Agarthi - Il Forum di Martin Mystère


Nostra Terra dei Mysteri
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Nostra Terra dei Mysteri, Almanacco del Mistero 1988

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view post Posted on 12/9/2012, 10:20
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Vecchio Saggio

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Bellissima storia, ben scritta e attuale da fare spavento, castelli ci vedeva lunghissimo.
Le analogie con il quinto giorno di frank shatzing sono parecchie, nonostante questo sia stato scritto circa 20 anni dopo, oggi il tema di gaia e dei suoi segnali per l'auto conservazione è molto diffuso ma ai tempi castelli crodo che fu molto originale.
Avendo l'extra non ho aprezzatomil giallo delle vignette ma sono molto curioso, vorrei proprio vederlo in qualche modo.
Ultima cosa, parzialmente collegata alla 13 di aldus, anche in lazarus ledd (anche se non ricordo benissimomla storia) c'erano delle linee che attraversavano il pianeta e arrivavano a dei nodi ben definiti (li forse sotto c'erano i famosi cristalli cmq ilmsenso è quello), sarebbe interessante capire se è lo stesso reticolo..
 
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Docteur Mystère
view post Posted on 28/7/2014, 15:28




Letto il 26 luglio. Storia meravigliosa! Sembra il prologo di un romanzo che sto scrivendo! Bello il tema ecologico (a cui tengo molto). Voto 10. Capolavoro.
 
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view post Posted on 13/9/2016, 17:32
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Vecchio Saggio

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grazie della mezza risposta, comativa. :-) Per solleticarti le altre, ti faccio vedere questa vignetta. Tu in cambio rispondi a qualcos'altro?
 
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Zigarru
view post Posted on 13/10/2016, 13:01




Storia che ho letto ieri per la prima volta in quanto ho recuperato la serie completa degli almanacchi. Molto bella, sempre attuale anche se quella "parola" continua a riecheggiare inascoltata da allora.

Al bianco e nero si alterna il GIALLO E nero di alcune vignette e onomatopee...espediente abbastanza fine a sé stesso, predisposto in un tempo in cui vedere un po' di colore (anche uno soltanto, come in questo caso) dentro gli albi Bonelli era già un effetto speciale clamoroso. Probabilmente fu l'unico compromesso tipografico economicamente sostenibile per dare quel vigore in più a una pubblicazione veramente SPECIALE per l'epoca.

Il mio primo almanacco fu quello del 1992, da allora ho guardato per tanti anni ai precedenti come qualcosa di inarrivabile e mitologico, oggetti del desiderio il cui fascino magnetico non mi ha lasciato in pace nemmeno 25 anni dopo. Così, complice la rete che tanto ci ha tolto (v. alle voci "fantasia" è "sogno") e tanto ci ha dato (v. alle voci "verità" e "desiderio"), me li sono accaparrati tutti, compresi quelli una volta introvabili.

Quando ho aperto il pacco e li ho visti ho provato un'emozione pari solo a quella dei giorni da bambino in cui li bramavo dalla quarta di copertina di qualche vecchio arretrato.

Ho immediatamente divorato quello del 1988, naturalmente.

Oggi, con Internet e l'informazione massiva che ci sommerge, molti contenuti appaiono ingenui se non comici. Però i "dossier" restano sempre interessanti, precursori di tante pubblicazioni e trasmissioni misteriofile in voga oggi più di ieri.

Data l'operazione nostalgia, non sono andato su Wikipedia a vedere se alla fine si è scoperto qualcosa in più sulle macchine anatomiche del Principe di San Severo.

Continuerò a considerarle zombi metallizzati, almeno fino al giorno in cui potrò finalmente vederle dal vivo e qualcuno mi dirà l'amara verità.

Un salto indietro nel tempo, una piccola e intima emozione - incomprensibile ai più - come sfogliare e possedere finalmente quest'albo, vale il sacrificio.
 
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view post Posted on 13/10/2016, 15:16
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Vecchio Saggio

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grazie di averci fatto partecipi dei tuoi ricordi, Zigarru, ma... non ti va di rispondere nemmeno a una domanda? :)
 
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Zigarru
view post Posted on 13/10/2016, 16:50




Proviamo... ;)

2) I Rishi sono seguaci della religione primordiale?
3) Si riuniscono sempre nello stesso luogo. Quale?
4) Come fanno a levitare e produrre elettricità tra le mani?


I rishi (utilizzo volutamente la r minuscola) non credo siano una "tribù" o una comunità definita di seguaci di una qualche religione primordiale. Vengono in questa storia "idealizzati" per una evidente esigenza narrativa di rappresentazione. Il termine rishi, in sanscrito, dovrebbe più genericamente definire dei saggi, degli illuminati (anche qui utilizzo volutamente la i minuscola), individui che hanno raggiunto la piena e totale consapevolezza, totalmente distanti dalle civiltà e dal loro innato materialismo potrebbero aver conquistato un totale e pieno ricongiungimento con la madre Terra e dunque con l'intero Creato. In questa visione mistica, si potrebbe dunque ipotizzare un risveglio di energie sopite, ma che tutti in realtà potenzialmente possediamo: i due "poteri" a cui fai riferimento simboleggiano infatti l'aria e il fuoco, due degli elementi essenziali della filosofia greca in cui tutte le cose esistono e consistono, e che i Rishi (maiuscola) - in completa comunione con la natura - sono naturalmente in grado di dominare.

Il luogo dove si riuniscono è senz'altro un (IL) luogo dell'anima, sempre lo stesso. Emblematica - e aggiungerei prova provante della mia tesi - è l'assidua presenza di turisti. Di turisti dell'anima sono infatti piene le chiese, i templi, le piazze, le tribune e le trasmissioni televisive della domenica pomeriggio sul presto, spesso in diretta da Roma o da Pietrelcina.

9) trovo molto deprimente l'etica dell'idraulico che prima faceva il copywriter pubblicitario (pag.25) e poi ha cambiato mestiere per una prosaica questione di soldi. È tristemente vero che oggi molti di noi non fanno più il lavoro che gli piace ma quello che ci impone la società materialista.

Io credo invece che Castelli ancora una volta fosse parecchio avanti rispetto ai tempi. In questa nostra epoca in cui tutti vogliono fare gli attori, i fotografi, i webdesigner o i copywriter, appunto, le nuove generazioni - ma anche quelle seminuove - stanno sempre più perdendo contatto con la natura delle cose che li circondano. Oggi apri il cofano dell'auto per trovarci sotto un altro cofano mentale. L'idraulico è una di quelle figure che capisce e conosce ciò che in molti non capiscono e non conoscono più. Persino MM è affascinato dal funzionamento di un elementarissimo collegamento idraulico (certamente un iperbole) segno che oramai, come nuovi eterei barbari, stiamo smarrendo persino i fondamenti della "tecnica" (fortuna che in qualcuno sopravvive la curiosità).

La battuta sui soldi e sul ladro e sulla rapina e tutto quanto è senz'altro un modo di assottigliare il concetto e buttarla un po' in caciara, sul populismo spinto e ci mancava solo una battuta sulla fattura (ma la scena non era ambientata in Italia), però ti invito a riflettere sulla premessa che fa l'idraulico, ovvero che ama vivere bene.

La si potrebbe vedere dunque in un altro modo: tutti vogliamo fare il lavoro che "ci piace", che "ci diverte", magari anche quando questo è sottopagato e più che di vivere ci permette di sopravvivere, ma nessuno vuole più fare i mestieri "irrinunciabili", inflazionando invece quegli altri. L'idraulico potrà apparire un po' rassegnato (solo apparire), ma secondo me ha capito tutto, a giudicare dalla grande sicurezza che dimostra nell'atto pratico. Sotto quale profilo il copywriter ti appare come una figura più dignitosa/prestigiosa?

Il bravo idraulico, non a caso, è il primo a proferir verbo su quella parola che tutti sentono ma che nessuno riesce a pronunciare.

11) i testi ebraici affermano che ci è in grado di pronunciare la parola avrà i poteri stessi di Dio (pag.36 quarta vignetta). Mi ricorda l'accordo definitivo di Mozart... ma anche il suono primordiale come lo stesso Martin definisce il simbolo AUM. :hmmm:

O anche la famosa Radiazione Cosmica di Fondo.

12) In base a quali elementi a pag.47 Martin valuta l'intensità del fenomeno?

Nel 1988 non ci si poneva domande simili. :lol:

Complimenti per la pazienza con cui architetti sempre i quesiti. Fare domande a volte è più difficile (e utile) che dare risposte.
 
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view post Posted on 15/10/2020, 21:56
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Adepto

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Letto finalmente il capostipite degli ormai purtroppo conclusi almanacchi.
La (breve) storia ambientalista al suo interno è nota e riveste un significato simbolico fondamentale, quello di dover proteggere il pianeta su cui viviamo e non di martoriarlo e sfruttarlo fino allo sfinimento, per cui si tratta di un racconto valido sempre, che sia il 1988, il 2020 o il 2050.
Bravo Castelli ad esprimere tale concetto in poco più di 60 pagine senza cadere nella retorica e bravo Alessandrini a metterlo su tavola, non so di chi sia stata l'idea di aggiungere in alcune vignette il giallo al classico bianco e nero ma ho apprezzato parecchio...

E poi, a seguire, la "guida al mondo misterioso", un compendio non approfondito ma comunque interessante sui principali luoghi misteriosi della Terra. Su alcuni che non avevo mai sentito mi ha incuriosito e sono andato a leggere.
Niente male per essere solo il 1° numero.

Voto: 8 (ottimo)
 
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view post Posted on 18/10/2020, 13:45
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Druido

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CITAZIONE
Letto finalmente il capostipite degli ormai purtroppo conclusi almanacchi.

Mi premetto solo di dire che AMys ha riniziato a produrli. Si chiamano Corriere e non Almancco, ma sono loro! Fumetti, dossier, approfondimenti,...
 
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view post Posted on 18/10/2020, 19:43
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Adepto

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Ok, allora aumenterò le visite sulle vostre pagine!
 
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view post Posted on 30/8/2021, 17:54
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Capolavoro! Storia geniale di Castelli, ancora molto attuale. Il BVZA è riuscito, con questo meraviglioso racconto, a mandare un bellissimo messaggio ambientalistico in modo per niente banale, cosa che rischiava di succedere tenendo conto della brevità dell'episodio. La storia è senza dubbio una delle più intriganti e coinvolgenti della serie: il mystero legato al suono che è venuto a tutti in mente ma che nessuno riesce a pronunciare crea molta attesa per scoprire quale sia la sua spiegazione. Ottima anche la parte con Martin in televisione che parla delle altre "parole impronunciabili" della storia (il tetragramma sacro ebraico, l'aum...). Interessantisisma la teoria della "Terra cristallina", mentre la teoria suggerita da Java sulla Terra è alquanto suggestiva. Magnifico il finale, in cui finalmente si scopre la spiegazione (molto ingegnosa) del fenomeno. Grandissimo Castelli!
I disegni di Alessandrini accompagnano degnamente la sceneggiatura. Bello e molto originale l'inserimento del colore giallo nelle vignette.
Bella pure la particolare copertina dell'almanacco.

Storia: 9,5
Disegni: 8,5
 
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24 replies since 3/9/2007, 17:24   745 views
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