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| CITAZIONE (IlReRosso @ 30/1/2018, 22:48) Le riflessioni di Castelli sulle evoluzioni della società, senza remore o reticenze, erano il pezzo forte della testata di Martin Mystère, e questo Bis fa il paio con "L'ultimo mistero", nel trattare tematiche che li fanno sembrare scritti in questi anni. La cosa migliore è forse l'assenza di metafore e paraventi vari, dato che Castelli chiama ogni cosa col suo nome, senza andare oltre il parallelismo estremamente diretto con Atlantide/Mu. Per dirne un'altra: la storia "Caccia all'uomo" ("I signori della guerra") era firmata Prosperi, ma la schiettissima descrizione di cosa erano gli Uomini In Nero a me sembra un inserto di Castelli, ed è forse l'esempio più lampante della chiarezza con cui Castelli vedeva il problema della società di allora, che è lo stesso di adesso (e infatti quelle pagine sono dolorosamente attuali, e senza neppure ricorrere a perifrasi figurate di mondi fantastici che rappresentano quello che accade di qua, per dire). esatto, esatto come anche nei signori della guerra
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