Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

Politica

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view post Posted on 21/5/2008, 12:00
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Vecchio Saggio

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Il mondo è complesso.
Non esiste probabilmente qualcuno che ha la colpa di tutto, come non esiste chi ha la bacchetta magica e può risolvere tutto.
La nostra società vive nella ricerca spasmodica del capro espiatorio, che sia il parlamentare o l'arbitro o lo zingaro, poco importa.
Al momento la priorità credo sia capire che per fare qualsiasi cosa bisogna partire dal basso, poi trovare i modi per farlo, che devono comprendere molte cose, ad esempio la rinuncia alla violenza.
Quello che mi sconvolge è la facilità alla violenza che cìè in giro.
 
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view post Posted on 21/5/2008, 18:18
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Il Dybbuk

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Essere idealisti non è sbagliato, anzi!, ma io penso che si possa arrivare a quell'ideale prefissato solo con la concretezza (non è che io dico "voglio la pace nel mondo" e poi me ne sto lì a pensarlo.... e intanto gli altri si ammazzano), ovvero valutando di volta in volta il "caso" concreto.

Questo ovviamente si deve basare sui cosiddetti "diritti umani":diritto alla vita, diritto all'interruzione della stessa se il soggetto lo richiede, diritto ad una punizione giusta a chi commette reati, non violenza, ecc. ecc.

CITAZIONE
Prendiamo il discorso sui carcerati: bisogna ucciderli tutti? Bisogna metterli nelle condizioni migliori possibili? Cosa c'è alla base di questi due estremi e di tutte le posizioni intermedie? Concezioni filosofiche, cioè, per decidere se uno stato può o no avere diritto di morte una persona deve anche avere un'opinione sulla vita: se per me la vita è solo dolore infinito, lo stato potrà disporre di tutte le vite che vuole; se per me la vita è inviolabile perchè parte di un'entità suprema che ci distingue dai cani allora nessuno potrà disporre della via di nessuno ecc...

Col ragionamento di cui sopra posso dire che il diritto di morte arrogato da uno Stato contravviene ad uno di quei diritti umani e quindi non sarebbe applicabile; e se per me la vita è un dolore infinito ciò non implica che le vite degli altri lo siano, ossia lo Stato non potrà disporre di tutte le vite che vuole

Il discorso sui carcerati è in realtà lungo, e la situazione in cui siamo piombati (anche grazie ai frutti dei nostri rappresentanti politici) contribuisce a quello che ha notato GGP.

CITAZIONE (GGP @ 21/5/2008, 13:00)
Quello che mi sconvolge è la facilità alla violenza che cìè in giro.

Ti devo menare? Vieni a dirmelo in faccia se hai coraggio!
 
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Deki5
view post Posted on 22/5/2008, 00:25




Ah, io i violenti li picchierei tutti :D
@Max: la mia parentesi sui carcerati era un esempio non è vero che se per me la vita è dolore è giusto che lo Stato si arroghi il diritto di vita/morte sui cittadini; era solo per spiegare che opinioni in merito nascono per forza da concezioni di quel piano concettuale. Il tuo discorso sui diritti umani è condivisibile da parte mia, ma chi stabilisce quali siano questi diritti umani? E da qui: come si fa a stabilirli? Diritto (o meglio dovere) ad una punizione giusta per chi commette reati: chi stabilisce qual è la punizione giusta per ogni singolor reato? Difatti già da questi pochi interrogativi usati semplicemente in modo esplicativo si possono far derivare la gran parte delle opinioni in merito a tali questioni.
 
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view post Posted on 22/5/2008, 19:25
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Vecchio Saggio

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Stamattina ho letto una cosa che mi ha fatto scagliare via il giornale in mezzo al sottopassaggio della stazione.
In margine ad un articolo sui provveddimenti del governo c'era una frase della Carfagna: - Sono preoccupata per la colf di mia mamma. -
Ora questa frasetta innocente mi ha mandato veramente in bestia perchè dimostra che razza di individui amorali siano al governo.
La frasetta della dolce donzella infatti ci informa chje lei ha assunto per la sua cara mammina una badante e che questa è una straniera senza permesso di soggiorno.
Niente di male.
Però... però peccato che lcirca sei anni fa a tipa in questione abbia votato una legge che sanciva norme ferree sull'assunzione degli extracomunitari, dunque è riuscita nella difficile impresa di violare una legge fatta da se stessa, ma oltre a questo ricordiamo che far lavorare in nero la badante vuol dire, in maniera triviale, non pagare i contributi ed evadere una serie di tasse, tutto questo viene fatto da una persona che è una privilegiata che prende uno stipendio da parlamentare e spende migliaia di euro per un vestito, ma andrebbe in rovina a pagare qualche centinaio di euro di contributi.
E poi ha pure la faccia tosta (detta altresì faccia da culo) di andare a duire la frasetta per far vedere che lei e il suo capo hanno a cuore i poveri deboli.

Fine.
 
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view post Posted on 30/5/2008, 17:08
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Deki5 @ 19/5/2008, 18:39)
[...] Siccome ci sono tantissime persone che di visioni del mondo non ne hanno alcuna, la massificazione si fa al ribasso [...]

quindi tu sei contro la globalizzazione che impecorisce le persone?
In tal caso potrei esser d'accordo. Ma se, come dice
CITAZIONE (GGP @ 21/5/2008, 13:00)
[...] Al momento la priorità credo sia capire che per fare qualsiasi cosa bisogna partire dal basso, [...]

allora, su 57 milioni di abitanti, ci sono 56 milioni di pecore in Italia da cui partire. -_-
Perchè, parliamoci chiaro, l'Italiano medio si è seduto e si lascia cullare dal dondolìo giornalistico venduto ai Potenti. Tutti si lamentano che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, ma se si devono battere in prima persona subito rivelano il loro reale carattere pusillanime. Nella mia azienda l'anno scorso si lamentavano tutti perchè non pagavano gli straordinari (ma ti costringevano per vie traverse a farlo) ma quando il sindacalista disse: "proclamo lo sciopero" si sono tutti tirati indietro. Perchè? Temevano per il proprio posto di lavoro? Non posso dargli torto. Ma allo stesso modo dovete convenire che la motivazione non fosse abbastanza... "forte" per rischiare la rivoluzione che chiede Casper e che tutti noi (giovani :gun: ) sogniamo. Però possiamo fare una evoluzione democratica. Possiamo votare davvero un'alternativa quando andiamo alle urne, invece di fare la guerra (finta) dei Guelfi contro i Ghibellini e poi in Parlamento magnano sulle nostre spalle sia i primi che i secondi come si accingono a fare ora (e ancora e ancora) Berlusconi e Veltroni continuando a fare come prima come se nulla fosse! :eek:
CITAZIONE (MaxBrody @ 20/5/2008, 18:48)
2b-il Re (che è un Re moderno e aperto, non un Re medievale e bigotto) si consulta con il popolo. A meno che, utopia, tutti non abbiano davvero una visione comune del mondo, ci sarebbero i soliti disaccordi. E allora si dovrebbe dibattere e raggiungere un accordo. E allora ritorniamo al Parlamento. [...]

i dibattiti li avrebbe fatti prima, il Presidente, quando è stato eletto e dopo 5 anni pagherà tutti gli errori (se li farà responsabilmente) davanti agli elettori. Non potrà più fare a scaricabarile come oggi.
Dovrà e potrà risolvere subito i problemi e se non lo fa, fuori dalle balle! Invece oggi crediamo di essere in democrazia scegliendo il Guelfo contro il Ghibellino.
Già nel trecento Dante (non l'ultimo fesso) aveva capito che l'Italia doveva essere unificata per il bene degli Italiani, dal Veltro ( :prrr: Nemo propheta in patria), cioè da un Uomo potente che avrebbe abbattutto la lonza, il leone e soprattutto la lupa!
Ed oggi cosa ne traiamo da quell'insegnamento se non sperare (e fare, costruendo per il futuro XXII secolo) un governo internazionale con il Re Del Mondo? :woot:
CITAZIONE (MaxBrody @ 20/5/2008, 18:48)
CITAZIONE (Aldous @ 16/5/2008, 08:32)
I criminali vanno schiacciati con la forza!

Beh, piano, che poi posso travisare le tue parole.

Affinchè non travisi :P ti prego di leggere il primo dei miei messaggi precedenti: come, secondo me, debbano essere trattati i carcerati. Devono essere ri-educati. A cosa? Al lavoro!

Edited by Aldous - 30/5/2008, 19:31
 
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view post Posted on 30/5/2008, 17:56
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (GGP @ 21/5/2008, 13:00)
[...]
Al momento la priorità credo sia capire che per fare qualsiasi cosa bisogna partire dal basso, poi trovare i modi per farlo, che devono comprendere molte cose, ad esempio la rinuncia alla violenza.
Quello che mi sconvolge è la facilità alla violenza che cìè in giro.

Nessuno con la testa sul collo (e non quelli che la tengono per dividere le orecchie) ha piacere nel praticare la violenza.
E nessuno ha piacere a subirla.
Può un Uomo rinunciare alla Violenza? Qualcuno image più in alto di noi ci ha detto: sì.
Ma io ti chiedo, GGP.
Se uno ti dà un cazzotto, tu rinunci alla violenza? E se te ne dà un altro?
E se lo dà a tuo figlio?
Chi è obiettore di coscienza e trova un ladro a casa ha diritto di chiamare il 113?
O lo ferma con i fiori?
È questo che sta accadendo in Italia. Svegliamoci. Data l'impunibilità dei reati, molti si fanno i conti: faccio la concussione, pure se mi prendono mi becco 5 anni, poi patteggio, poi buona condotta, poi arriva Mastella con l'indulto... dopo un paio di mesi sono fuori e mi sono fatto un milione di Euro così non vado più a lavorare mentre invece Aldous starà in ufficio a sudare come un imbecille fino a 60 anni (se Berlusconi e Veltroni o chi sarà, lo permetterà, se no fino a 65, 70, alla morte...).
E siccome Aldous non rientra neanche nella no-tax area dei barbieri e dei dentisti che frodano il fisco, non potrà neanche avere il bonus o un corposo assegno familiare per il figlio così dovrà mandarlo invece che all'asilo privato, all'asilo comunale dove le maestre se ne fottono perchè aspettano il 27 del mese, e lì qualcuno (figlio di pregiudicati) darà un pugno al mio piccolo... :furia:
 
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view post Posted on 30/5/2008, 18:23
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Deki5 @ 20/5/2008, 21:02)
[...]
Anche per questo non credo che il governo di uno-solo risolva tutti i problemi. Sì, come dice Aldous almeno quello della responsabilità sarebbe risolto, ma per me è un problema secondario che è a sua volta conseguenza di quello precedente. E tant'è che la storia c'insegna: la monarchia aristocratica è passata, la corte è entrata in crisi, il dispotismo era insopportabile per le nuove classi, il dispotismo illuminato ha portato all'attestazione di un democrazia rappresentativa e così via fino ad oggi e a domani.

Quindi oggi, con la (finta) democrazia ci siamo evoluti? O è più esatto dire che siamo in una plutocrazia, o peggio/meglio ancora partitocrazia?
Oggi abbiamo la pancia piena (anche se non proprio tutti tutti) almeno in Italia e quindi rispetto al 80% di povertà di 100 anni fa o al 90% di analfabetismo, stiamo <_< meglio. Ma se chiudiamo (non apriamo - attenzione) gli occhi, ci rendiamo conto che stiamo peggio con la mente. La generazione precedente alla nostra aveva almeno con sè l'ultima divinità del vaso di Pandora, che oggi noi non abbiamo: la Speranza.
È questa la più grave perdita per noi uomini del XXI secolo.
 
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Deki5
view post Posted on 31/5/2008, 14:09




Non volevo dire che ci siamo evoluti, ma semplicemente che la tua soluzione è stata già attuata nella storia e, anche se poteva sembrare giusta come ora sembra giusta la democrazia, è stata corrotta (come ora è stata corrotta la democrazia).
Sui discorsi generazionali non sono quasi mai d'accordo in quanto, fondamentalmente, le generazioni non esistono. E' una di quelle parole che è nata per spiegare qualcosa e non per chiamare qualcosa, è solo utile in determinati casi. Dico questo perchè nella realtà avviene che ogni giorno ci sono persone che nascono, continuamente, e che quindi in ogni giorno ci sono persone di tutte le età fino a non so quale (ma penso anche a più di 100 anni). Senza contare poi il fatto che i giorni neanche esistono in realtà. Perciò non credo che discorsi che parlano di mentalità generazionali possano essere credibili o comunque produttivi. E' la questione-Kierkegaard: non riuscire a spiegare la vita del singolo, dimenticarsene.
 
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view post Posted on 2/6/2008, 19:44
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Aldous @ 30/5/2008, 18:08)
CITAZIONE (Deki5 @ 19/5/2008, 18:39)
[...] Siccome ci sono tantissime persone che di visioni del mondo non ne hanno alcuna, la massificazione si fa al ribasso [...]

quindi tu sei contro la globalizzazione che impecorisce le persone?
In tal caso potrei esser d'accordo. Ma se, come dice
CITAZIONE (GGP @ 21/5/2008, 13:00)
[...] Al momento la priorità credo sia capire che per fare qualsiasi cosa bisogna partire dal basso, [...]

allora, su 57 milioni di abitanti, ci sono 56 milioni di pecore in Italia da cui partire. -_-

QUesto mi fa venire in mente il finale del Vangelo di Giovanni, che sarebbe un capitolo che di solito viene intitolato "il primato di Pietro".
Ora, in quel passo Gesù affida tre incariche a Pietro (la traduzione si perde un poco, ma è fatta dai preti): cioè di nutrire i Suoi agnelli, di curare le Sue pecore e di nutrire le Sue pecore.
Questi tre compiti andrebbero svolti in maniera ascendente partendo dall'ultimo , dato che il vero cristiano dovrebbe identificarsi nell'Agnello, dunque la pecora da nutrire è l'uomo della strada (per tradurre in maniera affrettata quello che San Paolo definiva l'uomo somatico, che vive nel e per il corpo).
Ovviamente lo scopo di "nutrire le pecore" è di farle diventare (prima o poi) agnelli, mentre attualmente la parte della chiesa e tutti i governi temporali che sono in fondo modellati sull'istituzione ecclesiastica, mirano a tenere le masse allo stato di pecore perchè hanno preferito il potere temporale al magistero spirituale.
Questo significa che qualcun altro deve dedicarsi all'educazione delle pecore, e quel qualcun altro è qualsiasi uomo di buona volontà.

CITAZIONE (Aldous @ 30/5/2008, 18:08)
Già nel trecento Dante (non l'ultimo fesso) aveva capito che l'Italia doveva essere unificata per il bene degli Italiani, dal Veltro ( :prrr: Nemo propheta in patria), cioè da un Uomo potente che avrebbe abbattutto la lonza, il leone e soprattutto la lupa!
Ed oggi cosa ne traiamo da quell'insegnamento se non sperare (e fare, costruendo per il futuro XXII secolo) un governo internazionale con il Re Del Mondo? :woot:

Siamo sicuri che Dante parlasse
a) dell'Italia
b) di uno che detenesse "un regno di questo mondo"?
 
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view post Posted on 3/6/2008, 09:47
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Vecchio Saggio

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Dante parlava dell'Italia
ed oggi, nell'era di Internet e delle distanze zero, per estensione noi tutti... dovremmo sperare in una direzione univoca e responsabile a livello mondiale, come dovrebbe fare l'ONU che invece è monopolio dei cinque fondatori che sfruttano il resto del mondo.
Ovviamente è il mio modo di vedere la soluzione dei problemi mondiali, non solo italiani nel connubio tra responsabilità e potere.
That's all! :)
 
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view post Posted on 3/6/2008, 17:16
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Il Dybbuk

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CITAZIONE (Aldous @ 3/6/2008, 10:47)
Dante parlava dell'Italia
ed oggi, nell'era di Internet e delle distanze zero, per estensione noi tutti... dovremmo sperare in una direzione univoca e responsabile

vedo le due cose antitetiche... l'animo umano è imprevedibile (togliamo pure l' "im"), perciò c'è sempre qualcuno che deve discordare dalla "maggioranza" (non necessariamente dalla maggioranza)

l'andare in una direzione univoca e responsabile è sì auspicabile, ma poco realizzabile "nell'era di internet"
 
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Deki5
view post Posted on 3/6/2008, 20:07




La nostra vita è durata, il nostro pensiero è oscillazione. Quasi per osmosi la maggioranza passa da una visione all'altra.
Ritorniamo al discorso "comune visione del mondo" che sarebbe possibile solo se sulla terra vivesse un solo uomo e qui ritorniamo alla questione-Kierkegaard del Singolo... Siamo sempre lì :D .
 
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Oduarpa
view post Posted on 5/12/2008, 17:43




Non ho letto tutto questo topic, ma visto che qui c'è libertà d'espressione dico anch'io la mia, pur rischiando di essere "etichettato".
Non mi ritengo né di destra né di sinistra né di centro. Penso che le idee socio-politiche migliori in assoluto fossero quelle di Jean-Jacques Rousseau, A TORTO definito un illuminista e ancor di più a torto considerato ispiratore della Rivoluzione Francese. Di volta in volta in molti hanno sbandierato la sua influenza sulle proprie ideologie ma mai nessuno ha veramente applicato quanto egli suggeriva ne "Il Contratto Sociale" (diretta conseguenza delle precedenti esposizioni filosofiche de "L'Origine della Differenza tra gli Uomini", che per alcuni aspetti anticipa certe idee di Schopenhauer e di Freud). Addirittura viene accusato di aver ispirato il comunismo e il nazismo allo stesso tempo, nulla di più lontano da ciò! Non può essere stato un illuminista perchè ha criticato ferocemente il concetto di progresso come portatore di disuguaglianze e di guerre, non può essere stato ispiratore del comunismo marxista in quanto egli dice espressamente che non si può abolire la proprietà privata poichè in una società dove non si avesse nulla di proprio da difendere non esisterebbe il concetto di legalità, ma bisogna far valere il concetto della _piccola_proprietà_, in modo tale che nessuno possa essere schiavo di altri per nessun motivo. Non può aver ispirato la rivoluzione francese in quanto la sua proposta era di dare il potere legislativo NON al parlamento bensì all'intero popolo di ogni Stato, che si sarebe dovuto organizzare al suo interno tramite un vero e proprio "foedus", un patto, un contratto sociale appunto, così da prevenire i disagi sociali. La verità è che era un federalista puro, ma nel senso più stretto del termine. Il potere esecutivo e giudiziario potevano essere delegati a poche persone, ma NON quello legislativo. Sosteneva inoltre che la prosperità di uno Stato stava nella crescita demografica, una cosa molto attuale vista la crisi da questo punto di vista di quasi tutto l'Occidente, e che ogni popolo deve essere libero dalla dipendenza da altri popoli e quindi l'importanza primaria di un'economia risiede nell'agricoltura. Era un critico delle religioni monoteistiche perchè tutte si riferiscono ad un'aldilà che sottrae valore al mondo terreno e quindi sminuisce il valore del suo concetto di "società". Nulla di nazistoide in questo. Alcune suggestioni possono ricordare piuttosto l'anarchia di Bakunin (nemica del marxismo, nonostante i giovani d'oggi confondano le due cose per ignoranza), ma le applicazioni pratiche delle sue idee politiche negli ultimi 2 secoli e mezzo non sono MAI state veramente impiegate da nessuno. Se Rousseau vivesse oggi, forse direbbe le stesse cose che dice un intellettuale fuori dagli schemi come Massimo Fini, l'antimoderno noglobal (da non confondere questa parola con l'ideologia new global fatta propria dall'attuale sinistra). Anche uno come Alain DeBenoist (che ha scritto un breve saggio "Rileggere Rousseau") gli si avvicina.
Comunque, vivo nella realtà di oggi e le scelte della politica non mi lasciano indifferente. Detesto le vecchie ideologie (fascismo, comunismo, socialismo, liberalismo, "democristianesimo", etc.)...diciamo che mi piacerebbe che esistesse ancora il Fronte dell'Uomo Qualunque, di Giannini, movimento disprezzato da destra e sinistra e delle cui idee in pochi hanno compreso la vera portata. In mancanza di questo, mi astengo e posso permettermi il lusso di esprimere pareri su singole idee e su singoli personaggi, di qualunque area politica, perchè non credo nelle divisioni manicheistiche "buoni=tutti di qua; cattivi= tutti di là". Ad esempio, penso che vada rivalutato storicamente un Presidente USA come Nixon, che ritirò i soldati dal Vietnam. E che le guerre decise dalle ultime 3 amministrazioni americane (Bush senior, Clinton, Bush jr.) siano da condannare tutte senza nessuna eslcusione, in particolare quelle in Kosovo e in Iraq. Ma non bisogna farsi per questo incantare dalle sirene di Obama: con lui cambierà poco o niente nella politica estera statunitense, purtroppo. Sarebbe stato molto meglio se negli anni passati avessero dapprima superato le primarie e poi fossero stati eletti presidenti due candidati repubblicani "indipendenti" come Patrick Buchanan e Ron Paul, che hanno sempre proposto l'isolazionismo in contrapposizione alle tesi interventiste dei democratici e dei neo-conservatori. Molto meglio allora schierarsi con Putin, che in politica estera ha finora fatto quasi solo mosse vincenti e giuste. In Europa qualcuno che mi piace molto è lo svizzero Christoph Blocher, uno che ha il coraggio delle sue idee e grazie al quale la Svizzera (patria di Rousseau, non poteva essere altrimenti) mantiene il più alto grado di neutralità ed indipendenza (sotto tutti i punti di vista) dal resto del mondo e anche di democrazia interna (il concetto stesso dei "cantoni aministrativi", autonomi pur nell'unità della confederazione, contiene la più valida espressione di federalismo e di efficienza pubblica che ci possa essere).
Qui in Italia il discorso è un tantino diverso...ora mi aspetto tutti i possibili anatemi ma diciamo che l'unico politico che veramente apprezzo per le idee che espone (nei suoi libri, nei suoi interventi pubblici e nelle sue interviste giornalistiche e televisive) e per la sua cultura è Giulio Tremonti (tra l'altro è l'unico politico che io abbia mai sentito menzionare ben due volte - quest'anno - il "pensiero laterale" che noi mysteriani conosciamo bene), pur con tutte le cautele dovute alle tante..."ambiguità" dello schieramento di cui fa parte e di molti dei suoi principali esponenti.
Per ora è tutto e spero di non aver urtato la suscettibilità di nessuno.
:-)
ciao
Mario
 
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view post Posted on 17/1/2009, 18:48
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Il Dybbuk

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Non hai urtato proprio nessuno! ;)

Anzi, per il 95% mi ritrovo nelle tue parole. Quindi, su questo fronte mi limito a dire "concordo con te".

Il 5% in cui non mi ritrovo riguarda solo alcune piccole minuzie.

Ad esempio, posso dire che forse sarebbe "bello" - anche se io non ne condivido tutti i punti programmatici, tipo l'affidarsi solo ai privati - vedere il Fronte dell'Uomo Qualunque attivo ai giorni nostri, ma che l'applicazione del suo programma sarebbe assolutamente inapplicabile di questi tempi, dopo che il lungo conservatorismo (bigotto?) ha eticamente influenzato il pensiero dei nostri compatrioti più "duraturi" (leggi:vecchi), che oggi sono e comandano ancora un bel po'.
Massimo Fini lo seguo un po' anch'io (a volte compare assieme a Travaglio) e per fortuna ci sono ancora persone come lui, che prima riportano i fatti - cosa che non tutti i giornalisti fanno - e poi hanno il coraggio di esprimere delle opinioni - cosa che pochi fanno a sproposito, e molti fanno sotto l'influenza di altri; il fatto che persone come lui siano poche, però, a volte provoca effetti nocivi, come il "montare la testa" dei nostri eroi, i quali - ogni tanto, ma questo vale soprattutto per Travaglio - tendono a cadere fra coloro che "fanno a sproposito".

Neppure io credo alle divisioni manicheistiche (in fondo si tratta di una forma di pregiudizio) e non cedo al "partito preso":perciò, se c'è da condannare condanno - Clinton, Bush, ecc. -, se c'è da rivalutare sono più restio, in quanto, di solito, si parla di piccole cose: Nixon ha sì ritirato i soldati, ma mentre lo faceva i raid continuavano (un po' come fanno i "fantastici 4" Olmert,Livni,Barak e il "nobel per la pace" Shimon Peres in questi giorni); neppure io vedo Obama come salvatore della patria, anzi lo considero un ottimo stratega - complimenti al suo entourage per la campagna elettorale! -, ma, dirò, sono stato contento nel vedere le folle che piangevano perchè - così dicono loro - ha riportato la speranza; così come apprezzo il rompere alcuni piccoli tabù (il cellulare...certo, era anche ora); sono convinto che non riformerà l'osceno sistema sanitario yankee e che continuerà ad impicciarsi dei fatti afgani, ma lasciamogli tempo. ;) Del resto, non ha ancora iniziato!

Svizzera:io l'apprezzo per quel che riguarda la solidità del proprio Stato. E' però da sottolineare che tale solidità è data da quello che, generalizzando impietosamente, è un po' il pensiero comune dello svizzero "dei piani alti", strettamente vicino a quello dei nostri padani più rigorosi (per non cadere in banali pregiudizi, diciamo che li reputo un pochino "cinici")

Tremonti è un ottimo affabulatore - così come Gianfranco Fini -, di fatti ce ne sono pochi; e poi, permettimi, una persona anche intellettualmente ineccepibile che si affilia ad un gruppo così - palesemente! - "ambiguo" non è, almeno per me, credibile.

Queste erano le mie pillole di oggi! :D
 
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Tamatzui
view post Posted on 8/5/2011, 15:22




Caro Torre, se leggi bene quello che ho scritto ti renderai conto che non ho mai espresso il sillogismo: "Se voti PDL sei cerebroleso, voti PDL QUINDI sei cerebroleso". Ho detto un'altra cosa, cioè che ci saranno migliaia di cerebrolesi, (e lo confermo, ne sono convintissimo!) che voteranno PDL solo perchè iil suo "Padre-padrone" presidentissimo del Milan li ha fatti gioire, costruendo una squadra che ha vinto lo scudetto (punto). E' un concetto alquanto diverso da quello che hai voluto leggerci tu. Dopodichè, non mi sognerei mai di dare del cerebroleso a tutti i votanti del PDL. Se, per esempio, io fossi un evasore fiscale voterei convinto PDL e mi sentirei persino furbo e intelligente nel farlo. Altrettanto se fossi un amico della cricca che si divide la torta della "Protezione civile S.p.A." o un cinico investitore che fa soldi speculando sulle disgrazie altrui (pagando solo il 12% di tasse, grazie a Mr. 3 Mountains) o se avessi un'idea della vita del tipo: "Io sto bene, chi se ne frega di tutti gli altri, della società, dell'ambiente, ecc." oppure semplicemente se fossi un benestante (alias riccone) che volesse (giustamente) difendere le proprie rendite di posizioni, magari grazie anche ad un governo che, distruggendo la scuola pubblica, faccia capire a chi è figlio di operai o di semplici impiegati che ...."come si permette di mettersi in testa di diventare qualcosa/qualcuno di diverso da quello che per censo il "destino" gli ha prescritto?", ecc., ecc. Potrei continuare ancora per molto, elencandoti tanti motivi, più o meno "nobili", per cui votare PDL è più che legittimo. Certo, però, se sei un dipendente a 1.000 o "giù di lì" Euro al mese, che paghi fino all'ultimo cent di tasse (non fosse altro perchè sei costretto a farlo) e voti PDL solo perchè sei milanista e il presidente del Milan è "Lui", allora si che avrei seri dubbi sulla tua salute mentale.
 
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165 replies since 14/5/2008, 09:40   2058 views
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