La donna che rapì Albert Einstein, Storie da Altrove n. 12

Ho fatto bene a nominare Albert come miglior comprimario alle preselezioni del PAy, il suo personaggio in questo albo eccelle, anzi le sequenze dialogate sono anche migliori di quelle d'azione, in particolare le sue bizzarrie ricordano tanto le mie (anche se nel mio caso c'è una buona dose di pigrizia, ma è una pigrizia dettata dall'odio per l'establishment)..e dopo essermi paragonato a un genio , vi dico cosa ho pensato a fine rilettura.
Ho pensato, innanzitutto, che ho già sentito nominare la famiglia Hamilton in qualche albo, perdipiù in uno di quelli che ho riletto di recente, ma non riesco a focalizzare...cercando su internet se ne trovano a bizzeffe, ognuna col suo sito genealogico, mentre io non riesco a ricostruire l'albero aldilà dei miei nonni, .
Comunque, la "figlia del dio del mare", può ricordare sì Morrighan come avete già segnalato, ma la città sottomarina e il parlare di Atlantide mi ha riportato alla mente quella miniera di informazioni che è il 3°gigante, ove si cita una "città (sottomarina) di cristallo creata dai maghi del mare in tempi immemorabili", i cui abitanti assomigliavano alquanto & parecchio alla creatura che un tempo fu il dott.Brend, riportata su Sirio nel n.131bis.
Solo che qui Recagno parla di Tir Na Nog (dimenticandosi una enne), che fa parte della mitologia celtica, cosa che lega il tutto ai soliti Thatua de Danann (secondo Wikipedia è il luogo che essi raggiunsero dopo aver lasciato l'Irlanda,ed è un'isola o una cosa simile). In realtà (si fa per dire, si parla di miti), Tir Na Nog è il luogo dell'armonia, dove tutto è perfetto ecc ecc e dove non si invecchia. C'è una storia bellissima di Topolino, "Topolino e il favoloso regno di Shangrillà" di Romano Scarpa (che fra le tante cose chiude la saga di Atomino Bip Bip con le stesse modalità con cui Gottfredson e Walsh chiusero quella di Eta Beta un decennio prima) in cui Topolino, Trudy e il regista Ben Bubbola raggiungono questa Shangrillà, che altri non è che un luogo meraviglioso, in cui non si invecchia mai, e che infatti gli abitanti autoctoni non possono lasciare, pena l'invecchiamento precoce. Solo che Gambadilegno ha preso il comando, ha rapito Minni (per la quale prova una passione morbosa, fosse uscita oggi il codacons farebbe chiudere la testata) e insomma, dopo mille peripezie tutto torna a posto. La storia è una parodia di "Orizzonte perduto", Shagrillà è Shagri-La, ma noi possiamo pure far coincidere il tutto con Agharti (al solito, il mito si ritrova un po' dappertutto, e anche Wikipedia ne riporta una versione orientale).
Da aggiungere che Recagno, pur non citandolo esplicitamente, fa rientrare il mito di Ossian nel fumetto: Ossian va a Tir Na Nog ("Terra dell'eterna giovinezza"), dopo un po' si annoia e vuole tornare in Irlanda a trovare i parenti (ma per me è una scusa). La fata Niamh gli dice "guarda che qui son passati 3 anni, ma fuori ne son passati 100", però Ossian è testardo, sicchè la fata gli offre il cavallo Embarr ma gli ordina di non scendere mai da esso pena nientemeno che l'invecchiamento precoce, cosa che infatti puntualmente accade. All'agente napoleonico senza nome di quest'albo succede un po' il contrario, in senso speculare, lui diventa immortale suo malgrado, passano cent'anni (ok, qualcosa in più) invecchia piano piano e alla fine trova la pace con la morte (bene o male siamo lì).
C'è poi una curiosa analogia fra la sorte della madre di Ossian, Sadbh, che diventa un cervo e sparisce nella foresta, e la vicenda di Virginia Dare, anche se quella - viene detto - è solo una metafora della mutazione del Re Rosso (ma per me anche degli esperimenti di Oduarpa, come supponeva Martin nell'ormai celebre albo gigante).
Quindi, se prendiamo per buono il mito, vediamo che i Thatua de Danann lasciano l'"Irlanda" (a voi capire cosa si intenda realmente) per andare nel Tir Na Nog, regno dell'armonia e dell'eterna giovinezza, ossia Agharti (e difatti l'astronave con l'ultimo esagono precipita da quelle parti, se non diviene Agharti lei stessa). Però questo SdA dice che Tir Na Nog è una città sottomarina (Promemoria: bisognerebbe capire chi è il dio del mare celtico di cui Fanny è figlia) al chè, visto che stiamo giocando, potremmo dire che il mito è sbagliato e al posto dei ThatuaDD metterci gli uomini-pesce di Sirio, anche perchè sappiamo vieppiù dalla storia sui Dogon che essi giocavano con l'ingegneria genetica e che, quindi, "Fanny" (che non pare proprio avere branche e squame, ma un corpicino mica male) sia un di loro prodotto evolutosi (cioè ha raggiunto l'"armonia") e divenuto semidivino, cosa che giustificherebbe l'averla scampata dopo la distruzione della città sottomarina, di Atlantide e compagnia bella a quell'alba dei tempi che tanto fa arrabbiare il caro Aldous (il quale certe volte ha delle uscite da comico consumato, come si può leggere sotto: grande Aldous ).