Disney, Topolino, Paperino e co.

Considera che l'arte di Scarpa prima maniera si rifà ai mostri sacri dell'epoca, ma poi matura, si evolve, intraprende un discorso personale di ricerca e sperimentazione che lo rende non solo moderno, ma sempre attuale. E impareggiabile.

Segnalo un articolo di Giulio Cesare Cuccolini (ai mysteriani il nome di questo villain dovrebbe essere noto!), sul volume 8 de "Le grandi storie - L'opera omnia di Romano Scarpa", realizzato nel tipico stile mysteriano-dotto dei vecchi tempi di MM.
Partendo dal dettaglio delle matite disegnate da Scarpa (quelle con la gomma sull'estremità), Cuccolini attua un'opera di analisi che paragona alle logiche della "microstoria" (senza trascurare di spiegarci questo concetto) e arriva a comprendere perchè Scarpa fosse il più Disneyano degli autori esteri, quando aveva carta bianca.
Un lettura davvero gradevole e illuminante.
Il volume contiene anche alcune deliziose storie sceneggiate da Carlo Chendi, oltre a una avventura di una Biancaneve super-emancipata che va alle fiere coi Nani, dopo essere sopravvissuta ad avventure rocambolesche alla Steven Seagall, e lasciando a casa il Principe a badare al bambino!

Io la sto accumulando, gradualmente, attraverso il recupero della collana ZIO PAPERONE (quelli bianchi, tranne i primi numeri che avevano le copertine diverse) nei mercatini. Così ho entrambi Barks e Rosa. Certo, non avessi il problema dei doppioni, oggi farei i 2 autori attraverso integrali personalizzati.
La Saga di Don, comunque, l'ho già in unico volume (ristampato mille volte) preso alla Star Comics, 2 Mantova comics fa. La rabbia è che non posso ancora leggerlo, perchè ho letture troppo recenti di parecchi episodi, e devo aspettare di dimenticarli (si può dimenticare un capolavoro?).
Pertanto, sembra incredibile, ma ho il 50% di buchi sulla saga (che presumo arriverà fino alla fondazione di Paperopoli ...sigh!...)

Allora, capolavoro dei capolavori. Ad Agosto, in ferie, parto per la grande Maratona disneyana in 24 ore.