Agarthi - Il Forum di Martin Mystère

Zagor, di Guido Nolitta

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view post Posted on 3/9/2010, 22:02

Vecchio Saggio

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CITAZIONE
caro Pippo sto incominciando a leggere Ombre su Darkwood

complimenti! :ok:

CITAZIONE
(siccome sono completamente ignorante in materia) volevo chiederti dei ragguagli sul mondo zagoriano.

ok, risponderò con piacere ;)

CITAZIONE
Ti chiedo questo per sapere prima se (di solito) nei suoi racconti viene fornita una giustificazione razionale, scientifica o quantomeno verosimile delle vicende e delle caratteristiche dei personaggi

dunque, credo che nolitta non abbia mai fornito spiegazioni razionali precise nelle sue storie....ovviamente adesso parliamo delle storie scritte da lui :)

una spiegazione verosimile nolitta la offre, ma è una cosa un po' diversa di una spiegazione razionale...certo, nolitta non è proprio come sclavi nel modo di scrivere, quindi non si rifugia del tutto nell'assurdo (anzi, ci sono parecchie sue storie, anche per zagor, che sono veri e propri ritratti di realismo nella descrizione di certi ambienti ^_^ ), però nemmeno si preoccupa di spiegare tutto... :)

la mia idea è che nolitta scriva molto basandosi sulle proprie sensazioni personali...e si sa che, parlando di sensazioni ed emozioni scaturite da qualcosa, è difficile seguire anche un percorso logico e razionale, perchè le sensazioni non sono cose che si possano spiegare in maniera precisa ed evidente :caffè:

lo dimostra il fatto che nolitta non si è mai imposto limiti di lunghezza per le sue storie....ci sono storie di zagor scritte da lui che sono particolarmente lunghe, questo perchè nolitta è un autore che ama molto la suspance e il pathos nei suoi racconti, quindi procede per gradi, analizzando tutte le sfumature, e solo alla fine (ma il tutto gradualmente) risolve la matassa...basti pensare che l'ultimo episodio della serie di mister no (altro personaggio creato da nolitta) è lungo ben 16 numeri! :o: (in quel caso, nolitta era tornato a scrivere per mister no dopo parecchi anni di assenza su quel personaggio, ed era tornato per scrivere l'ultima avventura della serie, e si prese 16 albi per narrare tutto :.clap: )

nolitta ha detto più volte che la sua intenzione riguardo a zagor (non si può dire la stessa cosa per mister no, che invece richiedeva sin dall'inizio una maggiore documentazione :dai: ) era di renderlo un contenitore per sfruttare tutte quelle sensazioni che lui traeva dall'osservazione dei film (che andava a vedere al cinema, da ragazzo), e dalla lettura dei romanzi che più lo ispiravano.... :)

in realtà, in un numero di tutto-zagor, nolitta ha spiegato che lui ama soprattutti il western classico alla zane gray, quindi non tanto il western fantastico che lui stesso ha creato con zagor, ma va detto che in quel periodo di western classici ce n'erano già tanti in italia, quindi nolitta volle rendere zagor diverso appunto per differenziarsi dalle tendenze dell'epoca (c'era già tex che mostrava il western vecchia maniera ;) )

però, che nolitta si rifacesse molto ai film e li interpretasse sulla base delle sensazioni accumulate sul momento, senza tante spiegazioni (da qui la mia convinzione che lo zagor nolittiano sia un fumetto molto espressionista :P ), lo si capisce anche leggendo la sua famosa (e bellissima) zagor contro il vampiro, in cui nolitta:

SPOILER (click to view)
fa dissolvere un vampiro alla luce del sole, come si vedeva nei film con christopher lee :)


CITAZIONE
Ad esempio nell'albo 427 ci sono indiani che volano con meno di due metri di ali contro le leggi della fisica ma poi l'autore si preoccupa di giustificare la caduta di Tonka da venti metri senza rompersi le ossa.

l'autore in questo caso non è nolitta, e va detto, in effetti, che in tempi più recenti (da circa 15 anni a questa parte) si è cominciato a dare a zagor un aspetto più razionale....più documentato...se, ai tempi di nolitta (ma anche per parecchi anni dopo di lui) zagor era sempre stato un fumetto libero, senza necessità di riferimenti precisi, molto spontaneo, ultimamente si è cercato di inserire molti più elementi storici che in passato :eek:

le prove?....ad esempio, la recente storia zagor contro mortimer, in cui zagor finisce ad haiti e si fanno accenni agli episodi indipendentisti dell'isola di haiti dal dominio degli USA...o, ancora, il maxi-zagor le aquile del nord, in cui la narrazione parte da un evento storico avvenuto nel 1812 :)

da segnalare, a proposito di documentazione storica negli albi di zagor, anche l'ultimo maxi l'uomo nel mirino...è lo stesso autore burattini a parlare, nel suo blog, della ricostruzione che c'è dietro questo albo: il post è QUI :ok:

CITAZIONE
Un'altra cosa: l'ambientazione storica è anch'essa reale: prima metà del XIX secolo. Nell'albo MM 242 inoltre, a pag.48-50 si legge che Za-te-Nay morirà nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1857. A meno di non sposare la teoria del sosia o della trasfigurazione leggendaria in quella discussione esposta, a te risulta? Nel senso: potrebbe essere?

l'ambientazione di zagor è reale nel senso di "periodo", ma gli anni esatti in realtà non vengono mai indicati (infatti, sappiamo che MM sarà il primo ad introdurre una datazione precisa per tutto quello che fa il protagonista :prrr: )....cmq la teoria della morte nel 1857 è possibile...io mi sono sempre immaginato zagor ambientato intorno al 1830, 1835 al massimo....quindi il 1857 è una buona data per la sua morte, fermo restando che potrebbe essere morto in qualunque momento per cause non naturali ;)

spero di esserti stato d'aiuto....nel caso, chiedi.... :sigaretta:





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view post Posted on 16/9/2010, 08:28
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (pippo20 @ 3/9/2010, 23:02)
nolitta [...] non si rifugia del tutto nell'assurdo (anzi, ci sono parecchie sue storie, anche per zagor, che sono veri e propri ritratti di realismo nella descrizione di certi ambienti ^_^ ), però nemmeno si preoccupa di spiegare tutto... :)

Dai pochi elementi che ho "odorato" fin'ora mi è parso di capire, correggimi se sbaglio, che Zagor si caratterizzi come il più forte, il più coraggioso, il più intelligente e il più saggio di tutti. Non ha difetti, ma soprattutto ha doti che i suoi amici decantano in continuazione. Ad esempio nell'albo Zenith 428 a pag.95 Cico tranquillizza così i cittadini di Arden: "contro il mio amico Zagor non c'è stregone che tenga". Oltre all'approccio infantile (attenzione, non in senso negativo, come dice anche Daniele Alfonso qui) del discorso, i paragoni quantitativi (in un altro esempio si giudica Heyoka forte "quasi" quanto Zagorimage ) lo individuano come un essere sovrumano. È così? Egli è il protetto del Grande Spirito come un eroe greco? Le divinità indiane sono immanenti nel fumetto?
Ti faccio questa domanda in quanto già da quel poco che ho letto, sono usciti tanti elementi che mi fanno pensare in tal senso. Sempre nell'albo 428 egli raggiunge a piedi :o: la carrozza di Puppetmaster semplicemente in quanto (pag.97) è più veloce del vento. image
Inoltre sono sicuro che sia comunque un uomo, lo dice anche Wendigo a pag.31 del n. 429: Zagor non è uno spirito, ma comincio a credere che qualche magìa lo protegga dalla morte. Insomma è stata mai data delucidazione riguardo tale supposizione?
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Un'altro aspetto ricorrente che ho notato è l'elemento avventuroso continuamente, quasi ossessivamente presente. Ovviamente è una mia impressione personale, che però, numeri alla mano, piace al grande pubblico. Vorrei sapere se alcuni albi hanno anche un taglio didascalico o una forma di argomentazione pseudo-scientifica. Sia chiaro, per me potrebbe andare benissimo come serie di pura fantasia, ma lo chiedo in quanto, ogni tanto, una sorta di giustificazione viene fornita alle varie vicende, e inoltre nel suo sito (faq) Sergio Bonelli parlò di "regole della logica". :)
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Poi vorrei sapere cosa ne pensi del messaggio ufficiale che Castelli fece riguardo i due universi. Nessuno si permetta di negare che la spiegazione migliore è la n.2 :P
 
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view post Posted on 16/9/2010, 18:29

Vecchio Saggio

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CITAZIONE
mi è parso di capire, correggimi se sbaglio, che Zagor si caratterizzi come il più forte, il più coraggioso, il più intelligente e il più saggio di tutti [...] È così? Egli è il protetto del Grande Spirito come un eroe greco?

dunque, zagor è un essere umano, non un supereroe.... ;)

i tratti SUPER di cui sembra dotato sono in realtà il frutto del mito che è nato intorno a lui....tu stesso hai detto che sono gli altri personaggi a decantare le abilità di zagor, e infatti il punto è proprio questo: gli indiani di darkwood credono che zagor sia uno spirito, quindi sia dotato di capacità che vanno oltre i comuni limiti umani, appunto come se fosse un semi-dio (alla hercules :P )

a riprova di ciò, ti posso segnalare che in diversi vecchi numeri di zagor (questa cosa succedeva soprattutto nei primi anni della serie), si vede il protagonista che si fa aiutare da cico per imbastire delle messinscene il cui scopo è di far credere agli indiani (molto superstiziosi, per queste cose :ehm: ) che lui abbia effettivamente dei poteri....ad esempio, mi viene in mente una scena in un vecchio albo in mio possesso, in cui zagor finge di restare sospeso in aria per colpire gli indiani che lo stanno osservando, ma in realtà c'è una corda che lo sostiene, solo che non si vede, perchè al buio della notte la corda non è ben visibile...un trucchetto un po' banale, in effetti, ma tu stesso hai notato certe ingenuità tipiche di zagor :)

gli unici indiani ad essere a conoscenza della natura umana (e non semi-divina) di zagor, a quanto ne so, sono 2: tonka, fratello di sangue di zagor (guarda QUI ;) ), e molti occhi, uomo della medicina che più volte ha dato una mano a zagor :sigaretta:

CITAZIONE
Inoltre sono sicuro che sia comunque un uomo

appunto, è solo un uomo ;)

ma, come per tutti gli eroi di stampo classico, gli si danno delle capacità al di fuori del comune... :prrr:

ad ogni modo, devo anche dirti che buona parte delle cose che noti dipendono dall'autore della storia, boselli, che tende a dare alle sue storie un aspetto molto corale, e fa spesso in modo che le caratteristiche del protagonista si riflettano nelle parole degli altri....ma non è così per tutti: in molte storie di nolitta (ma anche di toninelli) zagor viene frequentemente battuto nei corpo a corpo, con buona pace della sua presunta....divinità <_<

CITAZIONE
Vorrei sapere se alcuni albi hanno anche un taglio didascalico o una forma di argomentazione pseudo-scientifica

:hmmm: ....credo di no :ahbeh:

zagor è sempre stato pensato per mantenere un tono leggero (non a caso, l'idea era di rivolgerlo a lettori ragazzini, i ragazzini dei primi anni '60 ;) ), per cui si è sempre evitato di metterci troppe didascalie scientifiche in mezzo, a favore della più libera avventura.... :ok:

CITAZIONE
Poi vorrei sapere cosa ne pensi del messaggio ufficiale che Castelli fece riguardo i due universi. Nessuno si permetta di negare che la spiegazione migliore è la n.2

eppure a me convince di più la spiegazione numero 3.... :unsure:

forse perchè non voglio mandar giù l'idea che si tratti di personaggi diversi! :D

aldous: ho notato che ti sei iscritto al forum di zagor....complimenti, e auguri per trovare le risposte che cerchi :birra: ....io seguo quel forum più o meno regolarmente, anche se intervengo molto poco






 
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view post Posted on 19/9/2010, 17:27
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Il Dybbuk

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CITAZIONE (pippo20 @ 19/5/2010, 10:24)
ZAGOR 275-276-277-278-279-280 ( 326-327-328-329-330-331) incubi: è finora la storia più lunga di tutta la serie di zagor....scritta da sclavi....è originale per il modo in cui è sviluppata la trama, confondendo le idee fra sogno e realtà, al punto che è difficile capire se zagor e hellinge qui si scontrino davvero....sicuramente lo scontro c'è, ma potrebbe anche essere solo un sogno, infatti viene presentato come una leggenda, come qualcosa che supera i confini del tempo e dello spazio....in questa storia è bellissimo il finale, nell'ultimo numero, con il discorso che zagor fa al suo nemico, per convincerlo che ha fatto delle scelte sbagliate nella sua vita...ma, soprattutto, perchè zagor dimostra di non avercela con hellingen, perchè è disposto a comprenderlo...capisce i suoi deliri....finale molto toccante, molto sclaviano.... :)

Concordo! L'ultimo numero è davvero bello! :.clap: (anche il resto, ma Zagor lo leggo per interesse intellettuale più che per passione)
 
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view post Posted on 20/9/2010, 10:42

Vecchio Saggio

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dunque, anzitutto dico che sono sempre pippo20, solo che ho cambiato nick perchè mi ero stancato del precedente :D

quello che leggete adesso è il mio vero nome... ;)

dopo questa (sconvolgente) dichiarazione :P , intervengo perchè ho qualcosa da dire a max brody... :)

CITAZIONE
Zagor lo leggo per interesse intellettuale più che per passione

max, che intendi dire con questa tua affermazione?...che ci sono storie di zagor che hai letto perchè ti sono sembrate interessanti per l'argomento che trattavano?....in tal caso, molto probabilmente hai beccato proprio quelle storie che hanno trattazioni un po' mysteriose.... ^_^

e, sapendo che tu sei un collezionista di seconda specie, non ho dubbi che quelle storie le hai lette con attenzione.... :.clap:
 
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view post Posted on 20/9/2010, 17:57
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Il Dybbuk

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Ma come? Cambi nick così, senza avvertire? Uno può anche rimanere turbato :o:

:P


Quanto alla tua domanda, mi spiego meglio nel topic su "Ombre su Darkwood". Nel complesso, dico che Zagor (inteso come fumetto) non mi appassiona più di tanto, nel senso che Cico non mi fa ridere, le trame mi sembrano più o meno tutte uguali (riconducibili a due-tre filoni) e il tono è da fumetti per ragazzi... ecco, io lo paragono a Topolino o a Gregory Hunter. Questo non significa che io lo disprezzi, anzi, lo stimo e l'interesse intellettuale che ho nei confronti dello Spirito con la Scure sta proprio nel capire il segreto del suo successo oramai cinquantennale. Ma poi, se devo scegliere in base alla passione (nel senso del sentimento, dell'affetto) e devo leggermi un fumetto avventuroso senza troppe pretese scelgo Topolino.
Quindi Zagor è un fumetto che leggo 'una tantum', e così facendo non ho quasi mai da pentirmene, perché (da buon collezionista di 2°specie :D ) scelgo storie che so già che mi piaceranno :shifty: (quelle mysteriose, hai detto bene ;) )
 
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Sergej Orloff
view post Posted on 1/2/2011, 14:20




Ecco cosa riserva ai fan dello Spirito dello Scure il 2011, anno del cinquantenario :clap: :

CITAZIONE
C'è un punto fermo nella programmazione di Zagor del 2011: con l’albo di giugno, lo Spirito con la Scure festeggerà i suoi primi cinquant’anni con un numero speciale, autoconclusivo e a colori, intitolato “Lo scrigno di Manito”, scritto da Moreno Burattini e disegnato da quel Gallieno Ferri che, nel 1961, realizzò, con Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli), la prima striscia dell’eroe di Darkwood. Le celebrazioni per il cinquantennale cominceranno, comunque, già il mese precedente. È prevista per maggio, infatti, l’uscita del primo “Zagorone”: un albo gigante, a lungo richiesto dai lettori, che finalmente giunge in edicola! Ai pennelli troveremo un veterano della serie, il disegnatore che, dopo Ferri, da più tempo fa parte dello staff dello Spirito con la Scure: Marco Torricelli. Le sue duecentoventotto, avventurosissime e magiche tavole saranno porteranno il titolo di “Il castello nel cielo” (testi di Burattini). Ma, una volta soffiato sulle candeline, quando la serie ricomincerà il suo corso, entrando nel suo cinquantunesimo anno, si tratterà di una ripresa tutt’altro che destinata a seguire un normale tran-tran: il ritorno alle sceneggiature di Mauro Boselli coinciderà con l’inizio di una lunga trasferta di Zagor e Cico ben oltre i confini di Darkwood e con la partenza per un lungo viaggio che vedrà i nostri eroi girovagare, per un paio di anni, in lungo e in largo per il Sud America, da Panama alla Terra del Fuoco. La prima avventura del nuovo ciclo, che vedrà l'atteso ritorno di Cain, il cacciatore di mostri, sarà illustrata da Michele Rubini; la seconda, scritta dal sempre più attivo Jacopo Rauch, vedrà ai disegni i fratelli di Di Vitto. L’odissea sudamericana sarà comunque preceduta da un prologo, pubblicato sugli albi di aprile e maggio, in cui Burattini e Massimo Pesce getteranno delle importanti premesse per l’imminente viaggio, facendo tornare alcuni inaspettati personaggi e soprattutto facendo luce su di un mistero rimasto insoluto per molto tempo. Se la serie regolare si prepara dunque a trasferirsi nell’America del Sud, mentre gli albi fuori serie continueranno comunque a venire ambientati in quella del Nord. Non sempre, però, propriamente a Darkwood. È il caso del Maxi Zagor previsto per luglio, scritto da Luigi Mignacco per i disegni di Marcello Mangiantini, intitolato “Nella terra dei Dakota”, in cui lo Spirito con la Scure vivrà un’avventura nella Grandi Praterie.

Fonte: Sergio Bonelli Editore
 
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view post Posted on 26/1/2012, 19:09
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Il Dybbuk

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Ecco cosa riserva ai fan dello Spirito dello Scure il 2012, anno del cinquantunenario:

CITAZIONE
Se il 2011 dello Spirito con la Scure è stato epocale per i festeggiamenti e i numeri speciali del cinquantennale zagoriano, anche il 2012 si preannuncia memorabile. Già nella prima avventura dell’anno, infatti, Zagor ha lasciato Darkwood e, in compagnia del fido Cico, si trova in Louisiana dopo essere giunto a New Orleans sulle tracce dell’archeologo Dexter Green, un ex-amico da cui è stato vigliaccamente tradito: si tratta soltanto del prologo a un lungo viaggio che inizierà subito dopo, con il racconto successivo, in cui i nostri eroi s'imbarcheranno, diretti verso l’istmo di Panama, per proseguire il loro inseguimento. Con l’albo di febbraio, in pratica, inizierà una lunga trasferta che li condurrà attraverso tutto il Sud America fino agli estremi confini meridionali del mondo, superando perfino le terre conosciute. Il viaggio di Zagor e Cico durerà anche per tutto il 2013 e si concluderà soltanto, con una avventura destinata a lasciare il segno, all’inizio del 2014. La meta, dunque, è il Sud America, una terra ricca di suggestioni, di storia, di misteri: si comincia con Panama per spostarci prima in Perù (con un racconto di Burattini/Prisco) e poi in Amazzonia, là dove Gallieno Ferri ha realizzato un’avventura in cui, in un modo del tutto insolito, lo Spirito con la Scure rende omaggio a Mister No, complici i testi di Luigi Mignacco che del pilota di Manaus è stato uno dei più prolifici sceneggiatori. Tuttavia, i nostalgici di Darkwood non hanno niente da temere: non soltanto perché negli scenari sudamericani lo Spirito con la Scure continuerà a vivere avventure mozzafiato come suo solito e non cambieranno le caratteristiche delle sue storie, ma anche perché saranno molti i ritorni di amici e nemici ben noti ai lettori, e da tempo richiesti. Inoltre, tutti gli Speciali, i Maxi, gli Almanacchi e gli Albi Giganti saranno di ambientazione darkwoodiana e dunque a nessuno mancheranno la capanna nella palude e le tribù indiane che vivono nei suoi dintorni. Abbiamo citato la collana degli Albi Giganti: già, perché dopo il successo del primo “Zagorone”, uscito nel 2011 per celebrare le prime cinquanta candeline sulla torta di compleanno dello Spirito con la Scure, nel 2012 è previsto il secondo. Quella di quest’anno, firmata da Moreno Burattini e Marco Verni, sarà una storia senza magia e senza mostri, ma non per questo senza emozioni. Molto spettacolari si preannunciano anche i due Maxi dell’anno. Il primo, già in edicola da gennaio, vede Zagor e Cico far naufragio, con una nave su cui si sono imbarcati loro malgrado, su un’isola misteriosa che a prima vista sembra disabitata ma che, in realtà, non lo è, e nasconde pericolosi segreti! Il secondo Maxi, previsto per luglio e opera del già collaudato team Mignacco & Di Vitto, vedrà lo Spirito con la Scure alle prese con una banda di spietati criminali decisi a usare armi e strumenti del tutto insoliti per liberare un prigioniero rinchiuso in un carcere di massima sicurezza.Lo Speciale metterà invece Zagor di fronte a un dramma umano e a un personaggio problematico com’era stato, lo scorso anno, la Molly Grow de “La danza degli spiriti”: non a caso lo sceneggiatore, Mirko Perniola, è lo stesso. Questa volta si tratta di un fuggiasco di colore, chiamato Washington, accusato ingiustamente e braccato dai cacciatori di taglie nella foresta di Darkwood (disegni dei fratelli Cassaro). Ma una caccia all’uomo è prevista anche nell’Almanacco dell’Avventura in uscita a Settembre (Rauch/Pesce): solo che lì saranno Zagor e Cico, con alcuni loro amici, a essere le prede umane inseguite da un implacabile gruppo di assassini al corpo dipinto.

Fonte: Sergio Bonelli Editore

Nota di MaxBrody: Ammazza che spoilerata, quella su Dexter Green :o:
 
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view post Posted on 27/1/2012, 16:08
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Druido

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ricordo qualcuno che si era offerto di fare un articoletto su Zagor e Atlandite e Mu ^_^
 
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view post Posted on 27/1/2012, 18:26
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Il Dybbuk

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Uh? Di chi parli? :firuli:

Dovrei recuperare l'ultimo albo e mezzo della storia di tin hinan... poi, magari, potrei offrirmi io :ahbeh: :P
 
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view post Posted on 28/1/2012, 19:10
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Il Dybbuk

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Angie_MM
view post Posted on 15/4/2012, 20:53




Qualcuno di voi la sta per caso seguendo? :)
E' un'iniziativa per la quale parteggio in modo particolare, essendo lo Spirito con la Scure il mio personaggio preferito (insieme a Tex e Mister No) e dovendo recuperare diversi buchi che ho nella mia collezione è cascata proprio a fagiolo. :P

Chiaramente le prime storie sono un pò datate e soprattutto ingenue (pesa, inoltre, il fatto che molte portino la firma di Gallieno Ferri - disegnatore storico - e di Gian Luigi Bonelli, il quale le ha scritte svogliatamente. In tutte quelle di Nolitta (anche se qualche episodio rivedibile porta anche la sua firma) si respira già un'altra aria. Piano piano la serie sta cominciando ad ingranare... ;)


Inserisco (in versione minuscola) tutte le copertine scelte finora:

01ZAGOR_147x160ZAGOR02_147X160ZAGOR03_147X160ZAGOR04_147X160ZAGOR05_147X160ZAGOR06_147X160ZAGOR07_147X160ZAGOR08_147X160ZAGOR09_147X160


Di storie memorabili finora non ce ne sono state, ma almeno tre sono assai meritevoli: La foresta degli agguati, Sulle orme di Titan e Iron Man (forse la migliore finora, secondo me).

Edited by Angie_MM - 15/4/2012, 22:28
 
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Angie_MM
view post Posted on 15/4/2012, 21:15




Faccio un bilancio di questo primissimo periodo zagoriano inerente alle storie finora pubblicate dalla Ristampa a Colori di Repubblica.

Si parte subito forte, con La foresta degli agguati, che ci presenta tutta una serie di caratteristiche che verranno poi sviluppate nel corso della serie. Dopo che l'autore ci ha presentato prima la spalla comica, il messicano Cico, e poi il protagonista, il temuto e rispettato Za-gor-te-nay, facciamo la conoscenza della foresta di Darkwood, della sinistra capanna dello Spirito con la Scure situata nella mitica palude di Mo-Hi-La, di Pleasant Point, di Fort Henry, di Fort Pitt, di un capo indiano bellicoso (Kanoxen, il primo storico avversario)... tutti elementi destinati a divenire ricorrenti nel corso della serie. Insomma, davvero niente male come primo numero. Quasi pedagogico.

Purtroppo il giovane Nolitta (pseudonimo di Sergio Bonelli), non ancora convinto delle sue qualità di sceneggiatore, si prende l'ormai famosa "pausa di riflessione" e viene in un primo momento sostituito dal disegnatore (forse ancora un pò acerbo, ma già straordinario il suo inconfondibile tratto) Gallieno Ferri, che esordisce con una storia prevalentemente umoristica, Il totem scomparso.
E' una fase ovviamente di transizione, assai ingenua e datata, che non sfrutta le potenzialità di alcuni soggetti (su tutti, L'Uomo Volante, ovvero l'ex acrobata circense Marcus, ispirato a Mefisto; miglior storia ferriana in ogni caso, nonostante il finale lampo). Simpatica Acque pericolose (che vale il prezzo del biglietto anche solo per la gag di Cico con Arturo il canguro), accettabile L'oro del fiume / Corvo Giallo.
Poi però le storie seguenti cominciano ad essere esageratamente leggere, la serie rischia di naufragare verso il comico, prendendo poco seriamente la parte avventurosa. Emblematiche L'impronta misteriosa e Gli schiavi della miniera, nelle quali ci sono da salvare solo le gag iniziali di Cico (scritte quasi certamente da Nolitta). L'idea de I due sosia, seppur magari non troppo originale, era buona, è un peccato che la storia sia uscita così presto; trattasi di occasione persa.

Arriva poi il già affermato Gian Luigi Bonelli, l'illustre genitore, che non ha bisogno di presentazioni. Le storie che portano la sua firma sono tra le meno apprezzate: personalmente, non le ho trovate tutto sommato così pessime, però è evidente che l'autore le abbia scritte senza impegno e - probabilmente - con poca passione. Zagor (così come tutti gli altri comprimari) parla e agisce come Tex, gli stessi soggetti sono in molti casi copiati paro paro da storie texiane. Traspare inoltre la forte antipatia che il patriarca del fumetto italiano provava nei confronti di Cico (e in generale di tutti i personaggi comici), trattato a pesci in faccia dallo Spirito con la Scure e spesso messo da parte. E dire che nei suoi primissimi episodi non mi era del tutto dispiaciuto il modo in cui aveva gestito il pancione, in seguito di fatto accantonato. L'episodio migliore di questo breve periodo (in attesa di leggere le ultime due sue storie, che usciranno nel prossimo volume) è senz'altro La strega della palude nera, storia dall'ambientazione lugubre, dall'atmosfera inquietante e con un finale tragico. La terribile Yaska (che influenzerà Zhenda, la strega Navajo presente in Tex) si può considerare il primo villain zagoriano caratterizzato psicologicamente. Partono bene La lancia spezzata e Il popolo della palude (epigono della texiana La città dell'oro), che si concludono tuttavia con un nulla di fatto, con un finale a tarallucci e vino che delude le aspettative iniziali. Si dimenticano in fretta, non aggiungendo nulla alla saga, brevi episodi come L'idolo Oneida (caratteristica la conclusione, con l'avvento di quel fato tipicamente bonelliano), La vendetta di Zagor e I rinnegati (probabilmente la più texiana di tutte). C'è infine la poco riuscita Il piccolo popolo, per certi versi la prima storia trash (nel senso positivo del termine) della serie: in futuro, autori come Decio Canzio e Giorgio Pezzin riproporranno soggetti per certi versi simili.

Verso la fine del numero 10, torna finalmente a pieno organico Guido Nolitta.
Uno strano "violinista" non è certo un episodio indimenticabile, tuttavia si respira un'aria diversa, in particolare Cico - dopo un periodo sottotono - appare in gran forma. Da segnalare la costruzione piuttosto atipica rispetto ai canoni successivi, con la minaccia (il killer Coffin, munito di un micidiale fucile di precisione, e il bieco trafficante Mac Barry) che si manifesta fin da subito e con Zagor che già nelle prime vignette rischia di lasciarci la pelle, venendo per la prima volta ferito mortalmente. A doverlo salvare è il suo amico messicano, che nell'occasione dimostra un impensabile sangue freddo e - manco fosse un chirurgo - riesce con un coltello ad estrarre la pallottola dal corpo dello Spirito con la Scure. Via via la carica drammatica cala e i nemici si rivelano delle mezze tacche, che i nostri sgominano a suon di pugni, senza fare vittime. La storia rimane comunque divertente.

Arriviamo dunque a Sulle orme di Titan, la prima grande avventura, indubbiamente una delle storie più importanti del primo corso zagoriano. Naif, senz'altro un pò ingenua e datata agli occhi del lettore moderno, improbabile quanto si vuole (per apprezzarla, importante è mantenere la sospensione dell'incredulità: del resto, i geniali precursori son sempre esistiti, non trovo da questo punto di vista le futuristiche invenzione di Hellingen più inverosimili delle magie di Mefisto, per dire), ma pur sempre memorabile. Una storia nella quale debuttano due personaggi che diventeranno ricorrenti all'interno della serie: Trampy (qui per la verità ancora senza nome e con fattezze diverse dalla versione definitiva), ovvero il re degli imbroglioni, il maestro dello scrocco, un vagabondo che si renderà protagonista insieme al suo amico Cico di numerosissime gag divertenti, poste solitamente all'inizio delle varie storie; e ovviamente lui, il nemico principale di Za-gor-te-nay, il mad doctor Hellingen, che storia dopo storia - in un fantastico crescendo - si evolverà ulteriormente, divenendo il cattivo per antonomasia, la nemesi del protagonista!

Principalmente comica e sperimentale la successiva Il cervo sacro, che doveva originariamente uscire solo per il mercato francese, e che si avvale dei disegni tutt'altro che eccezionali di Enzo Chiomenti, primo autore dunque a sostituirsi al Magister Ferri. I due strambi studiosi tedeschi co-protagonisti di questa particolare storia, Kruger e il suo assistente Meyer, ricompariranno a sorpresa in Acque misteriose (in piena Golden Age, tanto per intenderci).
 
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view post Posted on 16/4/2012, 09:09
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Vecchio Saggio

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CITAZIONE (Angie_MM @ 15/4/2012, 21:53) 
Inserisco (in versione minuscola) tutte le copertine scelte finora:

Mi chiedo come mai abbiano scelto per Zagor di utilizzare le vecchie copertine. Per Tex avevano deciso di farle rifare a Villain uno stile più "moderno", qui hanno scelto il vintage
 
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Angie_MM
view post Posted on 16/4/2012, 14:22




CITAZIONE (GGP @ 16/4/2012, 10:09) 
CITAZIONE (Angie_MM @ 15/4/2012, 21:53) 
Inserisco (in versione minuscola) tutte le copertine scelte finora:

Mi chiedo come mai abbiano scelto per Zagor di utilizzare le vecchie copertine. Per Tex avevano deciso di farle rifare a Villain uno stile più "moderno", qui hanno scelto il vintage

E hanno fatto bene: le vecchie copertine di Ferri (secondo me, al top, il miglior copertinista della Bonelli) erano inarrivabili :wub:

Mancava comunque un disegnatore disponibile (come Villa per Tex), non si poteva chiedere all'80enne Ferri (ovviamente in fase calante) di realizzare delle nuove copertine...
 
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183 replies since 26/2/2007, 18:01   4013 views
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