" rammenta ai più Aldous Morrighan. Sergej Orloff è invece possibilista: "Non possiamo sbilanciarci. Certo, la questione getta una luce inquietante sul nostro faro ispiratore, ma io credo nella presunzione d'innocenza almeno fino al terzo grado di giudizio. Vedremo". Già, vedremo. Con i tempi della giustizia americana bisognerà aspettare parecchio prima di saperne di più. Nel frattempo le venti copie esistenti di GAL #0 sono sparite dalla circolazione. L.S., editore-factotum dell'Associazione Irregolari di Martin Mystère (AIMM), assicura che presto altre copie saranno disponibili: "Presto altre copie saranno disponibili". Ma la patata bollente sembra non essersi ancora raffreddata, anzi. F.V., fino all'altro ieri curatore di GAL e braccio destro di L.S., getta altra benzina sul fuoco: "Altro che AIMM, AUMMA AUMMA dovrebbero chiamarla. Ve lo dico io, gli Irregolari fino a due giorni fa erano i Nipoti di Martin Mystère! Poi è arrivata la finanza a Washington Mews e, puff!, all'anagrafe è comparsa una fila lunga così". Le parole del pentito V., però, non sembrano del tutto attendibili, se, come rivela il suo ex amico C.D.B., "F.V. è solo un invidioso che non esce mai dal bunker, e forse neanche dal magnus. Pensi che non mi ha mandato neanche una copia dell'albo, e dire che io non ho fatto assolutamente nulla per meritarlo. E' amicizia, questa?". Il dott.Mystère, che oggi sarà interrogato dall'ispettore Travis ("Ho mangiato tanti cioccolatini. Non farò sconti"), non lo sa ancora, ma la vicenda si sta trasformando in un vero e proprio mystero.
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