Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


La casa che urlava nel buio
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La casa che urlava nel buio, Storie da Altrove n. 13

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Sergej Orloff
view post Posted on 9/11/2010, 11:05




4) Se non ricordo male, mi pare che nel finale de L'isola dei morti Paracelso sembra lasciar perdere l'idea legata alla formula dell'immortalità; evidentemente, negli anni successivi si dedica a nuove sfide. Comunque, non ci vedo nulla di strano nel fatto che una mente eccelsa possa aver partorito più di una scoperta significativa: pensa, giusto per fare degli esempi, a figure come Leonardo Da Vinci o Einstein.
9) Di sicuro non avrebbe scoperto
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una possibile cura per la malattia degli Usher.
E' tuttavia possibile che West conducesse anche altri esperimenti indipendenti da questa ricerca e sulla cui natura non conosciamo nulla.
13) Direi a Dupin, con il quale si era già scontrato ad Amburgo.
15) Non è che il mondo è piccolo: se ad una persona serve una cosa, andrà dove pensa di poterla recuperare ;)
16) Sono andato a controllare e in effetti non mi ricordavo... certo che questa cosa è strana! All'inizio della storia, si dice che il Dippel emigrato in America si chiama Franz; a fine storia (e la cosa viene confermato anche in questo SdA), il Dippel emigrato in America si chiama Hans. :hmmm: Ipotesi: a) Konrad Dippel aveva un figlio naturale (Franz) che ha aiutato Hans ad andare in America; b) al momento di emigrare, Hans ha cambiato nome in Franz per non lasciare tracce; c) in realtà Hans si chiama Hans Franz (ok questa è pessima :P ); d) i documenti relativi ad Hans sono andati distrutti ed il primo Dippel americano di cui rimane tracce è Franz (che in questa ipotesi sarebbe il figlio di Hans). Diciamo che tra questo quattro preferisco l'ipotesi b.
28) Poe era esperto in crittografia; ecco cosa ho scovato nella solita Wikipedia:

CITAZIONE
Edgar Allan Poe utilizzava metodi sistematici per violare i cifrari nel 1840. In particolare egli pubblicò sull'Alexander's Weekly (Express) Messenger di Philadelphia un annuncio in cui si vantava della sua abilità di violare qualsiasi cifrario ed in cui chiedeva che gli fossero inviati testi cifrati da decodificare. Il suo successo creò un interesse popolare di diversi mesi. Dopo un po' di tempo scrisse anche un saggio sui metodi crittografici che si rivelò utile come punto d'inizio per i crittografi britannici della Stanza 40, il nome della stanza dell'ammiragliato inglese sede dell'ufficio crittografico preposto alla violazione dei codici cifrati tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale.

32-33) Non mi pare importante sapere qual è il nome del fiume; mi basta sapere che siamo in Belgio ;)
 
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view post Posted on 11/11/2010, 12:45
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Vecchio Saggio

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15) intendevo che va proprio a Providence dove ci sono gli altri eredi Dippel (v. "Frankestein 1986") e dove c'è anche la famosa casa dell'Orrore (MM 4-5) !
16) Forse l'ipotesi a) è quella che crea meno problemi.
28) Ho capito che era bravo. Il fatto è che fino a quel momento non conosceva Altrove, quindi come può avergli fornito qualsiasi tipo di consulenza anche inconsapevole? Forse gli Altroviani lo leggevano nel pensiero?
32-33) Se fossi un abitante belga per me sarebbe importante saperlo, anzi direi... vitale! :P
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 11/11/2010, 19:31




9) Quoto quanto riporta Wikipedia su Herbert West:
CITAZIONE
Herbert West è un giovane medico che, in seguito ai suoi studi, realizza un fluido in grado di riportare in vita gli esseri umani. I primi risultati si rivelano fallimentari, ma poi inizia a ottenere qualche parziale successo: parziale perché i cadaveri che riporta in vita si comportano come bestie aggressive e totalmente prive di razionalità. La ricerca sugli effetti di questo fluido diventa per West una vera e propria ossessione, al punto che arriva a uccidere delle persone innocenti per procurarsi cadaveri utili ai propri esperimenti. La figura di Herbert West è stata sicuramente ispirata da quella del dottor Frankenstein nell'omonimo romanzo di Mary Shelley.

15) Beh,
SPOILER (click to view)
Heinrich è un Dippel pure lui, quindi è plausibile che fosse proprio di Providence; non vedo invece collegamenti di sorta con la vicenda di MM 4-5, al di là della comunanza di luogo.

16) :hmmm: io preferisco la b (anche perchè sono andato a spulciarmi Frankestein 1986 e non ho trovato cenni a figli naturali di Dippel).
28) Ah, adesso ho capito cosa intendi: quello che viene detto a pag. 41 si ricollega alla sequenza di pag. 30.
32-33) Beh, "per fortuna non siamo belgi" :lol: Comunque, nella sequenza non mi pare ci siano degli elementi tali da poter identificare il luogo (o, se ci sono, non li ho riconosciuti), ma a parte questo spiegami una cosa: che cosa aggiunge al racconto il fatto di sapere o meno come si chiama quel fiume?
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 24/11/2010, 10:24




32-33) Fermo restando che, secondo me, si tratta di un dettaglio marginale, ho dedotto quale potrebbe essere il fiume in questione: dunque, tenuto conto della scarsa propensione di Dupin a viaggiare, l'incontro con l'agente si svolge presumibilmente nella città in cui Dupin vive, ovvero Bruxelles; di conseguenza, il fiume è probabilmente la Senne, ovvero il fiume che attraversa Bruxelles.
 
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view post Posted on 6/7/2012, 21:37
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Vecchio Saggio

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Con un ritardo abissale, ecco la nostra Recensione di SdA 2010: "La casa che urlava nel buio".
E' scritta in modo leggermente sperimentle: più che una recensione, è una scheda tecnica.
 
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view post Posted on 6/11/2023, 21:56

Giovane Curioso

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Non mi sembra sia stato segnalato, a pag. 49 c'è anche uno dei Dr. Who con l'aiutante!
 
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65 replies since 24/8/2010, 15:42   1863 views
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