Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

Impegno mysteriano, differenza tra giudicare e domandare

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icon3  view post Posted on 23/1/2015, 17:47
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Vecchio Saggio

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Quando si tratta di votare, in tanti si affannano a dare il proprio giudizio "critico", frutto (evidentemente) di approfondita disamina della storia e di intenso affanno nel confronto con altri albi. Dico "evidentemente" perchè se così non fosse, il giudicante sarebbe "superficiale" e tale caratteristica non dovrebbe appartenere a nessun giudice, in nessun ambito della vita.
Quando invece si tratta di analizzare la storia, in pochi, in pochissimi cercano risposte alle domande. Anzi quasi nessuno se le pone, le domande. Eppure alcune situazioni, alcuni personaggi sono ambigui, o ancor più spesso contraddittori, altre volte non si capisce perchè si comportino in modo stupido, perchè si dimentichino di ciò che hanno detto prima, o di quanto accaduto, etc. Eppure per molti lettori, il racconto è tutto chiaro: non c'è niente che non abbiano capito.
Chiarisco bene: è opinione personale. Secondo me, uno a cui piacciono i mysteri, è logicamente attento ai dettagli, ai vari passaggi della trama, alle naturali reazioni di personaggi che si richiamano, per convenzione, a fatti e situazioni reali.
Un esempio sintomatico è quando si vota in lista: la voce "coerenza interna del racconto" sovente non viene compilata, come anche "continuity" e
"sospensione dell'incredulità"; mentre la stragrande maggioranza non ha alcun problema a dare il proprio giudizio su soggetto, sceneggiatura, etc. che dovrebbe essere ancor più complesso elaborare!
In pratica per giudicare tutto l'albo ci vuole un lavoro di, poniamo, 7 unità di tempo e impegno. Per fare domande, basta una sola unità. Il metro di misura lo baso su esperienza e modo di porre domande rispetto ai "giudizi", ovviamente potrebbe essere diverso e potrei sbagliarmi. L'importante non è la misura, ma l'esistenza di questa innaturale indifferenza, o meglio, volontà a manifestarsi, IMHO, e vi chiedo, a chi vorrà rispondermi anche con parole dure, di leggere l'intervento con la parola chiave "contraddizione" di cui spero di aver saputo spiegare correttamente il senso. Grazie.
Aldo
 
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