Zagor, di Guido Nolitta

Masiero un mese fa ha dichiarato a un noto quotidiano nazionale che le vendite sono pressoché stabili a 34.000 copie.
100.000 copie le vendeva nei primi anni '90.

Il Napoleone di Ambrosini tornerà prossimamente con tre storie inedite, l'ha scritto il suo autore su Facebook. In futuro avremo anche i ritorni di Mister No e Magico Vento. Brendon avrà altri special.

Per quanto riguarda le vendite dire che Zagor è in crisi sostanzialmente non è esatto e mi spiego: i fumetti nel corso degli anni hanno delle flessioni. Il pubblico diminuisce, vedete Tex che oggi vende circa 200mila copie ogni mese e, fino a qualche anno fa, erano 350mila (parlo metà anni Novanta).

Cosa significa? Che i lettori diminuiranno sempre, ci sta poco da fare. Per mille motivi. Ma è un miracolo che Zagor sia oltre (ben oltre) la soglia di bilancio e che sia in pratica la terza testata più venduta della Bonelli. E vista la generazione di oggi, ragazzi che non leggono, videogames e smartphone, le vendite attuali delle serie bonelliane sono più che buone. Per Martin incrociamo le dita e speriamo nel rilancio che Castelli intende fare con le prossime novità editoriali.

La realtà poi dice che ce ne sono alcuni che stanno sulla soglia del punto di pareggio (20.000 copie) che rischiano di chiudere, o altri che negli ultimi 7 anni hanno subito un crollo verticale di vendite: Nathan Never e Dampyr nel 2008 vendevano poco più di 40.000 copie, oggi stanno uno sulle 30.000, l'altro è sulle 25.000.
Sono ben lontano da sposare certe teorie catastrofiste alla Bottero, o di chi fa il tifo che tutto vada allo sfascio, ma un po' di crisi c'è, è innegabile.
Napoleone ? Brendon ? Mister No ? Gil ? Judas ? Sono tutte serie che hanno chiuso da tempo.

Gil e Judas escludo che ritorneranno. Ma Napoleone, Magico Vento e soprattutto Mister No hanno ancora tanto da dire e, secondo me, la Bonelli lo sa. Ipotizzo una prossima collana che contenga un po' tutte queste serie con storie in tre o cinque parti, una specie di revival bonelliano.