Letto l'almanacco 2008 (di già?!)
"L'uomo che non poteva morire" è di Castelli, e si vede. Divertente. Ottimamente sceneggiata. Soggetto stuzzicante (mica era facile tirar fuori qualcosa di buono sullo stra-abusato Rasputin).
E particolare.
Se ben guardate, è lunga 102 pagine. Un po' più delle 94 standard che, finora, erano concesse all'almanacco.
Eppure molti hanno detto che il finale è affrettato, rafazzonato.
Tralasciando il fatto che il colpo di scena finale
La civiltà di Tunguska, evolutasi a sè ed autodistruttasi
non me l'aspettavo proprio, non ci ho minimamente pensato e quindi mi ha colpito (bravo al BvzA per come va a ricordarsi e riprendere trame vecchie di anni
), vi dirò che anch'io ho avuto la stessa sensazione, cioè quella di un finale affrettato;
o meglio, "avrei messo un paio di tavole in più per riassumere la vecchia trama e, magari, togliere la morale finale che, pur apprezzandola e condividendola, poco c'entrava con la storia."
La storia è, però, innegabilmente raccontata benissimo, a leggerla non ci si accorgeva delle pagine in più (io l'ho scoperto guardando la 4° di copertina), soprattutto la tensione era palpabile, la "voglia di sapere come andava a finire" era tanta.
Come ho detto, il colpo di scena mi ha molto sorpreso (fattore più che positivo), ma mi è sembrato un po' sbrigativo sbrigarlo (appunto) nella tavola finale.
Devescovi IMO sempre super.
Sulle rubriche, che dire? Mi dispiace la totale dipartita di Castelli dalla parte redazionale; ormai non firma nemmeno più l'editoriale: Bonelli si limita a ripetere il sommario, il BvzA inseriva sempre qualcosa di stuzzicante anche qui. Mah.
La parte di attualità (attualità per modo di dire, ormai) a me è sempre interessata, la quantità di volumi mysteriosi seri è vorticosamente calata, a scapito degli emuli di Dan Brown, purtroppo.
Quella sui film è passabile, mentre i dossier:
coloratissimi, bellissimi da vedere, come per l'editoriale si sente la mancanza di Castelli (ed è dall'almanacco 2002 che si sente, 'sta mancanza): il suo stile di scrittura è impareggiabile, per me.
Comunque, ben fatti. Quello che mi è interessato di più è stato quello di Blake&Mortimer, serie che ammiro.