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| Bella storia, che mette in mostra la figura di Java ed esplora i lati più nascosti della sua "sensibilità preistorica" (a cui poi forse il BVZA ha voluto mettere paletti più stretti) che qui lo rende quasi il tramite di una giustizia divina, anzi di una doppia giustizia. E' una storia sui personaggi, o se preferite sul personaggio, ma è anche una storia sull'intolleranza, tanto che mi sono chiesto come mai quello str... aordinario poliziotto che è Charlier diventi poi un affabile vecchietto nella sua breve comparsata ne "il numero della bestia". Vabbuò è l'unico appunto che mi sento di fare alla storia.
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